La Sardegna è terra di murales. L’arte di decorare le facciate degli edifici con colorati dipinti si è ormai diffusa in diversi paesi della Sardegna.

L’origine di questa tendenza si rimanda sempre al paese di Orgosolo ormai noto come il “paese dei murales”, dove già dagli anni ’50 i murales sono stato il modo per esprimere disagi sociali e la voglia di fare denuncia sociale.

Il cosiddetto muralismo sardo è ormai una tendenza in diverse zone della Sardegna, occasione di vivacizzare e far conoscere paesi che soffrono lo spopolamento ma anche un modo per avvicinare le persone all’arte.

murales partigiani
Uno dei murales di Orgosolo

Dai primi murales a tema politico e sociale, negli anni i murales sono diventati un modo per ricordare le tradizioni e i mestieri di una volta fino ad arrivare alle opere di strada di oggi a tema ambientale, commemorative o più semplicemente decorative.

Quello di visitare i murales può essere anche un’idea di itinerario di viaggio in Sardegna, un modo per scoprire i borghi dell’isola alla scoperta delle opere d’arte che raccontano la storia e le tradizioni della regione.

Come muoversi in Sardegna?

Questo itinerario, come molti suggeriti sul mio blog sono delle proposte di viaggio che è meglio fare in auto o in moto. Muoversi in Sardegna con i mezzi pubblici, come sappiamo, non è semplice. Se cerchi un autonoleggio a Olbia ti consiglio i servizi di Only Sardinia Autonoleggio.

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Ecco dove vedere murales in Sardegna:

Orgosolo

In questo paese del centro Sardegna, in provincia di Nuoro, si contano più di 700 murales. Molti dipinti hanno messaggi di contestazione politica e sociale, di rivendicazione di diritti, altri raffigurano le tradizioni popolari e personaggi di rilievo della cultura sarda e nazionale. Numerosi murales sono stati realizzati dall’artista senese Francesco del Casino.

murales de andre
Murale dedicato a Fabrizio De André

Passeggiando per le vie del centro storico si ha la sensazione di camminare in un vero e proprio museo a cielo aperto. L’uso di audioguide può aiutare nella visita al paese per scoprire i murales più importanti.

San Sperate

Fu l’artista Pinuccio Sciola a pensare al suo paese natale come un “paese museo” dove l’arte si potesse ammirare nelle mura del paese. Oggi San Sperate è noto non solo per la presenza di numerose opere dello scultore noto per le sue “pietre sonore” e per il Giardino sonoro da lui creato ma anche per i numerosi murales che decorano diverse facciate e muri in tutto il paese.

Per questo motivo è nato anche come il “paese museo”.

sculture sciola
Alcune delle sculture del Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate

San Gavino Monreale

Anche questo paese in provincia di Cagliari si è dedicato negli anni ai murales coinvolgendo diversi artisti. In questo paese potrete ammirare diverse opere di street art dal gusto moderno, molto colorate e diverse le une dalle altre. Da non perdere le opere di Giorgio Casu.

E nel nord Sardegna?

Altri paesi dove trovare i murales in Sardegna

I murales si sono diffusi in altri paesi della Sardegna, non solo in Barbagia. Numerosi gli artisti che sono stati coinvolti in iniziative pubbliche per diffondere l’arte sui muri così come non sono mancate alcune crew di artisti che hanno fatto la storia della street art in Sardegna.

Diversi artisti di strada nati in Sardegna sono conosciuti anche fuori dall’isola: Andrea Casciu, Tellas, Giorgio Casu, Roberto Ciredz e tanti altri.

E’ possibile ammirare splendidi murales anche a Oliena (diverse le opere murali di Liliana Cano), a Fonni, Onanì, Tinnura, Nurachi, Cossoine, Macomer, Palau, Aggius (esiste un vero proprio museo a cielo aperto con murales, fotografie e scultura), Telti, Golfo Aranci, Olbia (diverse le zone della città con murali moderni, alcuni dei quali realizzati anche in occasione di eventi), Montresta, Sadali, Villamar, Sassari, Serramanna e altri.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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