Avete mai visitato la Stazione di Tempio Pausania? Nel cuore della Gallura, nella cittadina definita la “Città di pietra” per il suo centro storico in case di granito si trova una delle stazioni ferroviarie più belle di tutta Italia!
Vi starete domandando cosa possa avere di affascinante una stazione ferroviaria. Ebbene quella di Tempio Pausania è innanzitutto una stazione d’altri tempi. La sua architettura in stile liberty rispecchia quel gusto di un tempo per i luoghi pubblici. Sebbene si tratti di un edificio semplice, a pianta rettangolare, sono ancora presenti i motivi decorativi che rimandano a questa architettura. Come le pareti bianche che lasciano spazio a cornici in mattoncini rossi, elementi portanti in granito e lunette decorate con incisioni. Caratteristica anche la pensilina esterna in ferro.
La stazione però ha una sua peculiarità, la Sala d’attesa che è una piccola galleria d’arte. Oltre agli arredi originali in legno si fa notare la biglietteria in legno e ferro battuto che sebbene sia stata danneggiata durante una recente bravata, fortunatamente è stata restaurata. Molto affascinanti le scritte “biglietti” e “telegrafo” che davvero fanno avere nostalgia di un passato che non c’è più.
E’ questa sala che ospita le opere di Giuseppe Biasi, uno degli artisti più importanti della prima metà del Novecento sardo. Pittore e illustratore Biasi è stato uno di quei pittori che negli anni ’30 del secolo scorso è riuscito a raccontare la Sardegna e il suo folklore come pochi altri. La vita contadina al tempo definita primitiva in vista delll’imminente progresso economico e tecnologico, era per lui segno di nobiltà ed orgoglio. E’ stato apprezzato per essere riuscito ad inserire la Sardegna nel quadro artistico internazionale.
Biasi intervenne a Tempio nel 1931 in occasione dell’inaugurazione della linea per Sassari e della nuova stazione ferroviaria. Dovete sapere che questa è l’unica opera di Biasi fruibile dal pubblico.
Visitare la Sala d’attesa della Stazione di Tempio significa fare un salto nella Sardegna della prima metà del Novecento, pensare a quei viaggi di una volta quando 50 km in meno sembravano almeno il doppio. Dove la sala d’attesa era davvero un luogo in cui si stava fermi ad attendere il proprio treno. Quando c’era una maggiore cura alla bellezza dei luoghi e, forse, all’arte stessa.
Si tratta di tele e non di dipinti murali, realizzate tenendo conto l’architettura originaria, in particolare la pennellatura in legno delle pareti e le porte. I dipinti a olio sono collocati nella parte superiore delle pareti e rappresentano scene della vita quotidiana del tempo: le donne di Osilo, il vecchio in cantina, i suonatori di organetto e donne al lavatoio. Si notano ampie stesure dei colori tra i quali risaltano colori vivaci di certi vestiti tradizionali e la caratterizzazione dei volti di alcune figure.
Sembrerebbe che non tutte le opere si siano conservate. Alcune tele pare siano state inviate anni fa a Roma e mai rientrate a Tempio.
Per dove partire da Tempio
Purtroppo la linea pera Sassari non è più attiva mentre durante la stagione primavera – estate è attiva la linea per Palau. Il trenino verde è una tratta turistica che consiglio a chi vuole godersi un viaggio più lungo rispetto all’auto ma immerso nel verde della natura dei colli galluresi (info su www.treninoverde.com).
Dalla stazione partono diverse linee di autobus per tutta la Sardegna.
Museo dell’officina ferroviaria
Non tutti sanno che gli altri edifici dell’ex officina della stazione ferroviaria di Tempio Pausania ospitano un Museo delle Ferrovie con esposte locomotive a vapore e macchinari storici di officina tra cui una cinghia primaria di scorrimento. Per la visita rivolgetevi in stazione.
Nel piazzale della stazione si trovano locomotive e vetture passeggeri in passato utilizzate ma oggi in abbandono.
A proposito di stazioni ferroviarie
Sebbene sia la più grande questa stazione fu la seconda di Tempio, costruita non molto distante dalla prima, più vicina al centro città. E’ in quest’altra stazione a Tempio Pausania, ristrutturata di recente, che oggi ospita una mostra permanente dedicata alla Brigata Sassari.
Mostra storica “I diavoli rossi – la Brigata Sassari nella Grande Guerra”
Ad inizio 2017, in occasione del Centenario dalla Prima Guerra Mondiale, è stata inaugura a Tempio la Mostra Storica dedicata ai “Diavoli Rossi” della Brigata Sassari e e la loro partecipazione alla Grande Guerra. Perché qui?
Perché è dalla Stazione Vecchia che la Brigata Sassari nata a Tempio e Sinnai il 1° marzo 1915, partì pochi mesi dopo per la Prima Guerra Mondiale.
La mostra è stata voluta dall’Amministrazione Comunale e i Lions Club, in collaborazione con il Comitato Milanese dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, su progetto della Dottoressa Lucia Romaniello e del Luogotenente Antonio Pinna, storico della Brigata “Sassari” e curatore del progetto.
Purtroppo quando l’ho visitata mesi fa non mi è stato possibile fare foto. La mostra ospita pannelli didascalici sulle principali battaglie e numerosi cimeli, armi e strumenti della vita da trincea. Molto interessante la ricostruzione di una trincea dove si svolse la guerra di posizione nel secolo scorso.
La mostra è aperta al pubblico, con ingresso libero, dal lunedì al sabato. Per la scuole è possibile una visita guidata su appuntamento.