E’ uno dei musei più apprezzati di Londra e ne avevo sentito parlare molto anche perché vi organizzano numerose attività. Il Museo è molto grande e ospita “arti decorative” ovvero arti in genere, scultura e pittura, e tutto ciò che in qualche modo è arte o “decorato”, quindi arredi, vestiti, ceramiche, tutto di differenti epoche ed aree geografiche.
Vista la vastità delle sue collezioni può sembrare dispersivo per questo invito a selezionare le sale di vostro interesse.

All’ingresso un’ampio e lungo corridoio ospita sculture dell’800 europeo. Aldilà di un primo spaesamento dovuto al fatto che non sono abituato ad entrare in museo con le opere più recenti, questa prima parte del Museo mi ha molto affascinato. Qui ho trovato alcune opere di Rodin come quelle che avevo avuto modo di vedere a Roma e altre bellissime opere di artisti meno comuni tutte ricche di un forte senso di realismo ed espressività.

 

 

 

Tra le varie opere in marmo sono presenti anche due sculture del Canova, Teseo e il Minotauro qui in primopiano, e le celebri Tre Grazie, ed una del Bernini, una raffigurazione di Nettuno e Tritone.

Molto interessanti sono anche i numerosi busti he raffigurano uomini dell’eopa raffigurati spesso in alcuni attimi di riflessione. Anche i loro volti sono molto espressivi e esprimono molto la personalità dei soggetti rappresentati.

Numerose opere colpiscono per la precisione e la raffinatezza: che dire di questa Donna con bambino se non che è bellissima?

Proseguendo una sezione del Museo è dedicata alle opere di età medioevale. Molto toccante questo gruppo scultoreo raffigurante il Compianto sul Cristo morto della scuola dei Della Robbia.

Ma senza dubbio impressionanti sono i due ambienti denominati “Cast Courts” ovvero le sale che ospitano le copie in gesso di opere d’arte europea: monumenti, parti di facciate di chiese, loggiati, bassorilievi e sculture. In Italia chiamiamo queste gallerie gipsoteche ma non sono musei molto gettonati. Una molto famosa è il la Gipsoteca di Canova a Possagno. Fa una certa impressione ritrovare in unico ambiente tante opere d’arte. più o meno famose, tra monumenti anche imponenti come la famosa Colonna Traiana qui visibile da vicino… seppur spezzata in due!

 

 

 

Una di queste sale ospita opere dell’arte toscana: mi ha fatto un certo effetto rivedere insieme tante opere viste o studiate negli anni di università: i pulpiti della famiglia Pisano, i loggiati di Santa Maria del Fiore, il David ed i prigioni di Michelangelo, la Porta d’oro del Battistero del Ghiberti, e tante opere famose ed importanti nella storia dell’arte italiana che fanno riflettere sul fatto che in Inghilterra abbiano voluto rifarne delle copie.

 

 

 

Agl inglesei dev’essere piaciuta molto l’arte fiorentina da voler riprodurre nella stessa scala anche una chiesa fiorentina del Rinascimento!

 

Un altro tesoro custodito dal Victoria & albert Museum sono i cartoni (ovvero i disegni preparatori) degli arazzi di Raffaello realizzati per la Cappella Sistina.
Gli arazzi, che mostrano le scene della vita di San Paolo e san Pietro, sono oggi conservati ai Musei Vaticani. E’ raro che si conservino i disegni preparatori, spesso divisi in più parti per la tessitura, ma di questi arazzi di Raffaello si conservano oggi sette questi coloratissimi disegni nonostante vicende complicate che li hanno visti viaggiare un po’ in tutta Europa. Su wikipedia ho trovato quest’interessante accostamento dei cartoni con gli arazzi.
L’ambiente, molto ampio, permette di godere al meglio queste opere che sembrano quasi dei dipinti.

Non sono riuscito a visitare tutto il Museo, ma non era questo il mio intento. Se visito troppe sale con tanti oggetti esposti dopo mi stanco e continuo a visitarlo con un po’ di superficililità. Il Museo è ricco anche di opere provenienti da paesi extra-occidentali: ceramiche e tappeti da diversi paesi orientali e mediorientali, caratterizzati da forme, colori e decorazioni originali e raffinate.

Una sezione del museo è dedicata agli arredi e i costumi del 600-700 inglese. Molto interessanti sono senza dubbio gli ambienti interni ricostruiti con gli arredi lignei originali. Se ci tornerò questa parte la vorrei vedere con più calma.

 

 

Una cosa che mi ha colpito nel museo sono i diversi bookshop presenti che si entrano nel percorso di visita e che offrono gadget davvero belli. Solitamente non amo molto i negozi dei musei che spesso offrono souvernir un po’ kitsch ma qui ho trovato stampe, quaderni, grembiuli e tante altre cose realizzate partendo dai disegni e dal design delle opere esposte, molto originali e di buon gusto.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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