La Valle Camonica stupisce in ogni suo angolo. Dopo il Parco delle incisioni rupestri, l’assaggio culinario, il bar della Signora Franca ecco un post sulla particolare Via Crucis del paese di Cerveno.

La Via Crucis si trova presso la Chiesa di San Martino all’interno di un edificio, un’altra chiesa costruita accanto ad essa.
Già la Chiesa di San Martino stupisce per la ricchezza di decorazioni barocche,  ricercate cornici dorate e paliotti lignei di rara fattura.

 

Chiesa di San Martino, interno
La chiesa della Via Crucis ospita 12 cappellette lungo un corridoio che variando in altezza ricorda la salita verso il calvario. Queste rappresentano le scene della Via Crucis con statue ad altezza naturale. L’opera è stata realizzata da Beniamino Simone nel 1700 e rappresenta un magnifico esempio di unione di scultura e pittura e di arte e preghiera. Le statue sono realizzate in legno o stucco colorati con colori distinti e sono installate in piccole scenografie prospettiche. Non manca una buona resa del movimento.

 

Il corridoio sul quale si affacciano le cappelle
Quello che colpisce è senza dubbio il realismo delle scene, reso tale dall’espressività dei personaggi (oltre alla loro dimensione umana) e il conseguente coinvolgimento che queste creano verso lo spettatore-oratore.
Visitare la Via Crucis di Cerveno non è una banale visita ad un bene artistico ma un spinge ad un momento di riflessione su chi in passato ha voluto creare un’opera del genere per rendere sempre più viva e certa la propria fede.
Ogni dieci anni a Cerveno si svolge la processione della Via Crucis dove gli abitanti del paese indossano i medesimi abiti raffigurati sulle statue.

 

Ecco alcune delle scene della Via Crucis:

Gesù cade lungo il cammino al Calvario

 

Gesù incontra la Madonna

 

Gesù è inchiodato alla croce

 

Gesù muore in croce

 

Gesù è deposto nel sepolcro (scena in cima all scalinata)

 

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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