Si può scoprire la Sardegna anche attraverso il turismo religioso! È possibile ripercorre le vie storiche percorse nei secoli da pellegrini e viandanti ammirando il paesaggio in tutte le stagioni, e attraversando piccoli borghi, visitare le loro chiese, i musei e altri monumenti, gustare la loro accoglienza.

Grazie all’iniziativa della Fondazione Destinazioni Pellegrinaggio di Sardegna i cammini di pellegrinaggio dell’isola entrano nelle reti di percorsi religiosi nazionali e internazionali venendo incontro ad una richiesta crescente di un turismo lento e differente e, soprattutto, fuori stagione.

8 le mete di pellegrinaggio scelte che incontrano borghi e cammini: Borutta, Dorgali, Galtellì, Laconi, Luogosanto, Orgosolo, Sant’Antioco sono le mete di un nuovo progetto di valorizzazione turistica e culturale.

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Chiesa di San Leonardo, Balaiana

Si parla sempre di più di turismo lento e sostenibile e questo può essere senza dubbio un modo per scoprire la Sardegna più intima unendo spiritualità a natura, cultura e accoglienza.

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Basilica di Nostra Signora di Luogosanto

La Sardegna ad esempio è ricca di chiese, molte delle quali raccontano una storia antica e testimoniano episodi importanti della storia isolana. Tra i siti religiosi non sono da dimenticare le chiese campestri, testimonianza della fede degli abitanti delle campagne, numerose in tutta la Sardegna e soprattutto in Gallura. Queste chiese sono vissute ancora oggi e sono occasione di feste annuali.

Un modo di scoprire una Sardegna diversa da quella estiva, ma più autentica, dove vivere le feste e i riti religiosi di cui è ricca la Sardegna. Ho avuto modo di vivere questo modo di viaggiare durante l’evento Noi camminiamo in Sardegna, organizzato lo scorso 6 e 7 ottobre.

Approfondisci sul sito destinazionepellegrinaggiosardegna.it

Cammino spirituale in Gallura: da Calangianus a Luogosanto

Come dice il nome stesso del borgo, Luogosanto, in Gallura, è un luogo ricco di fede, di numerose chiese sparse nel borgo e nelle campagne, nonché meta di pellegrinaggio fin dall’antichità. Luogosanto è stata riconosciuta città mariana dal 2008.

Ne sono una prova la presenza degli eremiti Santi Nicola e Trano nel sec. IV e la presenza della Basilica di Nostra Signora di Luogosanto, Patrona della Gallura, e meta di pellegrinaggi. Si contano 22 chiese campestri nel territorio e la visita a queste chiese potrebbe essere un itinerario diverso per esplorare il territorio di Luogosanto.

interno basilica

La storia di un Luogo Santo

La Vergine apparve a dei frati in Terra Santa per mandarli in Sardegna a cercare le reliquie dei due eremiti e costruire tre chiese. La consacrazione risale al 1227 con la concessione del titolo di Basilica e della Porta Santa da parte di Onorio III. La porta viene aperta ogni sette anni.

La Basilica, originariamente organizzata come una piccola chiese campestre circondata da case di servizio per pellegrini, ha subito numerosi interventi di restauro fino al 1912 quando è stata aggiunta una campata, eliminato il portico e costruita un’austera facciata. All’interno colpiscono le decorazioni murali eseguite nel 1954 dal soldato lombardo Carlo Armanni come ringraziamento per essersi salvato dalla guerra. Entrando, sulla destra, si nota una particolare Madonnina di Milano con tanto di iscrizione in milanese “L’e assee domà guardatt, per regordà/ el cel del nost milan, la nostra cà“.

Al centro dell’altare la piccola statua di Nostra Signora di Luogosanto che secondo la tradizione venne ritrovata su una spiaggia nella zona di Cannigione e successivamente trasportata su un bue fino al bosco dove ora orge la basilica.
All’esterno la Porta Santa, opera del 1983 di Luca Lucchetti, è caratterizzata da tre formelle in bronzo che raccontano la storia della Basilica (l’apparizione della Madonna ai frati, il ritrovamento del simulacro e il trasporto a Luogosanto).

La festa annuale della Basilica è la “Festa Manna” (Festa grande) caratterizzata dal ripetersi di antiche tradizioni tra le quali la lunga processione del simulacro per le vie del paese con la presenza dei gruppi folk di tutta la Gallura.

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Luogosanto al tramonto

In cammino verso Luogosanto

Ogni anno nella notte tra il 1° e 2° giugno la comunità di Comunione e Liberazione di Calangianus organizza il Pellegrinaggio a piedi da Calangianus alla Basilica di Nostra Signora di Luogosanto, riprendendo un’antica tradizione di pellegrinaggi dai paesi e dagli stazzi. È questo sentiero che è possibile praticare per raggiungere la Basilica di Luogosanto .

Il tratto di strada che vi consiglio di fare è quello che parte dalla strada SP137 che conduce agli Olivastri Millenari di Luras costeggiando il Lago del Liscia. Da qui, in corrispondenza di una croce di granito posta a commemorare il cammino (coordinate 40.990608, 9.211005) inizia una strada di campagna che tra sugherete e terreni con stazzi consente di scoprire il paesaggio collinare gallurese in un clima di raccoglimento e ammirazione.

Itinerario religioso a Luogosanto

ll Palazzo dei Canonici oggi ospita il Museum Natività B.V.M, centro di documentazione del Medioevo in Gallura, dedicato alla conservazione degli ex-voto donati nei secoli alla Madonna, con la presenza di numerosi gioielli donati nel tempo, oggetti appartenenti alla Basilica, alcune statue marmoree provenienti dalle chiese campestri, nonché una sala dedicata ai costumi tradizionali di Luogosanto.


Poco fuori dal centro abitato si trova il suggestivo eremo di San Trano, una vera e propria roccia naturale, ora inglobata all’interno di una piccola chiesa dedicata al santo, luogo adatto a chi cerca raccoglimento spirituale e preghiera. La chiesa di San Nicola, demolita nel 1912 si trovava a poche centinaia di metri dalla basilica.

Da una chiesa all’altra lungo la storia

Muovendosi nel territorio di Luogosanto, visitando le diverse chiese e luoghi della fede, si possono visitare anche altri monumenti, testimonianze di un lungo passato. Oltre a essere la “capitale religiosa” della Gallura, il borgo conserva, infatti, siti archeologici preistorici e testimonianze della storia medioevale.

Sul monti Ghjuanni si trova ancora oggi la “capanna delle riunioni” di epoca nuragica, mentre poco fuori dal paese si trovano i resti di quella che doveva essere la “villa de Sent Steva risalente alla metà del XIV sec. del quale rimangono i ruderi del Palazzo di Baldu e degli altri 16 ambienti circostanti. Probabilmente il palazzo apparteneva a Ubaldo Visconti, giudice di Gallura dal 1225 al 1238, ma senza dubbio si può dire che fu un centro importante per l’economica locale. Vicino si trova la piccola chiesa di Santo Stefano, probabilmente già cappella privata del palazzo (XVII sec.).

Sulla strada verso Arzachena il monte di San Leonardo ospita un altro monumento storico, il castello di Balaiana, risalente all’XI sec., che fu residenza estiva dei giudici. Vicino si trova la piccolissima chiesa di san Leonardo, in stile romanico ma in granito dalla quale si ammira un magnifico panorama sui colli galluresi. Di questa escursione avevo parlato tempo fa in un post dedicato.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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