So che i miei amici toscani ameranno moltissimo questo post…
Ecco qui una piccola guida per chi si ritrova a vivere in Toscana o a dover capire il linguaggio toscano.

Sappiate che oltre alle parole sbiascicate e alla “c” aspirata, dovrete aver pazienza a capire il significato di alcune parole che per i toscani sono così comuni a tal punto che le considerano puro italiano… quando in realtà sono solo toscanismi. Eccone qui alcune:
Asciughino: telo da cucina per asciugarsi le mani
Cannella (pr. ‘annella): rubinetto
Cencio: straccio per pulire
Lapis: matita grigia
Appuntalapis: temperamatite
Maiala: esclamazione di stupore o donna dai facili costumi
Ramaiolo: mestolo da cucina
Spengere: forma arcaica di “spegnere” ancora abitualmente utilizzata in Toscana
Sono inoltre tipici del Toscano, e riferite a persone le parole “Grullo”e “Bischero”, con le quali si indicano rispettivamente persone un po’ sceme e pazzerelle e persone tirchie e avare.
Accettasi contributi per arricchire il vocabolario.

Se vuoi sapere cosa facevo un anno fa a Parigi clicca qui, qui e qui!

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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