Porto Torres è una città portuale del nord Sardegna dalla quale si arriva in Sardegna ma in realtà merita una visita particolare perché possiede una storia molto antica di cui sono rimaste diverse testimonianze. Si affaccia sul Golfo dell’Asinara offrendo un bel lungomare e magnifiche spiagge.
Abitata già anche durante la preistoria, compresa l’età nuragica, subì un notevole sviluppo nel corso dell’età romana durante la quale fu fondata la colonia romana di Turris Libisonis, che ebbe notevoli scambi commerciali con Ostia.

Si sviluppò anche in età paleocristiana e la chiesa romanica rappresenta un monumento importante dell’architettura romanica in Sardegna oltre che la testimonianza della devozione, tutt’ora presente, verso i tre martiri turritani.
Area archeologica Turris Libisonis e museo nazionale
Visitando l’area si ha modo di capire la grandezza della colonia romana e scoprire l’antico passato di Porto Torres.
La colonia romana fu fondata molto probabilmente da Giulio Cesare nel 46 d.C. È possibile visitare i resti delle terme e la villa con i mosaici, sulla quale furono costruite le terme stesse.
Purtroppo parte della colonia è andata perduta durante i lavori di costruzione della ferrovia (che arriva fino al porto), ma si tratta dell’unico sito di età romana di queste dimensioni ritrovato nel nord Sardegna.
La visita all’area archeologica, in compagnia di una guida, si rivela molto interessante perché si ha modo di scoprire le diverse parti della colonia e delle terme: il decumano, le botteghe, il frigidarium, il tepidarium comprese le vasche con mosaici e pareti decorate con marmi. Pensate che le terme erano ben tre diverse!



Una parte interessante è la villa di Orfeo, che prende il nome dal personaggio raffigurato in uno dei mosaici pavimentali. Di essa sono ancora in corso i lavori di rinvenimento delle strutture e delle pavimentazioni.
Un museo raccoglie i diversi reperti ritrovati nel tempo, che coprono un arco cronologico che va dalla preistoria all’età paleocristiana, anche se la maggior parte di quelli esposti appartengono all’età romana.
L’esposizione presenta oggetti in terracotta, vetri, gioielli, statue o loro frammenti, e racconta la vita e i costumi in età romana. Ho trovato il percorso di visita ricco di oggetti e spiegato in maniera semplice con didascalie sintetiche.
L’area archeologica si trova a pochi passi dal porto e dal centro città. Ingresso: 5 €



Vicino all’area archeologica si trova il Ponte romano, realizzato in 7 arcate che dava accesso anche al passaggio delle navi. Purtroppo quando l’ho visitato io era in fase di costruzione.
Basilica romanica di San Gavino
La basilica di San Gavino, risalente all’XI secolo, custodisce le spoglie dei tre martiri turritani Gavino, Proto e Gianuario giustiziati nel 303 durante le persecuzioni di Diocleziano.
Si tratta della Chiesa romanica più grande di tutta la Sardegna, Costruita dai pisani con tre lunghe navate sormontate da una copertura lignea, colpisce per non avere un ingresso centrale ma un ingresso laterale in quanto presenta due absidi facciate ovvero una davanti all’altra.






L’a visita’interno colpisce per l’ambiente luminoso dovuto al bianco della pietra calcarea impiegata per la costruzione e per le dimensioni dell’architettura. Non dimenticate di visitare la cripta dove si trovano le reliquie dei tre martiri ma anche tombe di età paleocristiana (foto).
All’interno si trova anche un crofisso in legno di tiglio realizzato dall’artista Elio Pulli e una serie di xilografie della via crucis di Giovanni Dettori. Ingresso: 3 €
Ipogeo di Via Livio 53
Nel centro di Porto Torres si trovava un’importante area sepolcrale. A fine anni ’90 durante i lavori di rifacimento di un parcheggio venne trovata quest’area sepolcrale di età romana realizzata scavando nella roccia. Alcune tombe presentano decorazioni pittoriche e testimonianze del rito del refrigerio, ovvero dei banchetti organizzati sulle tombe. Ingresso: 5 €

L’ingresso è ben segnalato da dei cartelli sulla strada ma all’ingresso troverete, inaspettatamente… un bar! Attualmente infatti, i tavoli di questo bar si affacciano proprio sulla necropoli!
Passeggiata lungomare, spiaggia Scoglio lungo, spiaggia acque dolci, spiaggia di Balai
Non mancate di fare una passeggiata sul lungomare che dal porto giunge fino alla Chiesa di Balai vicino. Oltre ad una ruota panoramica potrete ammirare le piccole spiagge di scoglio lungo, acque dolci e Balai, ideali per un tuffo o per un semplice aperitivo con vista sul Golfo dell’Asinara. Devo dire che questo lungomare mi ha sorpreso piacevolmente per le sue spiagge, ideali per un bagno veloce, e le terrazze che vi si affacciano per bere qualcosa di rinfrescante.

La Chiesa di San Gavino a Mare e ipogeo di Balai vicino
La chiesa di San Gavino al mare o di Balai Vicino, è una delle poche chiese in Sardegna arroccate sul mare, a fianco della quale si trovano gli ipogei, antico luogo di sepoltura dei martiri. Sono un’ulteriore testimonianza di una devozione che dura da secoli.


Più lontano si trova la Chiesa di Santu Bainzu Ischabizzaddu o Balai Lontano costruita nel luogo del martirio.
Torre Aragonese
Testimonianza della storia di Porto Torres è anche la torre aragonese risalente al 1345, edificio difensivo e faro, che si trova vicino al porto e al centro della città.

Una Gita all’Asinara.
Da Porto Torres partono escursioni in barca verso l’isola dell’Asinara. Nell’isola ci si muove solo a piedi, in bicicletta o veicoli elettrici.
Altri musei di Porto Torres
A Porto Torres è presente anche un Museo del Porto dedicato al racconto dell’attività nautica e di pesca e un Museo dedicato al cantante Andrea Parodi, noto front-man del gruppo musicale Tazenda.