Anche quest’anno non sono voluto mancare all’evento “Notte de Chelu” svoltasi per l’undicesima volta sabato 14 e domenica 15 dicembre a Berchidda.
L’evento è organizzato dalla Pro Loco Berchidda in collaborazione con il Comune di Berchidda ed è inserito nel circuito ” Salude & Trigu ” della Camera di Commercio di Sassari. È ormai uno degli eventi più sentiti e partecipati del calendario natalizio nel nord Sardegna grazie all’atmosfera di accoglienza e condivisione che si vive ogni anno.

Devo dire che mi è piaciuta molto la nuova immagine grafica dell’evento, un logo rinnovato che si ispira al design moderno di alcuni presepi realizzati in questi anni.
Sapete da dove deriva il nome dell’evento? Il nome deriva dalla canzone “Notte de Chelu” (lett. “Notte di gelo”), composta da don Pietro Casu (Babbai), parroco di Berchidda che è stato uno studioso della lingua sarda, un poeta e scrittore. Tra le sue opere testi in logudorese, un dizionario, e le “Pastorali”, testi che narrano la Natività diffusi in tutta la Sardegna. A Pietro Casu è dedicata la Casa Museo nella piazza centrale del paese.


Anche quest’anno l’evento è stato caratterizzato da 8 grandi presepi nei rioni, allestiti da comitati spontanei, accompagnati da altri presepi e decorazioni natalizi per le strade del paese. L’evento è stato caratterizzato da diverse iniziative quali i mercatini natalizi, percorsi enogastronomici, le visite ai musei e gli spettacoli musicali.
Uno dei presepi si trova all’interno della chiesa parrocchiale, ed è realizzato in ceramica dai ragazzi speciali dell’Orchestra spensierata. Ogni anno è sempre più bello e mi colpisce per la ricchezza dei particolari delle scene raffigurate.



Mi piace visitare i presepi la sera poiché trovo più suggestivo ammirarli con le luci accese durante la notte. Anche quest’anno i presepi erano originali e uno diverso dall’altro. I diversi rioni si sono impegnati per realizzare presepi sul tema del fiore, simbolo di rinascita e speranza, così come è l’evento del Natale, ricordato dal presepe stesso. Si vede che c’è tanta passione e impegno da parte di tante persone e questo è sempre l’aspetto che mi colpisce di più di Berchidda: tante persone lavoro insieme per la buona riuscita dell’evento.


Ecco quindi vasi di fiori, prati fioriti e bouquet comparire tra le strade del paese e accogliere la natività in originali scenografie.
È sempre piacevole partecipare a questo evento dove si respira un clima natalizio di condivisione tra concerti e degustazioni di piatti tipici, tra i quali il gustoso raviolo berchiddese (di cui quest’anno mi sono abuffato), le panadas berchiddesi, ma anche polpette, carne alla griglia, e i panettoni di Rau Arte Dolciaria. Il tutto accompagnati dalla degustazione di vino vermentino dei produttori locali grazie al calice fornito all’ingresso della manifestazione.


In questo post ho inviso alcune foto, ma se siete curiosi e volete visitare i presepi, come consuetudine rimarranno allestiti e accessibili gratuitamente per tutto il periodo di Natale. Di seguito la mappa dei presepi di quest’anno.

