Si apre nel segno dell’arte la lunga estate del Festival Dromos, che dal 19 luglio al 25 agosto si snoderà secondo la sua consueta formula itinerante tra Oristano e gli altri centri e località della provincia coinvolti nella sua ventiseiesima edizione: Cabras, Donigala Fenughedu, Fordongianus, Marrubiu, Morgongiori, Neoneli, Nureci, Tadasuni. Da sempre aperto a contaminazioni ibride e meticce, e votato a indagare tematiche contemporanee e innovative, quest’anno il festival si riconosce sotto il titolo Change. Puoi: un titolo che suona come un invito a riflettere sullo stato attuale del mondo e sull’urgenza di un cambiamento profondo e necessario, cui ognuno può contribuire per una rivoluzione virtuosa e consapevole della società e del singolo individuo.
Al tema del cambiamento guarda anche la mostra d’arte contemporanea F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato che si inaugura questo venerdì, 5 luglio, alle 19.30 al Foro Boario di Oristano, e che, come sempre, affianca e completa la ricchissima programmazione musicale del festival. «L’evento espositivo, dal titolo apparentemente provocatorio e irriverente», spiegano i curatori Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu nelle loro note di presentazione, «si caratterizza, viceversa, per una lettura trasversale e problematica del tema attraverso lo sguardo critico e sfuggente dell’arte contemporanea capace, nel confronto col dato di realtà, di far emergere fluidità individuali e comunità metamorfiche per le quali e nelle quali il concetto stesso di “cambiamento” è polisemico, cangiante e ambiguo, talvolta inquietante, con una variabile non di poco conto: che uno lo voglia o no, è inarrestabile. (…) Un cambiamento che nell’arte si manifesta, di volta in volta, nelle sue mutevoli sembianze, ora come riflesso di infinito e di armonia, ora come riverbero di labirinti inquieti e cupi, ma sempre in forma di moto perpetuo, così giusto e, allo stesso tempo, così sbagliato, ineluttabile e inarrestabile, appunto, che possiamo ostacolare o percepire come alleato, assecondandone la sua straordinaria forza propulsiva».
La mostra, che rimarrà aperta fino a tutto settembre, presenta oltre settanta opere pittoriche, plastiche, multimediali, fotografiche, performative e installative con ben trentadue artisti di primissimo piano del panorama isolano, nazionale e internazionale: Marina Abramović, Silvia Argiolas, John Baldessari, Matteo Basilé, Peter Belyi, Yannis Bournias, Riccardo Camboni, Roberto Chessa, Mattia Enna, Weng Fen, Franko B, Doze Green, Ximena Garrido-Lecca, Dario Ghibaudo, Robert Gligorov, Nan Goldin, Damien Hirst, Roberto Sebastián Matta, Tonino Mattu, Silvia Mei, Gianni Nieddu, Hermann Nitsch, Erwin Olaf, Orlan, Martin Parr, Pastorello, Giuliano Plorutti, Roberto Pugliese, Giuliano Sale, Josephine Sassu, Sandy Skoglund, The Blue Noses.
Una mostra dal respiro internazionale, dunque, resa possibile grazie alla lungimiranza e alla generosità del collezionista cosmopolita Antonio Manca, che già in passato ha collaborato sia col festival Dromos che con la Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” attraverso il prestito di opere della sua prestigiosa collezione e dell’Associazione culturale OGHAM. Alcune opere saranno invece in mostra per la disponibilità e la sensibilità del collezionista Giuseppe Demara, mentre altre, spesso inedite o realizzate appositamente, per l’interesse diretto dimostrato al progetto da parte degli stessi artisti invitati.
F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato resterà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (con biglietto d’ingresso a 5 euro) negli spazi ampi e luminosi del Foro Boario, situato nell’antica Piazza della Fiera del bestiame di Oristano e destinato, con questa mostra e grazie alla determinazione dell’assessore alla Cultura del Comune Luca Faedda, a divenire il luogo deputato all’arte contemporanea della città di Eleonora ma anche un punto di riferimento vitale e centrale per tutta la Sardegna. «Con questa mostra restituiamo definitivamente alla città uno spazio culturale destinato alle mostre temporanee e contemporanee» dice l’assessore Faedda: «Rimasto a lungo chiuso per la presenza del cantiere per la riqualificazione dell’intera area, il Foro Boario si candida a diventare uno dei punti di riferimento della cultura oristanese e un’antenna rivolta verso le nuove tendenze della cultura locale, nazionale e internazionale. Per questa nuova apertura rivolgiamo un ringraziamento particolare ai curatori Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu che ci propongono una riflessione artistica di grande impatto e interesse».
La ventiseiesima edizione del festival Dromos è organizzata con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di Sardegna, Fondazione Mont’e Prama, Amministrazioni Comunali di Oristano, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli, Nureci e Tadasuni, Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, Fondazione Oristano, Ros’e Mari Farm & Green House, Arcidiocesi di Oristano, Badessa Monastero Santa Chiara di Oristano, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Music Academy Isili, LegaCoop, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Terme Romane Festival di Fordongianus, Mamma Blues e Sardinia Coast to Coast.