A poco più di un’ora di auto da Olbia, la città di Nuoro e la sua provincia aspettano gli appassionati di arte e cultura e chi vuole conoscere le tradizioni della Sardegna e il suo aspetto più autentico. I musei del nuorese sono aperti tutto l’anno e questo motiva un viaggio culturale in qualsiasi stagione. Durante l’estate il vento forte o in generale il maltempo potrebbero motivare una gita dalle coste verso l’entroterra.

Essendo ancora oggi città natale di scrittori, artisti e intellettuali e per il suo vivace calendario di mostre ed eventi culturali, Nuoro è soprannominata l’Atene della Sardegna. Ancora oggi risulta essere una città ricca di musei (nel 2023 sono diventati cinque) e centri culturali con numerose iniziative.

Da alcuni anni i musei e i siti archeologici e culturali della provincia di Nuoro fanno parte del Distretto Culturale del Nuorese, una rete che aiuta a promuovere la rete culturale del territorio. Per chi usa il DCN passport è possibile ottenere la “cittadinanza culturale” e usufruire di sconti, vantaggi e gadget. 

Museo Nivola, Orani

Muoversi in auto da Olbia per raggiungere i musei del Nuorese

Come accennato, Nuoro dista da Olbia circa un’ora e un quarto in auto grazie al collegamento della strada a quattro corsie SS 131 dcn. Per questo motivo è una buona idea muoversi da Olbia durante il weekend per andare a Nuoro a vedere una mostra o un museo.

Noleggiare un’auto può essere una giusta idea soprattutto in Sardegna dove i treni non consentono di raggiungere tutte le destinazioni. Dovete sapere infatti che non esiste il collegamento ferroviario Olbia-Nuoro e l’unico mezzo di trasporto pubblico sono i pullman che però non hanno molte frequenze.  L’auto è quindi essenziale per poter raggiungere diverse località dell’entroterra come i diversi borghi della provincia di Nuoro.

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È quindi il momento per prendere l’auto e muoversi in direzione Nuoro!

L’ingresso alla mostra di Vittorio Accornero e Edina Altara al MAN nel 2021, Foto D.P.

I musei di Nuoro

Come detto all’inizio, il capoluogo della provincia offre diversi musei da visitare. Ecco quali sono secondo me quelli da perdere.

Museo MAN

Se si parla di musei di Nuoro non si può non citare il MAN, Museo d’Arte della Provincia di Nuoro, diventato ormai uno dei musei più importanti dell’isola. Il museo, che possiede un’importante collezione di opere saltuariamente esposte al pubblico, organizza mostre temporanee dedicate a nomi nazionali e internazionali, e lasciando spazio anche alla presentazione degli artisti contemporanei sardi. Negli ultimi anni sono state molto interessanti le mostre dedicate a far conoscere artisti che sono nati in Sardegna o hanno lavorato nell’isola. Indimenticabili le fotografie di Lisetta Carmi in Sardegna, o la mostra del pittore Carlo Levi, anch’esso legato alla Sardegna, l’illustratrice Anna Marongiu e i coniugi Vittorio Accornero ed Edina Altara.

mostra matisse
La mostra sulla scultura di Matisse, 2023, Foto D.P.

Il Museo della Ceramica

Inaugurato a luglio 2023 il museo è un interessante percorso attraverso la produzione artistica della ceramica in Sardegna nel ‘900. Al contrario di quanto possa far pensare il nome, il museo non racconta della ceramica dalla preistoria ai giorni nostri ma della ceramica degli ultimi cento anni. In Sardegna, infatti, si sono diffuse diverse scuole di ceramica e numerosi artisti hanno utilizzato questo materiale per esprimersi. Non solo oggetti di uso domestico ma anche statue e opere d’arte, tutte in ceramica.

Il Museo della scultura del ‘900

Lo Spazio Ilisso è un altro luogo della cultura da non perdere a Nuoro. Allestito in un incantevole edificio storico, al suo interno vengono organizzate mostre di arte e fotografie sempre molto ben curate e approfondite.

mostra Schneiders
La mostra su Toni Schneiders, 2023

Ospita il Museo della scultura del ‘900 con opere degli scultori Costantino Nivola, Maria Lai, Eugenio Tavolara, Pinuccio Sciola, Gavino Tilocca, Francesco Ciusa, Salvatore Fancello, alcune delle quali decorano il giardino interno della villa.

ciusa ilisso
Una delle opere di Francesco Ciusa del Museo, Foto D.P.

Il Museo del Costume

Questo museo è una grande lente di ingrandimento sulle tradizioni di tutta la Sardegna. Merita una visita anche solo per la sala dedicata al pane tradizionale, in cui sono esposti diversi esempi di pane quotidiano e rituale, ma anche per le sale dedicate ai tessuti con diverse testimonianze di tessuti cuciti a mano da scoprire aprendo dei cassetti. Il percorso, articolato in più sale, presenta le attività agropastorali dell’isola e le diverse tradizioni.

Le teche che custodiscono i numerosi costumi tradizionali provenienti da diversi paesi della Sardegna, sono una collezione dove si ammirano i differenti ricami, colori e design oltre ai particolarissimi scialli ricamati e i bottoni.

Museo Deleddiano

Nel borgo Santu Pedru si trova la casa natale della scrittrice Grazia Deledda (1871-1936), prima e, per il momento, unica donna italiana vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura.

Il museo custodisce manoscritti e fotografie originali e durante la visita è possibile ammirare i diversi ambienti della casa così come dovevano essere durante la giovinezza della Deledda a fine ‘800. Colpisce la cura dei dettagli, come ad esempio la presenza di pane carasau in cucina o la dispensa ricca di materie prime, il tutto volto a ricostruire gli ambienti domestici così come raccontati dalla scrittrice nei suoi romanzi. Alcune citazioni accompagnano il percorso rendendo ancora più interessante la visita.

A Nuoro si trova anche il Museo Archeologico G. Asproni che raccoglie reperti di tipo paleontologico e archeologico provenienti da diverse località della provincia di Nuoro.

Il Museo Nivola a Orani

A circa 15 minuti da Nuoro, Orani ospita il Museo Nivola, forse uno dei più interessanti musei della Sardegna. Si tratta di un museo dedicato a Costantino Nivola, artista originario di questi borgo. Il museo racconta il percorso artistico di Nivola, iniziando con la presentazione della sua attività di grafico pubblicitario presso l’Olivetti in America, fino alla presentazione di un poco conosciuto Nivola pittore e le diverse sculture realizzate con la tecnica del “sand casting” da lui stesso ideata.

Presenti anche bozzetti di progetti e le diverse sculture in marmo raffigurante “la Madre”, una delle sue opere più conosciute.

Il Museo di Arte Contemporanea MAC di Lula 

Il piccolo paese di Lula si sta facendo conoscere per questo piccolo ma interessante museo di arte contemporanea diffuso, ovvero allestito in tre diversi edifici restaurati, inaugurato nel 2021. Oltre alla collezione permanente del museo, nata dalla collezione di Domenico Fumagalli e Mariolina Mannia, il Museo organizza mostre di arte contemporanea ed eventi alla presenza di artisti.

Museo multimediale del Canto a tenore di  Bitti

Quello del canto a tenore a Bitti è un museo davvero originale. Si tratta di un museo multimediale che nonostante le sue piccole dimensioni permette di conoscere la ricchezza e la varietà del canto a tenore tradizionale sardo. Il museo infatti è dedicato a far conoscere il canto tradizionale del paese e tutte le tipologie di canto a tenore della Sardegna, già nominato patrimonio orale e immateriale dell’Unesco. Il Museo è allestito mediante tecnologie multimediali che consentono di fruire delle registrazioni dei diversi gruppi di canto. Il visitatore è attivo e interagendo con dei totem dotati di touch screen può scegliere chi ascoltare, cogliere le differenze tra il canto a tenore dei diversi paesi e, grazie alla tecnologia, ascoltare le singole veloci e come esse si compongono con il canto.

touch screen

Casa Museo Carmelo Floris a Olzai

Questo museo è davvero unico in Sardegna. Carmelo Floris (1891-1960) è stato uno dei pittori più importanti del ‘900 in Sardegna, e la sua casa nel piccolo borgo di Olzai è oggi un museo che custodisce alcune opere del maestro oltre ad una parte di arredi originali e lo studio dell’artista.

Visitando le diverse stanze dell’abitazione ci si immerge in un’atmosfera d’altri tempi e, nel piano più alto dell’edificio, si ha proprio la sensazione di immergersi nel lavoro del pittore come se la tavolozza e i pennelli intrisi di colore siano appena stati lasciati dall’artista in attesa di ultimare la tela abbozzata lasciata sul cavalletto.

Museo delle maschere mediterranee di Mamoiada

Un aspetto interessante per chi visita la Barbagia è senza dubbio quello delle maschere tradizionali. A Mamoiada, paese dove vive la tradizione dei Mamuthones e Issohadores, il Museo della Maschere Mediterranee conserva questa importante tradizione approfondendo con ulteriori testimonianze di maschere provenienti da altri paesi.

La visita al museo permette di conoscere qualcosa in più su queste maschere antropomorfe dalle origini antiche, ricche di fascino e mistero e che ancora oggi sono protagoniste del carnevale barbaricino.

Post realizzato in collaborazione con Discover Cars.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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