Inaugurato a luglio 2023 il Museo della Ceramica di Nuoro è stato aperto dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico negli spazi dell’antico palazzo Casa Chironi in Piazza Su Connottu.
La città si arricchisce così di un ulteriore museo, dopo il Museo Deleddiano, il Museo del Costume il MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro, il Museo Archeologico, confermandosi come capitale sarda della cultura.
Sono più di 300 i pezzi che facevano già parte delle collezioni dell’ISRE e che si sono arricchite grazie a diverse donazioni e acquisizioni.
Il Museo si sviluppa su tre piani del palazzo, in ordine cronologico e con una suddivisione per scuole e artisti. L’allestimento è costituito da grandi vetrine e da video e immagini d’epoca.
Il percorso del museo inizia con un video con interviste ai protagonisti. Successivamente si inizia con la presentazione delle ceramiche importate in Sardegna da altre regioni d’Italia sul finire dell’800 per poi presentare le tipologie di ceramiche in produzioni all’epoca nell’isola: scodelle per la preparazione del pane, stoviglie, brocche per l’acqua e il vino.
Successivamente le diverse sale presentano le scuole con brevi pannelli didascalici e gli artisti.
Al contrario di quanto si possa pensare per un “museo della ceramica” il Museo non presenta la storia della ceramica in Sardegna o solo oggetti di uso quotidiano ma approfondisce l’artigianato artistico, i suoi protagonisti e le diverse scuole di ceramica ad uso domestico, decorativo e artistico. Viene quindi approfondito il periodo più recente della ceramica che va da fine ‘800 fino al secondo ‘900 quando la ceramica ha subito un notevole sviluppo nell’isola.
La ceramica sarda è stata infatti lo strumento per valorizzare e far conoscere i costumi tradizionali sardi ma anche per diffondere design e bellezza. Possiamo dire che mai come in Sardegna attraverso la ceramica si nota come sia labile il confine tra artigianato e arte.
È stato interessante conoscere le storie delle diverse scuole locali di ceramica nell’isola e scoprire le differenze tra esse. Molto interessante, infatti, l’approfondimento rivolto alle diverse scuole: Dorgali, Sassari, Oristano, Campidano e ai maestri dell’arte che nel secolo scorso hanno rivoluzionato la ceramica con la loro arte: Francesco Ciusa, Salvatore Fancello, i fratelli Melis, Edina Altara e nel secondo Novecento Emilia Palomba, Gavino Tilocca, e tanti altri.
Ampie vetrine sono dedicate a ciascuno di essi. Per la prima volta una sala di un museo è dedicata a questi artisti, alcuni anche poco valorizzati fino ad oggi, che in diverso modo con la propria creatività hanno dato un contributo importante per lo sviluppo della ceramica nell’isola.
Nel Museo è evidente come la ceramica non sia solo un’attività artigianale ma anche una tecnica artistica. Viene dato spazio a diversi artisti e ai maestri più recenti come Maria Lai, Pinuccio Sciola e Costantino Nivola, degnamente uniti insieme come a sottolineare la loro genialità.
L’ultima sala è dedicata ad oggetti in ceramica di diversi produttori del resto d’Italia.
Come arrivare al Museo della Ceramica di Nuoro
Il Museo della Ceramica si trova in Piazza Su Connottu in pieno centro storico di Nuoro facilmente raggiungibile da Via Roma e da Corso Giuseppe Garibaldi e non molto distante dalla Casa natale di Grazia Deledda e da quella di Francesco Ciusa.
L’ingresso al museo è situato nel cortile e non dal portone di ingresso al palazzo.