Numerosi lettori mi scrivono spesso per avere consigli sul vivere in Sardegna e in particolare in Gallura.
C’è da dire che diverse persone che vengono in vacanza in Sardegna si innamorano dell’isola, e in particolare della Gallura, decidendo di lasciare tutto e di cambiare vita, cambiare lavoro, spesso lasciando un’occupazione garantita e ripartendo da zero.
Mentre per diverse diversi sardi nell’isola non ci sono opportunità da tali per poter rientrare dopo anni passati fuori a studiare, per diversi “continentali” (come diciamo noi), la Gallura rappresenta la terra felice dove decidere di vivere. Una sorta di rifugio per chi decide di scappare dal caos delle grandi città e ritrovare un contatto con la natura in controtendenza con chi se ne va perché non vede prospettive.
Alcuni di questi scelgono, non tanto di vivere in paese, ma proprio di vivere in campagna, magari ristrutturando un vecchio stazzo abbandonato, facendolo diventare la loro residenza o una nuove struttura ricettiva.
Anche Fabrizio De André, indimenticabile cantautore, scelse la Gallura per vivere lontano dalla mondanità, e a stretto contatto con la natura e gli animali.
La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattromila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso.
Fabrizio De André
La Gallura è la subregione del nord-est della Sardegna costituita da 21 paesi diffusi in un vasto territorio collinare delimitato a sud dal monte Limbara, a ovest dal fiume Coghinas, e a sud-est dal monte Nieddu, fino al comune di Budoni.
Il fatto che in Gallura ci sono solo paesi, se decidi di vivere qui scegli di adeguarti, per forza di cose, ad un ritmo di vita di più lento, lontano dai ritmi frenetici – ma anche dagli stimoli – delle città.
Si differenzia dalla vita nei paesi la città di Olbia, diventata in pochi anni una cittadina di 60.000 abitanti, fondamentale per i collegamenti portuali e aeroportuali con la penisola e l’Europa. A mio parere Olbia rappresenta un buon compromesso tra la vita in città e quella in paese.

Ecco 5 buon motivi per cui vivere in Gallura
1- Il contatto con la natura
La Gallura rappresenta uno dei territori più verdi della Sardegna. Senza dubbio uno dei migliori motivi per vivere in Gallura è quello di avere la natura a pochi passi, ideale per chi vuole coltivare un orto o una vigna, o più semplicemente ama fare passeggiate e ed escursioni di trekking all’aria aperta. Diverse persone scelgono di vivere in campagna per stare lontano dai rumori dei centri urbani.
2- La vicinanza al mare
Diversi paesi della Gallura si trovano vicino al massimo un’ora di distanza. Se sei innamorato del mare sardo e vuoi godertelo in tutte le stagioni, vivere in Gallura ti può dare quest’opportunità. Le spiagge in inverno, sono accessibili senza problemi di parcheggio e, anche se non si può fare il bagno, è bello anche solo fare una passeggiata in riva al mare.
3 – Buon cibo
In Gallura si mangia molto bene. I ristoranti e le pizzerie hanno un buon livello di qualità. Alcune eccellenze oltre a raccogliere ottime recensioni, hanno ricevuto premi e riconoscimenti. Gli agriturismi consentono di gustare i piatti tipici della Gallura preparati secondo le ricette di una volta, con prodotti della casa.
4 – Un basso costo della vita
Rispetto alle grandi città il costo della vita in Gallura è decisamente più basso. Le case costano decisamente meno (anche per un problema di spopolamento) e così anche gli affitti.
Una tendenza diversa è quella di Olbia, città turistica che con il suo crescere velocemente, è diventata più cara, diventando diversa economicamente dalle altre località della Gallura.
5- Clima mite
Spesso si pensa alla Sardegna come ad un’isola sempre calda e soleggiata. Sembrerà una banalità … ma anche nell’isola arriva l’inverno. Le temperature però non arrivano quasi mai sotto lo zero e il freddo rigido si sente per lo più nelle località più alte. Il maestrale che d’estate rinfresca anche in agosto può essere un problema per l’inverno.

Si può dire quindi che in generale in Gallura si gode di una buona qualità della vita. A tutto ciò si aggiunge anche una facilità di rapporti tra le persone e una socialità, confermata da numerose persone che trovano una grande accoglienza nei paesi dove decidono di stabilirsi.
Di fronte ad alcuni aspetti positivi ci sono alcuni aspetti negativi:
- I trasporti: per muoversi nell’isola devi avere un’auto. I treni sono poco frequenti e non collegano tutte le località. In alcuni paesi c’è solo il trenino verde, un vecchio treno turistico che viaggia saltuariamente d’estate. Se ti piace viaggiare o hai necessità di muoverti spesso dalla Sardegna, non sempre i collegamenti sono garantiti, in particolare d’inverno. Da novembre a febbraio il numero di voli è decisamente ridotto e non ci sono voli diretti verso l’estero (novità 2022-2023).
- La salute: purtroppo dal punto di vista sanitario la Sardegna non sta andando bene. La spending review sta portando alla chiusura di alcuni reparti medici, ad un rallentamento del sistema sanitario oltre che alla mancanza di assunzione di personale medico e infermieristico. A questo riguardo è critica la situazione dell’Ospedale di Tempio Pausania, la cui attività è sempre più ridotta: non ha più un punto-nascita e chi deve partorire deve andare a Olbia. Per certe cure in molti decidono di muoversi fuori dall’isola!
- Cultura: è chiaro che i diversi paesi della Gallura non possono competere con le diverse proposte culturali delle grandi città. Chi ama la mostre e gli eventi culturali deve accontentarsi degli eventi estivi in particolare i festival musicali come il Time in Jazz o Isole che parlano, o del Festival del Cinema di Tavolara.
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