Nella parte occidentale della Sardegna la città di Oristano è nota per la Sartiglia, giostra equestre che si corre durante il periodo di Carnevale, ma merita senza dubbio una visita tutto l’anno per la sua storia e la sua proposta culturale.

E’ possibile visitare la città con la Oristano Art Card e accedere gratuitamente per tutto il 2022 alle strutture culturali comuali: Museo Antiquarium Arborense, Pinacoteca Comunale Carlo Contini, Foro Boario Arte Contemporanea, Torre di Mariano II, Torre di Portixedda e Torre di Torre Grande (info su museooristano.it).

Il centro storico

Il primo consiglio che vi do è senza dubbio quello di farvi una passeggiata tra le vie del centro storico, ammirando gli antichi e signorili palazzi che si affacciano su via De Castro, Corso Umberto I, Piazza Eleonora e altre vie della parte più antica della città.

statua eleonora
Statua di Eleonora D’Arborea nell’omonima piazza

Sono disponibili anche visite guidate al centro storico, alla Torre di Mariano II e alla Torre di Portixedda. Si tratta di un percorso tra le vie del centro storico da piazza Corrias attraverso i principali monumenti della città, i resti delle mura e le due torri medievali tutt’oggi conservate.

Il Duomo

La Cattedrale di Santa Maria Assunta è la chiesa più importante di Oristano. L’origine della chiesa risalgono al 1100 e si ipotizza un primo edifico in stile romanico. Successivi interventi, in particolare quelli avvenuti nel XVII secolo hanno portato all’attuale aspetto della chiesa avuto a metà del 1700.
All’esterno colpisce la facciata incompleta con blocchi di trachite a vista e la cupola del campanile rivestita in maiolica.

campanile dettaglio
Particolare della cupola maiolica del Duomo di Oristano


L’interno, sobrio ed elegante, mette in risalto il presbiterio e l’altare. Lungo le pareti laterali si possono ammirare due grandi tele di Giovanni Marghinotti, raffiguranti l’Adorazione dei Magi e l’Ultima cena così come altre opere lungo le cappelle laterali.

Il Centro di Documentazione e studio sulla Sartiglia

Se volete conoscere di più la Sartiglia, l’evento più importante della città e uno dei più conosciuti e amati della Sardegna non potete mancare una vista al Centro di documentazione e studio sulla Sartiglia che si trova vicino a Piazza Eleonora D’Arborea. Qui scoprirete la storia di una delle manifestazioni più affascinanti di tutta l’isola, ricca di storia e mistero, ammirare antichi oggetti che hanno fatto parte del carnevale oristanese, vedere da vicino il costume di Su Componidori, vedere fotografie storiche.

La Pinacoteca Carlo Contini

Dedicata al grande pittore oristanese del secolo scorso, la Pinacoteca ospita opere del pittore e organizza mostre d’arte moderna e contemporanea. Si trova presso l’antico ospedale giudicale di Sant’Antonio, a pochi passi da Via Duomo insieme alla Biblioteca Comunale e al Centro di documentazione sulla ceramica.

Museo Diocesano Arborense

museo diocesano

Questo Museo adiacente al Duomo della città custodisce un’importante collezione di arte sacra proveniente dalla vicina Cattedrale. Non solo: organizza mostre di arte contemporanea sempre molto interessanti che non ci si aspetterebbe da un Museo di questo tipo. Qualche info in più:

Museo Archeologico e Storico Artistico “Antiquarium Arborense”

antiquarium arborense

Non tutti sanno che a Oristano si trova un Museo Archeologico piuttosto ricco di reperti. Questo museo ospitato nel Palazzo Parpaglia e affacciato sulla piccola piazza Corrias, custodisce un’importante collezione di reperti archeologici di età punica e romana provenienti principalmente da Tharros e la penisola del Sinis.

Il Museo nasce nel 1938 dall’acquisto della grande collezione di Efisio Pischedda (1850-1930), considerata la più grande raccolta privata di antichità all’epoca esistente in Sardegna, tanto da essere stata luogo di riferimento per archeologi di tutto il mondo.A questa collezione se ne aggiunsero altre, sempre private.

falso bronzetto
Uno dei falsi bronzetti in mostra

Dal 2018 le vetrine ospitano anche falsi bronzetti, appartenenti alla mostra “I falsi idoli” su una vicenda storica poco nota, ovvero quella di falsi bronzetti nuragici riprodotti con forme diverse anche a quelle reali, per essere immessi nel mercato.

sezione tattile

L’Antiquarium ospita inoltre una sezione tattile che permette di conoscere più da vicino manufatti preistorici in legno, metallo e ceramica, mediante delle riproduzioni. Il percorso è adatto bambini e a non vedenti e ipovedenti. Presenti anche riproduzioni di dipinti e del Crocifisso di Nicodemo e delle tavole conservate nel museo.

pinacoteca

Una sezione del Museo al primo piano ospita le grandi tavole pittoriche di età medioevale (‘400-‘500), in particolare il retablo di San Martino (XV secolo), il retablo del Santo Cristo (1533) di Pietro Cavaro, e il retablo della Madonna dei Consiglieri (1565) di Antioco Mainas.

Vi si trova anche un plastico della città di Oristano nel periodo giudicale, e il plastico della città di Tharros (IV secolo d.C.) nella penisola del Sinis e un breve racconto sui grandi archeologi e studiosi dei si archeologici nel Mediterraneo.

Il Cristo di Nicodemo

crocifisso nicodemo

Nella Chiesa di San Francesco su Via del Duomo, in una cappella laterale si conserva il Cristo di Nicodemo. Si tratta di un crocifisso risalente al XV secolo, evidente espressione di un Christus patiens o dolente del periodo gotico, ovvero di un Cristo raffigurato ripiegato su su stesso e sofferente. Colpisce, infatti, la resa delle tensioni nella pelle e in tutto il corpo del Cristo, il sangue che scorre, l’incidenza dei chiodi.

La Torre di Mariano II o di Sa Cristoforo

La torre prende il nome dal giudice Mariano II che eresse questa torre nel 1290 inglobandola all’interno delle mura di difesa della città, oggi quasi totalmente distrutte. La Torre testimonia un importante periodo storico della città e fungeva da porta di accesso alla città.

torre di san cristoforo

La visita alla Torre dura circa mezzora e si svolge attraverso una guida che spiega la storia della torre, l’architettura e il funzionamento, successivamente attraverso l’ingresso dentro la torre percorrendo più scale. Si tratta di 3 livelli della torre fino a 28 metri di altezza sulla cima della quale si ammira la campana originale del XV secolo e un ampio panorama sui tetti della città.

Il Foro Boario

Dal 2021 il Foro Boario è il nuovo centro della città dedicato all’arte contemporanea. Mostre di artisti contemporanei internazionali si susseguono tutto l’anno.

Eventi da non perdere: la Sartiglia

Senza dubbio la Sartiglia è l’evento più importante da non perdere a Oristano. Si tratta di una corsa a cavallo di origine medioevale che si svolge durante la domenica e il martedì grasso a Carnevale, per le vie del centro città con cavalieri in maschera con la partecipazione di tutta la città. Emblematica e affascinante la figura di Su Componidori e il rito della sua Vestizione.

Cosa mangiare a Oristano

A Oristano è facile trovare piccoli ristoranti che offrono piatti a base di pesce, spesso insaporiti dalla muggine e la bottarga di Cabras. Si trovano anche delle pizzerie molto buone. Da non perdere l’assaggio dei dolci tradizionali chiamati Mustaccioli, e la celebre Vernaccia di Oristano.

ceramica oristano
Una delle installazioni artistiche presenti in città dedicate alla ceramica di Oristano

Cosa vedere nei dintorni di Oristano

Attorno a Oristano ci sono diverse mete che vale la pena raggiungere. Il territorio del Cabras e del Sinis in particolare, è ricco di storia.

  • Cabras e la Penisola del Sinis, in particolare non perdete la chiesa paleocristiana di san Giovanni e l’area archeologica della città punica di Tharros
  • San Salvatore di Sinis, il paese western della Sardegna; un piccolo villaggio quasi disabitato, realizzato ad una piccola ma antica chiesa, impiegato per la realizzazione di alcuni film
  • La spiaggia di Is Arutas, la spiaggia nota per i chicchi di riso ovvero i grani di quarzo di cui è composta la sabbia.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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