Ho avuto la possibilità di passare due giornate all’Agriturismo Sa Mandra nel territorio di Alghero e di soggiornarvi una notte. Ho vissuto l’esperienza dell’accoglienza, gustato la cucina e scoperto le attività di questa azienda.
Sa Mandra (dal sardo “stalla”) non è un semplice agriturismo (termine oggi molto abusato) ma è una vera e propria azienda agricola, dedita alla ristorazione tipica, l’ospitalità, la divulgazione della cucina e la cultura sarda.
L’Azienda è nata più di 30 anni fa da Rita Pirisi e suo marito Mario Murrocu che da Fonni, borgo dell’interno della Sardegna, hanno deciso di venire qua per creare qualcosa di nuovo.
Grazie a loro la cucina tradizionale della Barbagia è arrivata fino alla Barceloneta di Sardegna, Alghero, nelle campagne di Santa Maria La Palma. Loro, che conoscevano solo il loro piccolo paese, si sono innamorati di queste campagne decidendo di investire qui il loro lavoro. Mario si dedica all’allevamento e alla semina. Rita alla trasformazione dei prodotti mediante la cucina.
I valori della famiglia, del lavoro duro, dell’accoglienza e dell’ospitalità si tramandano da una generazione all’altra. E oggi insieme ai loro tre figli Rita e Mario gestiscono questa grande realtà familiare.
Negli anni l’Agriturismo si è ingrandito sempre di più, facendosi conoscere per i suoi prodotti e i menù prelibati. Non solo. Sa Mandra è anche un luogo di incontro dove la cucina diventa occasione di conoscenza e scambio di idee; di valorizzazione della tradizione e allo stesso tempo innovazione. Forse è questo l’aspetto che più mi ha colpito. Un luogo dove si fa anche cultura. Vengono organizzati convegni e dal 2021 vi è un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea.
Due giorni a Sa Mandra
Ho apprezzato fin dalla prima volta in cui sono stato a Sa Mandra la cura del luogo, in particolare i dettagli, e questa particolare attenzione a collezionare oggetti della tradizione sarda.
All’ingresso un video esplicativo dà il benvenuto nella tenuta. Un percorso in mezzo al giardino accompagna all’ingresso della sala ristorazione. Qua e là si trovano esposti vecchi strumenti di lavoro, utensili quotidiani, paioli in rame, pialle da falegname e tanti altri oggetti accompagnati da colorati murales che raccontano episodi della vita agropastorale e del folklore sardo.
Anche le sale dell’Agriturismo ospitano piccole collezioni di cestini fatti a mano, cassapanche, zuppiere, piatti, anfore, pezzi di artigianato, bisacce, tessuti, tappeti e arazzi che fanno parte di quel Museo della Tradizione Sarda, diffuso per i diversi ambienti, che rendono Sa Mandra non un semplice agriturismo.
Nella mia stanza colpisce la mia attenzione l’esposizione di un antico tappeto risalente all’inizio del ‘900 e proveniente da Samugheo. L’ho sentito come un richiamo, un invito a guardare alla bellezza dell’artigianato sardo, i disegni e i colori della nostra tradizione.
Lo scopo di queste collezioni non è meramente conservativo ma più che altro narrativo. Di stanza in stanza si rievocano le immagini della vita agropastorale del passato, dei focolari domestici e delle massaie intente a preparare pane e dolci. Un passato rievocato sì, ma che attraverso la cucina diventa presente e futuro.
Agriturismo Sa mandra – il Menù
A Sa Mandra potrai gustare la cucina tradizionale sarda. Qui vengono preparati piatti seguendo le ricette della cultura barbaricina sapientemente apprese da Rita in famiglia da sua madre, valore aggiunto a questi piatti. Ricette spesso semplici che richiamano quei gusti genuini di un tempo.
Tutto ciò che si mangia a Sa Mandra è prodotto qui, e questo è un altro valore aggiunto per motivare un pranzo o una cena in questo agriturismo. Si può davvero parlare di km 0! Il menù a Sa Madra è fisso e può cambiare sulla base della disponibilità stagionale dei prodotti.
Tra i piatti del menù tipico immancabile il porcetto sardo (maialetto allo spiedo) cotto alla brace per ore, e i saporitissimi salumi e formaggi dell’Azienda, imperdibile la ricotta con il miele. Disponibili anche fregola, culurgiones, cinghiale e tanti altri piatti tipici del ricettario sardo.
Disponibili, aspetto non di poco conto in un agriturismo, piatti alternativi per vegetariani, celiaci e altri ospiti con intolleranze.
Sa Mandra organizza anche menù per matrimoni e grandi eventi.
Per ulteriori informazioni consulta il sito dell’Agriturismo Sa Mandra.
L’Agriturismo dispone di diverse sale che permettono di adattarsi a diverse esigenze di numerosi di ospiti e tipologia di evento: sala Sa Mandra (ristorante), sala Museo, sala de Su Pinnettu (all’interno di un antico capanno dei pastori ricostruito), sala dell’enoteca. Inoltre d’estate è possibile usufruire di una grande veranda all’aperto.
In cucina con Grazia Deledda
Non tutti sanno che Grazia Deledda citò numerosi piatti tipici della Sardegna nei suoi romanzi facendo conoscere fuori dall’isola la cucina regionale sarda
Durante la mia permanenza presso l’Azienda Agricola Sa Mandra ho partecipato ad una serie di laboratori durante i quali ho potuto conoscere le ricette di alcuni di questi piatti, scelti grazie alla collaborazione con il giornalista Giovanni Fancello:
- Aranzada a cura di Rita Pirisi: dolce tipico della Barbagia, semplice ma gustoso dove le scorze di arancia caramellizzata con il miele si uniscono a mandorle tagliate a lamelle
- Casadinas a cura di Maria Antonietta Mazzone: un tortino di pasta violada (farina e strutto) con formaggio acido più prezzemolo tritato o pepe
- Papassinos (papassini) a cura di Mena Pirisi: il dolce forse più diffuso in tutta la Sardegna che varia a seconda del territorio: farina, uova, uva passa, noci e mandorle tritate, un po’ di scorza d’arancia e anice
- Pane d’orzo a cura di Panetteria Artigiana Paneozzu di Murru Sara: la Deledda parla anche del pane d’orzo, un pane un tempo molto comune nell’isola ma oggi non più comune nonostante sia buono e ricco di calorie.
Devo ammettere che alcuni gesti, come i bambini che imparavano dai nonni, e i profumi hanno suscitato in me alcune emozioni. Il profumo dei papassini appena sfornati ha rievocato ricordi di infanzia quando alcune zie, preparando in casa questi dolci, coinvolgevano anche noi bambini.
Durante il pranzo deleddiano ho gustato ulteriori piatti tratti dai romanzi della scrittrice tra i quali: fegato inseminato, animelle infarinate, la minestra con su filindeu, il pane fratta, la pecora stufata. Sapori a me poco noti ma semplici che mi hanno subito rimandato all’epoca in cui visse la Deledda.
Esperienze a Sa Mandra
A Sa Mandra si viene anche per conoscere. Per questo motivo l’agriturismo Sa Mandra offre diverse esperienze che completano il soggiorno, quali:
- Tour e degustazione di pecorino sardo
- Racconta la Pasta – Esperienza di cucina tradizionale sarda
- Laboratorio esperienziale di medicina popolare sarda
- Fattoria Didattica per le Scuole
A pochi km di distanza dall’Agriturismo il Centro di Equiturismo “Tre Stelle Sa Mandra” vicino al Parco di Porto Conte propone escursioni a cavallo in vicinanza della spiaggia di Porto Ferro.
Attraverso Sa Mandra è possibile inoltre organizzare ulteriori escursioni in collaborazione con operatori locali.
Dormire a Sa Mandra
Devo dire che ho respirato una bell’aria di famiglia e di accoglienza, oltre ad aver dormito tranquillamente grazie al silenzio della campagna che circonda la tenuta di Sa Madra.
L’Agriturismo dispone di alcune stanze, ideali per chi ama stare in mezzo alla natura. A pochi passi dalla mia stanza ho incontrato due cavalli e poco distante iniziavano i campi dai quali provengono i prodotti dell’azienda.
Dall’esperienza di Sa Mandra, inoltre, sono nati altri due strutture ricettive rurali, Su Passu e Inghirios, che integrano al loro interno il gusto, l’amore per la terra e l’accoglienza di Sa Mandra.
Nella mia stanza, piuttosto spaziosa, ho trovato tutti i comfort, compresa tv e frigorifero. L’arredo in stile sardo, rimanda alle tradizioni isolane e le rende più accoglienti. Colpisce la presenza di pezzi di ceramica sarda (come le ceramiche di Walter Usai) o i cuscini realizzati con pezzi di stoffa differenti.
Per la colazione è disponibile una grande scelta tra dolce e salato. Le torte sono tutte fatte in casa. Io non ho resistito all’idea di gustare nuovamente la ricotta con il miele assaggiata la sera prima, insieme a del prosciutto e a una fetta di torta di mele.
Uno spazio per l’arte contemporanea
La scorsa estate Sa Mandra ha inaugurato un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea. Colpisce come un luogo che è fortemente ancorato alla tradizione abbia aperto uno spazio per l’espressione dell’arte contemporanea prodotta da giovani artisti. La piccola stanza che l’artista Cenzo Cocca ha trasformato nell’opera Telos – The soft wall, è uno spazio commovente.
Questi vecchi teli tirati fuori dalle cassepanche di Sa Mandra sono state cucite per ricreare un’ambiente domestico “morbido” e accogliente di riscoprire il valore della casa, luogo custode di affetti e ricordi. Questi vecchi teli che qualcun altro avrebbe tenuto per sé se non buttato, diventano tele della memoria, occasione di riflessione, momento di ammirazione, rientrando nel percorso narrativo del museo di Sa Mandra. Accompagnano la visita di quest’opera le parole di Stefano Resmini.
Attualmente è esposta la mostra “Affinità abitative” dove le cuciture di Cenzo e le sue “case del pensiero” dialogano con le fotografie di Mario Saragato in un interessante confronto tra due tipi di arte sul tema della casa e della quotidianità.
Come arrivare all’Agriturismo Sa Mandra
Sa Mandra si trova in località Santa Maria la Palma, lungo la strada provinciale 44, a pochi minuti dall’Aeroporto Fertilia di Alghero. Da Sassari prendere la SS291 che in circa 20 minuti consente di arrivare all’agriturismo svoltando sula SP44 in direzione aeroporto.