Nel cuore della Sardegna, ai piedi del Monte Corrasi a circa 10 km da Nuoro si trova il borgo di Oliena, uno tra i più interessanti paesi della Barbagia.
Questo paese possiede la Bandiera Arancione ed è noto per la sua ospitalità che si esprime in particolare modo durante feste ed eventi come Cortes Apertas a settembre. Sono noti diversi prodotti tipici come il pane carasau, l’olio e il vino cannonau Nepente.
Sebbene il borgo sia in parte diroccato che vecchie case abbondante vale però fare una passeggiata.
Oggi sul blog vi consiglio alcune curiosità da vedere in questo antico paese ricco di storia e cultura.
4 cose da non perdere assolutamente se vi trovate a Oliena
1- La Sorgente Su Gologone
A dieci minuti in auto dal paese si trova la sorgente Su Gologone, la più lunga della Sardegna. A mio parere il fascino di questo luogo si può ammirare solo arrivandoci, scoprendo la bellezza naturale di questo luogo, la profondità dell’acqua e i suoi colori. Questa gita è adatta a tutti, soprattutto a famiglie. Vi si trovano anche due bar per una breve sosta ristoro.
Una breve passeggiata di circa 15 minuti conduce alla Sorgente passando vicino alla piccola chiesa di Nostra Signora della Pietà. Appunto importante: non è possibile tuffarsi o fare il bagno né bere l’acqua direttamente dalla fonte.
Dalla sorgente inizia un breve sentiero che costeggia il fiume. Tra canne e alberi cadenti in dieci minuti si arriva all’inizio del canyon. Un paesaggio a mio parere ricco di fascino e da contemplare. La sorgente è attiva tutto l’anno.
Nei periodi di bassa stagione quando non c’è ancora siccità è possibile scendere il fiume con il kayak.
Dietro la Chiesa invece un piccolo sentiero in salita conduce ad un punto panoramico dal quale ammirare il Monte Corrasi.
Nelle vicinanze l’omonimo Hotel Ristorante Su Gologone, è una struttura immersa nella natura nota per la sua accoglienza. Qui è possibile assistere alla lavorazione di prodotti tipici cotti al forno e acquistare prodotti artigianali.
2- I murales e la street art
L’arte dei murales di Orgosolo si è diffusa anche in altri paese della Barbagia. Passeggiando per Oliena noterete diverse opere di street art dipinte sulle facciate degli edifici tra cui diverse opere dell’artista Liliana Cano, scomparsa nel settembre 2021 e profondamente legata a Oliena, e altre del muralista Luigi Columbu. Quest’ultimo ha realizzato diverse opere di denuncia sociale, sui sequestri, l’uso delle acque di Su Gologone, e altre di valorizzazione delle tradizioni locali.
Le prime opere risalgono agli anni ’70 mentre altre sono state eseguite anche nei tempi più recenti.
Numerose le citazioni letterarie di Oliena riportate sui muri e realizzate nel 2008 in occasione della manifestazione “Oliena d’autore. Un paese da leggere”.
I murales da ammirare a Oliena:
- Pro sos mortos de su connotu. Oliana, di Elisabetta Carboni e Diego Asproni, Corso Vittorio Emanuele II. Risale al 1978 e venne ripristinato nel 2006 e ricorda le rivolte dei sardi contro la Legge delle Chiudende sull’uso dei pascoli.
- Antioco Cotza e Amato Lai, 1878, Via Enrico Toti, riguardante la protesta contro le basi militari americane e le servitù militari.
- Una giornata di sole, Liliana Cano, 1996
- Processione, Liliana Cano, anno ?, Piazzetta su via Carrera de Palathos
- Dedicato a Maria Polimodde, 2006 (ripristino 2017), Luigi Columbu, via Carrera de Palathos. Il rito de S’Incontru durante la Settimana Santa con la processione del Cristo e della Madonna, prevede a Oliena lo sparo in aria di quattro colpi di fucile a salve. Columbu ricorda un’anziana signora che ogni anno rinnovava questa tradizione.
- Giovanni Corbeddu Salis 1844-1898, Luigi Columbu, Piazza Enrico Berlinguer, ricorda un bandito latitante per diciotto anni, morto durante un conflitto a fuoco
- Domus de Janas, Pina Monne, Piazza Jan Palach, raffigurante giovani che suonano davanti un portale che fa da ingresso a due pascolo con in fondo il Corrasi
- Donna anziana e bambina, Pina Monne, Piazza Collegio
- Donna in costume di Oliena, Sara Bachmann – Le Amiche di Freya, via Ichnusa
- Installazione sullo spopolamento dei paesi, Roberto Virdis e AV Metal, via Garibaldi
3- Le fotografie di Marianne Sin Pfältzer
Da alcuni anni le strade del centro storico ospitano le gigantografie delle fotografie di Marianne Sin Pfältzer. Questa fotografa tedesca visse in Sardegna e nel secolo scorso immortalò l’isola e i sardi regalandoci un’immagini di una terra antica, povera nel momento storico in cui si confrontava con l’avvento della modernità.
Alcune fotografie mostrano le donne di Oliena durante le attività quotidiane come la preparazione del pane carasau; altre mostrano alcuni riti delle festività religiose permettendo di dar nuova vita alle piccole chiese del centro storico.
Presso lo Spazio Illisso a Nuoro si trovano ulteriori foto e un’esposizione dedicata a questa importante fotografa.
4 – La crocifissione di Liliana Cano nella chiesa di San Lussorio
Non può che colpire il visitatore questa Via Crucis che Liliana Cano realizzò coprendo interamente le pareti laterali di questa piccola chiesa nel centro di Oliena, risalente al vecchio convento francescano abbandonato a metà del XVII secolo. Il dramma della passione di Cristo è stato reso con intensità dalla Cano con un disegno marcato e spesso e con colori caldi.
Ulteriori opere della Cano si trovano nelle altre chiese del paese di Oliena.
Altre curiosità, luoghi ed eventi, da non perdere a Oliena
Cortes Apertas – Autunno in Barbagia
Uno degli eventi durante il quale consiglio di vistare Oliena è senza dubbio Cortes Apertas durante la manifestazione Autunno in Barbagia. In un fine settimana di metà settembre le antiche corti delle case private si aprono al pubblico facendo conoscere le preparazioni dei piatti tradizionali, gli antichi mestieri, e tante altre curiosità della cultura e delle tradizioni di Oliena. Tra degustazioni di olio locale, pane carasau, sebadas e vino Nepente, gradirete la calda accoglienza di questo borgo della Barbagia.
Complesso nuragico Sa Sedda’ e Sos Carros
Nella valle di Lanaitto si trova questo complesso nuragico sviluppatosi senza un nuraghe di riferimento e risalente al periodo Bronzo recente – prima età del Ferro. Sono state trovate tracce di attività di fusione di metalli.
L’architettura più particolare è senza dubbio la cosìddetta fonte, un ambiente circolare le cui pareti interne sono state realizzate con blocchi squadrati in calcare bianco e basalto scuro.
Alcune teste di muflone contenevano un fuori attraverso il quale entrava l’acqua che così si riversava al centro del pavimento.
Prodotti tipici: il vino Nepente
Oltre ai dolci e al pane carasau a Oliena non potete perdere il celebre Nepente, il vino Cannonanu che alle pendici del Corrasi assume tutta una sua aromaticità tanto da essere esaltato anche dal poeta Gabriele D’annunzio.
S’Incontru Riti della Settimana Santa
Alla conclusione della Settimana Santa una processione accompagna la statua del Cristo con quella della Madonna. Abiti e gioielli tradizionali rendono questo evento molto scenografico.