Non tutti si ricordano che Giuseppe Garibaldi visse a Caprera, nell’Arcipelago di La Maddalena, gli ultimi 26 anni della sua vita, dal 1856 al 1882, dopo la morte di sua moglie Anita.
Visitare la casa di Garibaldi a Caprera significa scoprire qualcosa di più dell’uomo che ha avuto un ruolo importante nella storia del risorgimento e della nascita dell’Italia. Si conosce di più quella dimensione più intima e personale forse poco conosciuta tra i racconti della storia dell’Eroe dei Due Mondi.
Visse qui in Sardegna, lui grande viaggiatore, volle rimanere immerso nella natura selvaggia dell’isola di Caprera, tra i colori di un mare meraviglioso, i graniti più antichi e la profumata macchia mediterranea.
La sua casa è oggi un museo che è possibile visitare una volta che si raggiunge l’isola di La Maddalena e quindi l’isola di Caprera ad essa collegata mediante un ponte.
La sua casa fu un’azienda agricola dove Garibaldi si dedicava alla cura degli animali, l’orto e il frutteto. L’edifico originario fu integrata da una casa di legno e dalla “casa bianca“, che ricorda le abitazioni del periodo sudamericano, caratterizzata da stanze comunicanti tra loro. Colpisce l’aspetto piuttosto semplice dell’edificio, oggi curato e impreziosito da grandi pini marittimi ricurvi e da un semplice giardino.
Al centro del giardino erge protagonista il grande pino piantato dallo tesso Garibaldi nel 1867 in occasione della nascita della figlia Clelia.
La visita alla Casa di Garibaldi
Si visita la casa senza una guida ma leggendo le didascalie poste all’ingresso di ogni sala attraversando i diversi ambienti che la compongono. La presenza di QR permette di approfondire i contenuti.
Si visita la vecchia stalla dove sono conservati gli antichi strumenti da lavoro e la vasca da bagno dove Garibaldi amava lavarsi. Una stele in pietra ricorda la cavalla Marsala con la quale il Generale arrivò a Palermo nel 1860.
Si entra poi nella casa vera e propria dove ci si muove da una stanza all’altra, dalle stanze da letto alla cucina, e gli ambienti di studi, che custodiscono ancora gli arredi e gli oggetti della vita d Garbaldi. Alcune teche conservano vecchi cimeli e oggetti di uso quotidiano, armi e oggetti da battaglia, la famosa camicia rossa dei Mille e il poncho.
Colpiscono le carrozzelle e le stampelle che hanno accompagnato l’eroe del Risorgimento alla fine della sua vita.
L’ultima sala custodisce il letto a baldacchino dove morì Garibaldi. In questa stanza si respira proprio la fine di un uomo leggendario, amante della natura ed è bello pensare che passò le ultime ore della sua vita ammirando il mare dell’Arcipelago che si ammira da questa stanza. L’orologio appeso al soffitto segna l’ora della sua mostra avvenuta ale ore 18.20.
La visita si conclude con la visita ai giardini, il cimitero di famiglia, l’uliveto e le barche custodite sotto un portico.
Sempre a Caprera si trova il Memoriale Giuseppe Garibaldi. Presso il Forte Arbuticci, fortezza del 1890, si trova questo museo che attraverso tecnologie multimediali consente di ripercorrere la vita del Generale attraverso numerosi documenti e opere. Dal memoriale si osserva una bellissima vista sull’arcipelago.
Come arrivare all’isola di Caprera
L’unico modo per arrivare all’isola di Caprera è raggiungere l’isola de La Maddalena con traghetto da Palau. Caprera è collegata a La Maddalena tramite un piccolo ponte di circa 500 metri. È quindi possibile muoversi sull’isola di Caprera in auto, moto e bicicletta.
Occorre fare un po’ di attenzione perché la strada non è mantenuta, vi si ritrovano diversi dossi creati dalle radici dei pini marittimi che vi si affacciano. Anche i parcheggi non sono ampi e occorre arrangiarsi con gli spazi lungo la strada di accesso.
Procedete sempre adagio per evitare brutti inconvenienti, le strade sono molto strette..
Inoltre vi capiterà di trovare cinghiali che possono attraversare la strada e noterete i cartelli che riportano la scritta “non dare da mangiare ai cinghiali”.
Essendo infatti anche l’isola di Caprera facente parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena non è concessa la caccia con il conseguente riprodursi di numerosi cinghiali.
Orari e accesso
La Casa di Garibaldi è aperta dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30 con ultimo ingresso 18.45. Chiuso il lunedì
Ingressi contingentati, prenotazione obbligatoria. Per non perdere il diritto alla prenotazione è necessario presentarsi all’ingresso 10 minuti prima dell’orario stabilito.
Per prenotare la visita chiamare il numero: 335 7505401 (attivo tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.00 e lunedì dalle 8.30 alle 13.30).
Biglietti
Intero: € 7,00 (dai 25 anni in su)
Agevolato: € 2,00 (cittadini UE tra 18 e 25 anni non compiuti e cittadini extra UE, a condizione di reciprocità)
Gratuito fino al compimento dei 18 anni
Biglietto cumulativo per i due musei
Intero: € 11,00
Agevolato: € 4,00
Soci FAI: biglietto intero ridotto del 50%
Ulteriori info su garibaldicaprera.beniculturali.it