A circa 40 minuti da Olbia, sulla strada che conduce a Sassari, alle pendici dei Monti Limbara e vicino al Lago Coghinas si trova questo paese ricco di storia antica e di preziose testimonianze del passato. Siamo nel territorio del Monte Acuto, tra la Gallura e il Logudoro. Una parte della Sardegna ricca di territori fertili ed ampi pascoli.

Altare rupestre di santo Sefano

E’ senza dubbio uno dei luoghi più enigmatici della Sardegna. L’utilizzo di questo sito archeologico non è ancora noto. Si tratta di una grossa roccia dove sono state ricavate alcune nicchie di forma geometrica, si definisce altare perché probabilmente era un luogo dedicato al sacrificio e allo svolgimento di riti sacri.

altare rupestre
chiesa santo stefano
Chiesa di Santo Stefano

Davanti all’Altare si trova la Chiesa di Santo Stefano che dà il nome al sito, forse di origine bizantina ma con evidenti interventi più moderni. La Chiesa non è aperta al pubblico.

Attorno si trovano alcune Domus de Janas che testimoniano l’intensa attività della comunità preistorica nel territorio di Oschiri. Pensate che nel territorio di Oschiri si contano fino a 70 Domus de Janas!

domus de janas
Una delle Domus de Janas vicine all’Altare Rupestre di Santo Stefano

APPROFONDISCI

Altri siti archeologici

Le Domus de Janas costituiscono le necropoli di Malghesi con ben 25 domus e quella di Pedredu con tredici domus. Non mancano i nuraghi monotorre come quello di Accas Alvas, Longu e monte Uri a pianta quadrangolare, ai quali si aggiungono i complessi Lu Nuraconi e sa Conchedda.

Museo civico Archeologico

All’interno del paese, in Piazza Nuccio Floris. si trova il Museo civico Archeologico che raccoglie reperti recuperati nei diversi siti archeologici del territorio. Tra le numerose testimonianza va ricordato un carretto in bronzo, forse utilizzato per contenere oggetti preziosi, e due navicelle votive bronzee oltre che a numerose monete.

Per visite guidate è possibile rivolgersi all’Associazione Turistico Culturale “Su Furrighesu” al numero di telefono 349/2793630.

Chiesa di Nostra Signora di Castro

Poco fuori dal paese si trova questa chiesa romanica, solo una delle tante testimonianze delle Chiese di questo periodo storico e architettonico, coeva alla Chiesa di Nostra Signora del Regno di Ardara.

nostra signora castro


Databile tra i secoli XI e XII si caratterizza per la facciata in trachite rosa e per essere circondata da alcune “cumbessias” ovvero case per i pellegrini e per il portico sul lato sinistro costruito successivamente. Piccola nelle dimensioni, ad unica navata, invita alla preghiera e la meditazione
Già Cattedrale della Diocesi di Castro è ancora oggi meta di pellegrinaggi.
Dalla Chiesa si ammira un bel paesaggio sui colli di Oschiri e il fiume Coghinas.

Lago del Coghinas

Sebbene sia un lago artificiale questo lago ha ormai un inserimento paesaggistico ormai naturalizzato nonostante la presenza di un ponte e degli edifici della centrale idroelettrica del 1924. E’ ormai luogo adatto per la vita di animali acquatici e uccelli, quindi gli amanti di bird watching troveranno qui tanto da osservare.

lago coghinas
Scorcio sul Lago Coghinas e il ponte stradale

Consiglio di fermarsi con l’auto e fare due passi. Per gli appassionati è possibile praticare pesca sportiva e attraversare il lago con il kayak.

Il centro storico e la Chiesa della Beata Vergine Immacolata

Merita una passeggiata tra le vie del centro storico per scorgere qua e là scorci tra le vecchie case, angoli di paese, dettagli architettonici dei palazzi signorili di un tempo.

chiesa beata vergine

Emerge in tutta la sua maestosità la facciata della Chiesa della Beata Vergine Immacolata, risalente alla metà del XVIII secolo anche se ultima all’inizio del XX secolo. La chiesa si fa notare per il colore giallo arancio della facciata, il portico di ingresso e il doppio campanile, oltre che per la cupola centrale.

Mangiare una panada

E’ il piatto tipico di Oschiri e uno street food tra i più noti dell’isola che non si può fare a meno di provare se si passa da Oschiri. Diversi pastifici preparano questo particolare tortino di pasta di pane con ripieno di carne di maiale o anguilla. Esistono versioni più recenti con carne di agnello, pollo, verdure, polpo. Ogni anno, d’estate, la Sagra della Panada attrae numerosi turisti.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

Leave a Comment