A pochi chilometri da Castelsardo, in Anglona, nel nord Sardegna, si trova un piccolo borgo che merita di essere visitato e che custodisce un sito archeologico unico nel suo genere. Il paese di Sedini vanta la Domus de Janas “La Rocca” che ospita il Museo delle Tradizioni Etnografiche dell’Anglona. Ogni anno attrae tanti turisti.

La Domus de Janas (lett. “casa delle fate”) è un tipo di sepoltura preistorica e prenuragica diffusa un po’ in tutta la Sardegna e caratterizzata da vani scavati nella roccia. L’intero paese di Sedini è arroccato su un colle sedimentario calcareo e ancora oggi passeggiando per le strade del centro, si notano diverse abitazioni addossate ad affioramenti rocciosi.

domus sedini

La particolarità di questa Domus de Janas, oltre al fatto di trovarsi nel cuore del paese, è il fatto che è stata utilizzata a vari scopi. Non solo sepoltura ma ne sei secoli successivi anche come ripostiglio, spazio per animali, forse anche carcere fino ai tempi più recenti come abitazione. Le origini d’uso risalgono al IV – III sec. a.C. ma permangono ancora oggi testimonianze della vita in questi ambienti realizzati scavando all’interno della roccia per un totale di 129 metri quadrati e tre livelli di calpestio. C’è pure la cucina-camera da letto con terrazzo esterno!

Si pensa che sia la Domus de Janas più grande dell’isola per questo motivo è soprannominata la “cattedrale” delle Domus de Janas della Sardegna.

casa angolonese
La casa tradizionale

Non ero a conoscenza che la Domus de Janas fosse visitabile al suo interno. Non solo: c’è un vero e proprio museo allestito nei diversi ambienti che la compongono. Il Museo delle Tradizioni Etnografiche dell’Anglona permette infatti di addentrasi dentro quella serie di cunicoli scavati in antichità in questo grosso massiccio calcareo ma anche di scoprire la vita di un tempo grazie all’arredo di ambienti domestici e la raccolta di antichi strumenti da lavoro e della vita quotidiana.

All’ingresso, il cunicolo sulla sinistra conduce agli ambienti più antichi grazie ad una piccola scala in legno. Negli ambienti più ampi, al piano terra, sono esposte le essenze arboree, i minerali e i fossili dell’Anglona e pannelli sulla storia del territorio e i suoi monumenti.

oggetti comodino

Al piano superiore la ricostruzione della casa tipica anglonese con mobili e suppellettili con il focolare scavato nella roccia e la zona notte. Colpisce il letto antico in ferro battuto e tutti i diversi oggetti che facevano parte della quotidianità di un tempo. Interessante il telaio. Scuriosate alla ricerca di particolari.

All’esterno colpisce l’imponenza di questo masso roccioso attorno al quale si possono osservare ruderi di altre vecchi abitazioni. Vi si ammira un ampio panorama sulla vallata del Rio Silanis e le particolari rocce.

Senza dubbio un luogo ricco di fascino e unico al mondo per il suo collocamento nel paesaggio naturale. Pensare che è stato vissuto da millenni fa emozionare chi lo visita. Davvero un must per chi si trova in Sardegna.

Orari
Dal 15 Ottobre al 30 Aprile:
Dal Lunedì al Venerdì: Aperto su prenotazione
Sabato e Domenica: 10:00 – 13:00
Su prenotazione, per eventuali visite in date ed orari in cui non è svolto il servizio.
Dal 1 Maggio al 30 Giugno:
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00
Dal 1 Luglio al 14 Ottobre:
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00

Info ai numeri: 079 589215 / 3498440436

la rocca sedini
La Rocca, scorcio

Come arrivare alla Domus de Janas di Sedini

Sedini dista circa 15 minuti da Castelsardo e 15 minuti da Perfusa. Si raggiunge percorrendo la SS134 che attraversa il paese.

Proveniendo da Castelsardo, proseguire sulla via principiale, superare la piazza centrale sulla quale si affaccia il Municipio fino a quando, la strada sale e svolta a sinistra. Al numero 35 di Via Nazionale, sulla destra si nota subito la roccia.

centro sedini

Cosa vedere a Sedini

Oltre alla Domus de Janas – Museo a Sedini consiglio di:

  • fare quattro passi nel centro storico dove si conservano alcune vecchie abitazioni di cui una aragonese. La chiesa di Sant’Andrea in stile tardogotico – rinascimentale, risale al 1517 anche se furono eseguiti interventi di restauro tra il XVIII e il XIX secolo. Al suo interno si trova una affascinante tela raffigurante la ‘Trasfigurazione’ di Raffaello di Andrea Lusso (1597).
  • Il territorio del paese è ricco di grotte abitate fin dalla preistoria: Li Conchi, Li Caadaggi e La Pilchina. Dentro il colle Lu Padru la Fossa de la Loriga è nota per le sue stalattiti e stalagmiti fino a dieci metri.
  • Nella vallata del Rio Silanis andate a scoprire i ruderi della chiesa romanica di San Nicola di Silanis, realizzata nel XII secolo per volontà della famiglia Zori, nobili del giudicato di Torres, per i monaci benedettini.
  • Da non perdere sulla strada per Castelsardo un’altra Domus de Janas che per la sua forma è nota come la Roccia dell’Elefante.
  • Nel territorio di Sedini si trova anche la chiesa di San Pancrazio. Una piccola chiesa di età romanica risalente al XII secolo. La chiesa si distingue per essere realizzato in pietre tagliate di calcare bianco alternate in fasce a conci di trachite rossastra e per la mancanza di abside. In origine era infatti addossata all’edificio del monastero al quale apparteneva.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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