C’è un modo diverso anche di vivere la costa! È il Pevero Health Trail, un progetto di proprietà Smeralda Holding, che consiste in una serie di percorsi di trekking realizzati nel promontorio che unisce la spiaggia di Romazzino con quella del Grande Pevero. Questa parte della costa nord-est che ha il nome di Monti Zoppu, è molto ampia (ben 300 ettari) e permette di:
- addentrarsi all’interno della profumata macchia mediterranea sarda e ammirare un panorama sul mare unico nel suo genere,
- eseguire esercizi fisici grazie a delle attrezzature poste in alcune stazioni realizzate lungo il percorso (“fitness point” con panche e attrezzi in acciaio inox),
- scoprire in maniera alternativa la costa che non è solo spiagge,
- conoscere il passato agropastorale della zona.
Fare movimento in costa
Il Pevero Health Trail è stato inaugurato solo due anni fa ed è organizzato in due diversi percorsi, identificati dalla segnaletica rossa per Relax e gialla per Energy.
Attenzione: la mappa presente sul sito del Consorzio è diversa dalla mappa riportata nei cartelli lungo il percorso che è più dettagliata e presenta più sentieri.
Per questo motivo consiglio di organizzarsi con tempo o di studiare sul posto la mappa per scegliere i propri punti di interesse. È infatti possibile personalizzare l’escursione unendo più tratti, scegliendo tratti dii sentieri su cui muoversi in base ai chilometri che si vogliono fare o i punti panoramici che si vogliono raggiungere.
Il sentiero Energy è lungo 7 km ed è caratterizzato dalle stazioni di attrezzi per fitness, identificate con i nomi delle piante tipiche del territorio sardo.
Il sentiero Relax è anch’esso lungo circa 7 chilometri e consente di percorrere i vecchi sentieri e muretti a secco della Costa. Il percorso permette di raggiungere la piccola “Madonna dello Speronello” sul golfo del Grande Pevero, che ricorda la tragica alluvione di Montalto di Castro. Vi si osserva anche “Lu Rottu”, dove in passato avveniva la lavorazione del grano e lo stazzo di “Monte Zoppo”, testimonianza agropastorale di questa zona della Gallura.
È possibile accedere al percorso da 5 punti di ingresso: Grande Pevero, Pevero, Piccolo Romazzino, Romazzino e Porto Liccia.
Il mio tragitto
Insieme ad un compagno di escursioni, siamo partiti da Cala Liccia, lì dove si trovano alcune calette di Romazzino, quelle piccole insenature rocciose che si trovano dopo l’Hotel lasciando l’auto nel parcheggio circolare in cui termina la strada. Il parcheggio è gratuito ma piccolo, c’è anche l’abitudine a parcheggiare male costringendo le persone a mettere le macchine al centro in triplice fila (!!!).
Il sentiero costeggia il mare per poi addentrarsi dentro il promontorio con un po’ di dislivello. Abbiamo poi deciso di addentrarci ulteriormente deviando per lo stazzo.
Questo si trova oggi completamente immerso nella vegetazione, circondato da ampi lecci e rocce granitiche tra le quali si notano alcuni antichi muretti a secco di delimitazione dei terreni e recinti per animali. Lo stazzo è purtroppo abbandonato. Al suo interno si nota la cura nell’intonacatura delle pareti, il camino e il tetto originale con travi in legno ed incannicciato. All’esterno l’antico forno in mattoni rossi, in parte diroccato. Per ulteriori informazioni leggi l’approfondimento in fondo al post.
Dallo stazzo si ammira un paesaggio che da Romazzino va fino alle isole Mortorio e Soffi. Affascinante il cammino immerso nella vegetazione e l’intenso profumo delle diverse piante.
Proseguendo lungo il sentiero in una parte di bosco piuttosto rinfrescante ci siamo ritrovati sull’altro versante del promontorio che guarda a nord, verso il Pevero. Sulla strada sterrata abbiamo deciso di andare verso la Madonna dello Speronello anche se le indicazioni si sono interrotte in mare. Ci siamo quindi diretti verso la spiaggia del Grande Pevero, a nord, camminando sugli scogli e senza seguire il percorso. e per evitare di fare l’ultimo tratto che dalla strada sterrata ci ha portato agli scogli con un brusco dislivello.
Arrivati al Pevero lo spettacolo è stato meraviglioso: una grande piscina per pochi bagnanti. Abbiamo fatto sosta in una piccola caletta coperta da pini marittimi che crescono sul mare permettendoci di godere di una meravigliosa piscina naturale. La bassa affluenza di bagnanti in quest’estate ci ha permesso di sentirci un po’ più privilegiati.
Al rientro abbiamo ripreso il cammino mediante la strada sterrata che parte dalla spiaggia del Grande Pevero arrivando al punto in cui eravamo arrivati dallo stazzo.
In totale abbiamo camminato per circa un’ora e mezza all’andata, ridotta a 45 minuti al ritorno in quanto conoscevamo il tragitto e non ci siamo fermati a fare foto.
Opinioni e consigli
Il Pevero Health Trail è la dimostrazione che ci sono diversi modi di vivere la costa che non siano il semplice distensersi a prendere il sole e fare movida la sera. Chi conosce le spiagge della Costa sa che sono tutte circondate da ettari di vegetazione e avere la possibilità di esplorare questo territorio è un ‘opportunità da cogliere.
Purtroppo il percorso non è adatto a tutti. A causa di alcune lievi pendenze consiglio il sentiero a chi ha un po’ di agilità e di esperienza. Consigliabile in primavera e autunno, o alle prime ore del mattino d’estate.
Avrei gradito una maggiore cura del percorso e delle indicazioni in alcuni tratti del percorso. Utili i pannelli eccetto la differenza spiegata in precedenza. Peccato per la mancanza di informazioni online e di aggiornamento e coinvolgimento social.
C’era una volta lo stazzo
Il percorso che giunge allo stazzo è molto significativo dal mio punto di vista perché permette di scoprire il passato agropastorale della costa. Purtroppo si pensa qui ci sia storia e che non ci sia un passato vissuto in quesa zona della Gallura.
In realtà non è così, ne sono prova sia i nomi topografici di alcune zone della costa sia la presenza di alcuni stazzi, le antiche abitazioni di campagne con il quale era organizzato il territorio della Gallura e la vita di un tempo.
Gli stazzi erano delle vere e proprie abitazioni economicamente indipendenti. Alla famiglia che viveva nello stazzo era affidata l’attività agricola (vigne, orti, boschi) e di allevamento in un certo appezzamento di terreno.
Lo stazzo che si incontra durante il tragitto del Pevero Health Trail risale agli anni ’50 del secolo scorso, quindi poco prima che iniziassero i primi acquisti di terreni e le costruzioni per le ville e gli hotel di lusso.
Apparteneva a Francesco Azara, noto Ciccu Biancu, [..] che non ha mai vissuto in quello stazzo (viveva in uno nella valle del Pevero); l’aveva tirato su, così lontano dagli altri stazzi e così isolato, per darlo in affitto a pastori che avrebbero dovuto far pascolare le capre e le mucche in quelle terre aride e accidentate. Vicino alla casa ci sono le aree in cui le bestie erano custodite: lu vaccili (il recinto per i bovini), la mandra (il recinto per i caprini), lu salconi (quello per i capretti); tutti spazi costruiti con i muretti a secco tra una roccia e l’altra. (Consorzio Costa Smeralda)
Lungo il Pevero Health Trail si può visitare anche Lu Rotu, lo spiazzo di lastre in granito su cui veniva trebbiato il grano facendoci passare i buoi.
Escursioni in mountain bike
Il Pevero Health Trail è adatto anche ad escursioni in mountain bike ma non per principianti. Fate attenzione ai tratti ripidi e dove il sentiero è più sdrucciolevole con la presenza di ciottoli.
Alcuni tratti del sentiero più interno (ad esempio quello che passa per lo stazzo, presente passaggi tra le rocce.
Ulteriori Informazioni
Purtroppo il sito www.peverohealthtrail.com non è più attivo e così anche i social non sono aggiornati. Qualche info in più si può trovare sul sito del Consorzio Costa Smeralda www.consorziocostasmeralda.com.