Per me che vivo in Sardegna e diffondo la figura professionale del blogger (travel, food, wine che sia) nella mia regione mi trovo spesso a che fare con una scarsa conoscenza dell’attività della categoria cui appartengo.
Spesso mi capita di sentirmi dire “Hai un blog? Che bello! Dove? Su Instagram“.
Poco conosciuta e confusa con quella di un giornalista o di un influente, l’attività di un blogger è poco conosciuta ma è in crescita anche in Sardegna. Sono ancora pochi gli eventi organizzati nell’isola coinvolgendo blogger e ci si muove un po’ a tentoni, spesso per poca conoscenza ed esperienza. Anche gli uffici stampa non sempre invitano i blogger agli eventi, dedicandosi sempre ai canali tradizionali.
È tempo ormai in cui è imprescindibile dedicarsi ai nuovi strumenti di comunicazione per promuovere la propria attività (blog, social, video) e non solo verso un pubblico giovane. Tutti cerchiamo informazioni online, curiosità. recensioni e consigli. Chi lavora in settori come il turismo, la ristorazione ma anche ogni impresa, grande o piccola, non può lavorare senza coinvolgere blogger.
Ecco alcuni errori più comuni che vengono fatti quando si invita un blogger o lo si coinvolge in qualche progetto.
1 Un blogger non è un influencer
Chiariamo subito una cosa: un blogger è chi ha un blog dove scrive di sua penna (o meglio tastiera) dei post inerenti un tema specifico (viaggi, cibo, musica, cinema ecc). Non è chi ha tanti follower sui social. Nella logica di un blogger i social vengono dopo e questo è da tenere bene in mente quando, ad esempio, si studiano le statistiche di un blog. Ci possono essere ad esempio, blogger con un alto numero di visite dovute ad un alto numero di ricerche sui motori di ricerche ma con un numero discreto di follower sui social. Viceversa chi è forte sui social può essere più carente sulla parte blog.
Purtroppo nel mondo di Instagram si vede spesso al dicitura “blogger” nelle bio di molte persone che pur non avendo un proprio blog pensano di esserlo per l’alto numero di seguaci…
2 Gratis non esiste più
Anche il blogger vuole che il suo lavoro venga riconosciuto come quello di qualsiasi altro professionista. Ci sarebbe da dire che il lavoro di un blogger molte vuole unisce spesso in sé diverse attività: copywriter, fotografo, videomaker, grafico…
Hai mai pensato a quante ore di lavoro richiede, ad esempio, farsi foto, scegliere la giusta posa (e l’outfit!) selezionare, modificarle, scrivere un post, raccontare in tempo reale sui social la propria esperienza… magari fare un video…
3 Il blogger non ti offre solo un link
Ormai le persone sono alla ricerca di contenuti approfonditi. Nel settore dei viaggi cercano racconti dettagliati di esperienze vissute. Per questo motivo i blogger sono sempre più seguiti. Se gestisci un hotel, non pretendere dal blogger solo un link al tuo sito… ma proponi di raccontare ai suoi follower le emozioni vissute durante la permanenza nella tua struttura. Non chiedere un post magari con le foto tue.. ma chiedigli di farsi lui le foto nel tuo hotel o ristorante.
Spesso iniziare a lavorare con un blogger per un progetto può essere l’inizio di una collaborazione continuativa. Tanti blogger scrivono anche per altri blog o portali. Anch’io mi occupo di scrivere i contenuti e le pagine blog di altri siti. Perché non sfruttare l’esperienza di chi è nel settore?
4 Rispondi sempre
Questo è un vizio italiano. Un po’ come l’abitudine a non rispondere quando si riceve un curriculum per la candidatura ad una posizione. Rispondere è sempre cortesia e se lo fai con un blogger ti conquisti già un suo apprezzamento. Rispondi sempre ad una mail o un messaggio ricevuto da parte di un blogger; anche incontrarlo ti potrà dare qualche spunto di miglioramento per il tuo lavoro e qualche idea nuova e allo stato dei tempi per promuovere la tua impresa con gli strumenti web.
Se poi comunicate sui social, beh, il blogger misurerà anche la tua capacità di risposta e di dialogo con gli utenti. Ricordati che ai blogger vengo chiesti speso consigli su dove andare, cosa vedere, dove mangiare, cosa comprare…
Mettetevelo in testa: se non rispondete ai messaggi in direct o su messenger a vostri possibili collaboratori beh allora vi siete chiusi un mare di possibilità.
5 Guardati attorno
Se, ad esempio gestisci un agriturismo che propone prodotti locali ed escursioni nei dintorni potresti coinvolgere blogger che si occupano di valorizzare il territorio o di escursioni. Non è detto che bisogna vivere a Roma e Milano per avere un ampio audience.