Visitare le scuderie è stata un’esperienza che ha arricchito la mia ultima partecipazione alla Sartiglia di Oristano.
La visita alle scuderie non rientra nel programma ufficiale della Sartiglia ma per gli abitanti di Oristano è ormai diventata una tradizione. Pertanto è possibile andarci solo su invito.
La mattina della Sartiglia, infatti, nelle scuderie si svolge la preparazione dei cavalli e dei cavalieri per la corsa alla stella.
I cavalli vengono bardati con le coccarde fatte a mano dalle donne di Oristano. Dopo aver legato le crini vengono attaccate le coccarde con i colori scelti per l’anno in corso. I cavalieri indossano il costume aiutati dai familiari davanti al pubblico. Tutto è preparato. Alle pareti sono appese le coccarde e le fotografie degli anni passati.
Attorno alle stalle dei cavalli si mangia e si beve in un clima di grande festa quasi da matrimonio.
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Io sono stato in una scuderia del Gremio dei contadini dove ha partecipato anche il Coro Maurizio Carta di Oristano i cui canti hanno reso il clima ancora più intenso. L’atmosfera era di grande attesa e ha raggiunto dei momenti di forte emozione soprattutto verso la fine della mattinata quando i cavalieri si sono vestiti durante l’ultimo canto del coro e, una volta ricevuti gli auguri dai familiari, hanno indossato la maschera, sono montati a cavallo, e si sono diretti verso la Corsa alla stella accompagnati degli applausi della folla.
Un ripetersi di gesti, quasi intimi e familiari che veramente mi hanno emozionato.
Un’ulteriore testimonianza di come la Sartiglia sia una manifestazione che riesce ad unire in maniera assolutamente invidiabile da più di 500 anni un’intera cittadina. È l’aspetto che mi colpisce ogni volta: la Sartiglia unisce in modo forte tanti oristanesi che ogni anno si impegnano per una buona riuscita dell’evento.
Penso alle donne che in scuderia legavano le crini dei cavalli, a quelle che per mesi hanno preparato hanno realizzato le coccarde e a quelle che hanno preparato da mangiare. Agli uomini che per mesi si sono allenati e hanno preparato le acrobazie per la corsa alla pariglie.
Moltiplicate tutto ciò per più di 100 cavalieri che ogni anno partecipano all’evento.
C’è tanto lavoro dietro alla Sartiglia, un lavoro fatto di passione per la tradizione e la storia della città. Di affezione all’evento di carnevale più suggestivo della Sardegna, a ciò che rende Oristano il palcoscenico di uno spettacolo affascinante noto anche fuori dall’isola.