Dal 1 giugno a Olbia è aperta al Museo Archeologico di Olbia, presso il Molo Brin, la Mostra su Manet dal titolo “Verba Volant, Scripta MANET“. Finalmente, anche ad Olbia abbiamo una mostra di respiro internazionale e abbiamo la possibilità di ammirare le opere di un artista tra i più famosi del 1800.

La mostra è dedicata ad Édouard Manet, uno dei più grandi artisti francesi pre-impressionisti. L’esposizione riguarda la collezione di incisioni Alfred Strölin della Galleria Ceribelli di Bergamo. Sono ben trenta opere stampate nel 1905 da questo collezionista e commerciante tedesco a Parigi dalle tavole originali di Manet. L’evento è patrocinato dal Comune di Olbia e allestita da Museo Magmma.

Orari della Mostra di Manet.

La mostra è aperta fino al 31 luglio 2019 dal mercoledì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Sottolineo che la mostra è a ingresso libero.

mostra manet olbia

Com’è allestita la mostra

La mostra di Olbia è allestita nelle sale superiori del Museo ed è suddivisa in due sale. La prima sala è dedicata alla incisioni della collezione Strölin apprezzabili da vicino con didascalie per ogni opera. La mostra permette di avviarsi al mondo dell’arte incisoria forse troppo poco conosciuta.

La gran parte delle opere sono realizzate con la tecnica dell’acquaforte. In che cosa consiste?

La tecnica dell’acquaforte è un tipo di incisione definita indiretta perché sulla lastra di metallo si utilizzava un materiale coprente protettivo come una cera. Il disegno veniva incisioni con una punta sottile mettendo in evidenza il metallo lì dove venivano tracciati i segni dall’artista. Successivamente la lastra veniva immersa in una soluzione acquosa di acido citrico che incideva il metallo dove non più protetto. Una volta pulita con un solvente la lastra veniva coperta di inchiostro per la stampa su carta.

dettagli incisioni

I dettagli di alcune incisioni che mi hanno colpito.

Ammirando le opere di Manet mi sono accorto di come questa tecnica non sia per nulla immediata ma allo stesso tempo i disegni erano ricchi di segni e di dettagli. Ciascuno si differenziava dall’altro per il tipo di disegno impiegato (segni piccoli o lunghi, segni affiancati uno all’altro oppure incrociati, profondi, spessi o fini) a seconda del soggetto o della tipologia di disegno che l’artista voleva raffigurare. E’ incredibile come anche in opere apparentemente più semplici rispetto ad un dipinto ci sia in realtà molta precisione, cura del dettaglio senza perdere la resa della tridimensionalità e delle ombre. È evidente una certa espressività immediata ed un interesse per rappresentare il reale nelle sue diverse forme. Per non parlare della particolare cura ai ritratti che mi hanno molto colpito.

Le incisioni della collezione in mostra rappresentano una raccolta esaustiva della produzione dell’artista e la testimonianza del periodo più importanti dell’artista. Alcune delle incisioni di Manet in mostra sono copie di dipinti o acquerelli conservati in importanti musei del mondo.

dipinto 2

Una delle opere di artisti contemporanei in mostra.

La seconda sala della Mostra è invece dedicata ad una serie di opere, prevalentemente pittoriche, realizzate da artisti contemporanei e ispirate alle incisioni di Monet. E’ stato interessante vedere come anche in una mostra di questo tipo si possa far dialogare l’arte di più di un secolo fa con quella di oggi. Valorizzando l’arte degli artisti viventi forse sempre tropo poco conosciuta.

Sono 20 gli artisti selezionati in occasione del “Premio Internazionale Marchionni” edizione 2019 per confrontarsi con il grande maestro del passato.

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Iniziative collaterali alla mostra

Il 3 e 4 luglio si terrà la performance dal vivo di un’opera iperrealista (live performance): Stazione temporanea dell’iperrealismo del Maestro Francesco Stile.

La manifestazione prevede, nelle giornate del 21 e 22 giugno, una Master Class (corso di disegno e pittura per 20/25 persone) realizzate a cura di Max Mazzoli.

La mostra sarà inoltre il focus della realizzazione di numerosi percorsi guidati aperti alle scuole, alle famiglie e ai turisti. I visitatori scopriranno tutti gli aspetti dell’incisione e del percorso artistico e storico che hanno caratterizzato l’artista.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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