In provincia di Oristano, vicino alla costa occidentale della Sardegna si trova l’unico borgo della Sardegna che si affaccia su un fiume. Oggi vi consiglio cosa vedere in questo luogo incantevole.

Si tratta di uno dei borghi più affascinanti della Sardegna e a mio parere una tappa da non mancare durante un viaggio in Sardegna.

Il suo centro storico è forse il meglio conservato di tanti borghi e paesi dell’isola e si caratterizza oltre eco per l’incantevole posizione affacciata sul fiume Temo anche per il Castello dei Malaspina che si erge sulla sommità del colle. Particolarità sono anche le numerose case colorate che ne fanno una piccola Burano della Sardegna.

Di seguito i miei consigli su cosa fare e cosa vedere a Bosa.

1 – Visitare i Musei

A Bosa ci sono ben 3 musei che permettono di conoscere la storia e l’arte di questo borgo incantevole.

Il Museo Casa Deriu rappresenta l’antica abitazione bosana. Le stanze di questa casa nella via principale del borgo (Corso Vittorio Emanuele 59) sono riccamente decorate alle pareti e arredate con i mobili di una volta. Fa parte del percorso di visita anche l’esposizione delle opere di Melkiorre Melis. Info al numero di telefono 0785 377043.

Il Museo Casa Deriu a Bosa

Di fronte al Museo Deriu si trova la Pinacoteca Atza dedicata a conoscere l’opera pittorica di Antonio Atza, pittore del secolo scorso, scomparso nel 2009.

L’esposizione ospita ben 65 opere donate dallo stesso pittore al Comune di Bosa. Vi si possono ammirare prime opere realiste e altre opere che l’hanno fatto diventare un protagonista dell’arte visiva sarda.

Le antiche concerie sul fiume


Un altro luogo da non perdere è il Museo delle conce, dedicato all’attività conciaria tradizionale di Bosa fino ai primi anni ’60.

Il museo si trova proprio in una conceria risalente al 1700 e ampliata nel 1840, dove si conservano ancora oggi le originali vasche in muratura dove avveniva la prima fase della conciatura delle pelli. Sono esposte anche fotografie, strumenti e macchinari impiegati nel lavoro.

Al museo si accede da Sas Conzas, tutti i giorni, escluso il Lunedì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, mentre il sabato e la domenica anche il pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00.

2- Visitare il Castello dei Malaspina

Risalente al XII secolo, il Castello si erge sulla sommità del Colle di Serravalle. Fu fatto costruire dai Malaspina durante il loro insediamento a Bosa e successivamente passò in mano agli Aragonesi.

Da non perdere durante la vista al Castello è la Cappella Palatina nota comeChiesa de sos Regnos Altos, risalente al XIV-XV secolo, con affascinanti affreschi spagnoli.

Dal Castello si ammira un bellissimo panorama sulla città e il fiume fino al mare. Il Castello è aperto tutto l’anno ma nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio solo i fine settimana e i giorni festivi. Info su castellodibosa.it

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Vista di Bosa dal Ponte Vecchio

3- Visitare la Cattedrale dell’Immacolata Concezione

A pochi passi dal Ponte Vecchio, affacciata sul lungofiume si trova la Concattedrale dell’Immacolata. La sua costruzione si svolse a tappe dal XIV secolo fino ai primi anni del 1800. E’ caratterizzata da una facciata bianca con elementi decorati in arenaria rossa e le cupole decorate con maioliche colorate. Non mancate una fotografia alla Cattedrale che si specchia sul fiume.

Non lontano, dall’altra parte del fiume si trova, invece, la piccola Chiesa di Sant’Antonio Abate.

3 – Fare un’escursione in SUP sul fiume

È possibile fare esperienze SUP sul fiume e dal fiume verso il mare. La giovane società NuAdventure propone diverse esperienze outdoor che permettono di vivere in modo diverso il territorio di Bosa. NuAdventure offre attività di SUP sul fiume e lungo la costa, yoga, SUP-Yoga, parapendio, gite a cavallo e in bici. Sono tutte attività che permettono di scoprire da vicino questa zona della Sardegna poco conosciuta ma molto selvaggia e ricco di fascino.

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SUPerCarnevale 2019

4- Vivere il carnevale

A Carnevale non puoi far altro che divertirti perché quello di Bosa è uno dei Carnevali più sentiti e coinvolgenti dell’isola. Mi sento di poter dire che è molto sentito dai bosani per il desiderio di divertirsi e stare insieme. Il calendario di eventi del Carnevale è piuttosto ricco di eventi. Si va dalla sfilata di carri allegorici e gruppi in maschera al sabato delle cantine durante il quale si girano le diverse cantine private del centro storico degustando piatti tipici e vini locali. Da due anni la domenica mattina si svolge un’innovativa sfilata di gruppi mascherati sul fiume, il SUPerCarnevale. Canoe, SUP e barche arrivano a suon di musica dal circolo dei Canottieri al Ponte Vecchio, un modo diverso di vivere il fiume e festeggiare il Carnevale.

5- Non dimenticare di assaggiare la Malvasia, il vino DOC di Bosa prodotto solo in questa zona. Dal particolare gusto secco e con retrogusto amarognolo, raggiunge un grado di 15°. Recentemente la Malvasia di Bosa è stata riscoperta e rappresenta una delle eccellenze in ambito enologico dell’isola.

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Vista a Cane Malu

6 – Un tuffo a Bosa Marina

In vicinanza della foce del fiume si trova Bosa Marina, una frazione di Bosa che si affaccia sul mare. La spiaggia è grande, bella e in vicinanza di numerosi bar. Molto interessante la passeggiata sulla costa verso Cane Malu dove ammirare scogliere e piscine naturali.

Come arrivare a Bosa

Da Alghero si raggiunge Bosa in circa un’ora di macchina percorrendo la Strada Provinciale 105, costiera, e proseguendo sulla SP 49.

Da Olbia è possibile prendere la strada per Sassari svoltando per Ozieri e poi per Macomer. Il tempo di percorrenza è di 2 ore. Potete prendere anche la SS 131 svoltando verso Bolotana e poi Macomer.

Anche Cagliari dista circa 2 ore da Bosa e si raggiugne dalla SS 131 Carlo Felice.

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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