A inizio agosto ho avuto modo di visitare il piccolo borgo di Norbello, nel Guilcier, in provincia di Oristano. Mi sono sentito davvero accolto, scoprendo una parte della Sardegna che non conoscevo. È stata una di quelle occasioni in cui mi sono accorto nuovamente di quanto la mia terra sia grande e ricca, pronta ad essere esplorata da viaggiatori curiosi e interessati alla storia e al paesaggio.

Che bello poter unire l’aggettivo accogliente al sostantivo borgo anche in Sardegna. Perché se è vero che l’accoglienza è di casa in Sardegna non è proprio vero che tutti i sardi siano accoglienti. Ci sono zone della Sardegna dove ancora manca un po’ di attenzione al viaggiatore, un caloroso benvenuto a chi decide di visitare la nostra terra o passarci le vacanze.

Per fortuna anche in Sardegna si sta cambiando mentalità e si sta puntando su una migliore organizzazione dell’accoglienza turistica. Sono piccoli passi sparsi qua e là ma è già qualcosa. A Norbello, grazie ad una giovane amministrazione, si è deciso proprio di puntare sul turismo culturale per rilanciare questo piccolo borgo fatto di solo 1300 anime. Un paese molto piccolo, che ammetto di non aver mai sentito nominare prima di conoscere Daniela, storica dell’arte e blogger di DaMa del Guilcier. Con Daniela condividiamo la passione per i blog e il racconto della nostra terra; entrambi siamo molto affezionati ciascuno al proprio paese cercando di offrire il proprio contributo alla sua valorizzazione.

È stato bello invitarci a vicenda a visitare il proprio paese, durante quest’estate 2018 che possiamo definire decisiva per le attività di coinvolgimento di blogger in Sardegna.

Per questo motivo mi fa piacere parlare di questo territorio e darvi i giusti consigli su cosa vedere e visitare in questo piccolo paese del centro Sardegna sempre più accogliente. Non a caso Norbello fa parte da pochi anni dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia.

Uno scorcio di Domusnovas Canales, frazione di Norbello

 

Perché visitare Norbello? Perché è un borgo che ha tutto un suo fascino. Per me gallurese, abituato alle case in granito ritrovarmi in questo piccolo paesino dalle case basse in pietra basaltica scura e rossastra ha suscitato delle nuove sensazioni. Mi è sembrato di fare un viaggio in qualche paese straniero, e invece ero a solo un’ora e mezza da casa. La Sardegna è davvero ricca e diversa!

Norbello è uno di quei luoghi, come tanti nell’isola, in cui non mancano siti archeologici da scoprire, musei da visitare ed esperienze da provare. Anche questo piccolo paese narra di storie e culture antiche e anche qualche leggenda.

 

Dove si trova Norbello

Il piccolo borgo di Norbello si trova nella Sardegna centro-occidentatele. Siamo in provincia di Oristano a pochi km da Ghilarza e Abbasanta, all’uscita della strada SS 131.

Non lontano il Montiferru e il Margine e in lontananza la Barbagia. Il Guilcier, chiamato anche Partezieri, è un territorio molto poco conosciuto in Sardegna ma che ha tanto da raccontare della sua storia.

 

Il paesaggio e la Cascata di Rio Liune

Il paesaggio di  Norbello, che comprende anche la frazione di Domusnovas Canales, è fatto di campi campi adibiti a pascoli recintati da caratteristici muretti a secco e antichi sentieri. Qua e là si trovano nuraghi, tombe dei giganti e altri siti archeologici che testimoniano la presenza in antichità di un importante nucleo nuragico. I campi si alternano a distese di boschi di sughere e roverelle. Non mancano piccoli torrenti che rendono questo territorio ricco di acqua e fertile e ragione della presenza di numerosi siti nuragici.

Io ho avuto la possibilità di scoprire la cascata del Rio Liune, una piccola sorpresa nella natura più selvaggia. Sarà perché il paesaggio sardo trasmette un senso di siccità o sarà perché mi sto appassionando al canyoning sta di fatto che ormai tutto ciò che è un po’ cascata mi incuriosisce e mi emoziona. In Sardegna ce ne sono tante e poco conosciute. Sapevo che mi sarei dovuto portare il costume per buttarmi in queste acque!

cascata rio suei

La Cascata di Rio Liune

Siti archeologici: Tombe dei giganti, urne funerarie, nuraghi e Domus de Janas

La testimonianze delle prime presenze umane risalgono al neolitico. Tombe dei giganti, nuraghi e domus de janas testimoniano la presenza di antichi insediamenti.

Le Domuse de Janas si trovano in località Livrandinu, Mura Pilosu, Chirigheddu, Orroca ‘e Chirina. I Nuraghi sono diversi: Zuanne Irene, Perdi Così, Rujy, Suei, Iscocco, Terra, Orconale.

E’ proprio dirigendoci verso la cascata del Rio Liune che durante il nostro blog tour abbiamo avuto modo di visitare due tombe dei giganti non lontane dai rispettivi nuraghi ed incontrare qua e là, nascoste nell”erba alcune antiche urne funerarie. Nel territorio di Norbello se ne contano ben 17.

Come arrivare alle Tombe dei Giganti di Norbello? Per raggiungere questi siti archeologici dovete prendere la SP 23 che collega Norbello alla frazione di Domusnovas canales.

A circa 3 minuti da Norbello prendete a sinistra un sentiero che porta ad una fontana e che collega la strada ad una strada sterrata. Proseguendo per circa 150 metri troverete la Tomba dei Giganti Tanca Suei (coordinate 40.145241, 8.829570). La Tomba ha un affascinante affaccio sulle colline di Norbello e in lontananza si può ammirare il lago Omodeo. La stele centrale risulta coricata e mostra un’interessante lavorazione nel bordo mentre l’esedra semicircolare è in parte distrutta. Il corridoio centrale è però ben conservato.

tomba dei giganti suei

Tomba dei giganti Tanca Suei

Proseguendo sulla stessa strada sterrata dopo circa 200 metri si incontra la Tomba dei Giganti Perdu Cossu (coordinate 40.148714, 8.828850) purtroppo priva della stele centrale. Entrambe le tombe risultano aperte lungo il corpo longitudinale e sono caratterizzate da blocchi di basalto ben levigati.

Tutti i sentieri per raggiungere questi siti archeologici sono segnalati ma non più frequentati come un tempo, pertanto vi consiglio di armarvi di scarpe comode e adatte.

 

Una delle sculture in legno.

Le sculture di dieci artisti realizzate con il legno della Quercia secolare

Nella frazione di Domusnovas Canales sono stati invitati 10 artisti per valorizzare il legno di una quercia secolare, la “quercia della memoria” purtroppo morta di recente per una malattia. Questa quercia che si trovava a poca distanza dal paese rappresentava non solo un monumento naturale ma anche un luogo di ritrovo a cui i norbellesi erano molto legati. Grazie all’Associazione Castel di Sella e il team di VisitNorbello alcune sculture abbelliscono oggi questo piccolissimo borgo. Si tratta di sculture sia realistiche che di fantasia e sono dedicate alla storia della pianta e al paese; tutte, se vogliamo dedicate al desiderio di rinascita così come è la voglia di rinascere culturalmente in questo paese.

Un’idea nuova e intelligente che unisce il ricordo affettuoso di una quercia al desiderio di valorizzare un piccolo borgo con l’arte contemporanea. Gli artisti che hanno realizzato le opere sono: Roberto Floris, Giuseppe Bosic, Aldo Paderi, Pietro Longu, Efisio Cadoni e il Figlio Tommaso, Massimo Spiga, Antonello Atzori, Marie Claire Taronì e Massimo Ciminelli. Le foto che riporto qui di seguito mostrano alcune di queste opere.

 

Mostra permanente “Norbello e Domusnovas Canales”

I reperti ritrovati nei siti archeologici di Norbello fortunatamente non sono stati portati via dal paese. E’ una rarità per molti siti archeologici le cui testimonianze sono spesso esposte nei musei archeologici di Sassari, Nuoro o Cagliari. Qui a Norbello, invece, è possibile ammirare i frammenti ceramici e gli altri reperti rinvenuti presso una mostra permanente allestita in un locale nel centro del paese, vicino Piazza del Popolo, in Via Santa Maria. Tra tutti segnalo il modellino o altare di Torre nuragica. Ingresso 3€.

mostra archeologica

Mostra dei reperti archeologici

 

Mostra permanente di Modelli di Nuraghe

L’antica Casa Marceddu, nella via principale del paese, Via Vittorio Emanuele, ospita una collezione unica di modelli di nuraghe, ben 9 modelli in scala scelti tra gli oltre 20 costruiti da Ignazio Mele, appassionato di nuraghi.
Attualmente la mostra è aperta su prenotazione e durante per laboratori ed attività didattiche. Sono infatti esposte diverse tipologie di Nuraghe, da quelli monotorre a quelli più complessi in modo da spiegare lo sviluppo dell’architettura nuragica.

Dal sito archeologico di Barumini al complesso archeologico del Nuraghe Losa fino a Santu Antine, Paulilatino, Orroli e Orgono si ha una panoramica completa di tutti i nuraghi.

modello nuraghe

Il biglietto costa solo 3,50€ e vale la pena per scoprire la varietà di architetture nuragiche e avere un’idea della ricca cultura dei nostri antenati. Sono rimasto molto colpito dal fatto che i nuraghi rispettassero molto bene l’aspetto attuale dei nuraghi come se davvero le piccole pietre fossero delle vere copie in miniatura realizzate per ottenere dei nuraghi similari…altro che stampanti 3D: questi lavori di artigianato sono davvero frutto di un lavoro appassionato e paziente, un tesoro per gli appassionati di preistoria sarda.

Non rimarrete delusi neanche dalle guide. Sono rimasto contento di trovare persone appassionate alla civiltà nuragica e che continuano a studiare ed aggiornarsi riuscendo ad essere molto coinvolgenti.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Paleotur che gestisce la mostra e il Nuraghe Losa di Abbasanta che se siete in zona, vi consiglio di visitare (il nuraghe è aperto tutto l’anno!).

 

Chiesa parrocchiale dei Santi Giuditta e Quirico

Si tratta dei uno dei  monumenti più importanti del paese che si affaccia su una bella piazza. Si caratterizza per la facciata in blocchi di basalto fu andata distrutta nel 1781 da un incendio e ricostruita dopo dieci anni rispettando l’antico aspetto romanico. Non ho visitato l’interno ma la facciata a me è piaciuta un sacco, voi cosa ne pensate?

chiesa parrocchiale Norbello

Chiesa parrocchiale dei Santi Giuditta e Quirico

 

La Chiesa di Santa Maria delle Mercede e la leggenda dei Templari

Risalente al XII-XIII secolo è una piccola costruzione romanica in pietra vulcanica costruita su una necropoli altomedioevale risalente al VI secolo. E’ il monumento che maggiormente testimonia la storia medioevale del territorio di Norbello che all’epoca era costituito da almeno dieci villaggi.

La particolarità di questa chiesa sono senza dubbio le dieci croci dipinte nell’intonaco accompagnate da alcune piccole immagini e scritte rosse. Secondo alcuni tali croci rimanderebbero ai Templari, a cavalieri dell’ordine di Gerusalemme che consacrarono la chiesa con la tipica simbologia templare. In realtà non c’è conferma da parte degli studiosi su tale storicità. Le croci non sono proprio quelle templari e mancherebbero anche altre simbologie.

Nonostante questo molti norbellessi si sono affezionati nel tempo alla leggenda dei templari organizzando mostre e rievocazioni storiche tanto da far Conoscere Norbello come il paese dei Templari. Pensate che c’è pure un bar dedicato ai templari!

 

Mostra permanente sulla Storia dell’Arma dei Carabinieri e entro di Ricerca e Documentazione.

Nel piccolo paese di Norbello c’è anche una mostra sulla storia dei carabinieri con una particolare esposizione di uniformi ed equipaggiamenti. L’associazione Nazionale Carabinieri ha allestito questo spazio presso il Centro Servizi Social nel centro del paese, Piazza del Popolo. La mostra da un’idea dello sviluppo storico dell’Arma dalla sua nascita nel 1814 fino ad oggi facendo memoria del ruolo delle forze armate nella storia. Biglietto 3€. Ulteriori informazioni su www.associazionecarabinierinorbello.it

nuraghe in miniatura

La Mostra sull’Arma dei Carabinieri

 

Museo dell’Immagine e del Design Interattivo (MIDI)

A Norbello c’è un Museo del tutto innovativo, non il solito museo etnografico con esposizione di antichi strumenti ma un museo dove poter trovare fumetti, leggere un libro, visitare mostre temporanee. L’antica sede del vecchio caseificio di paese ospita questo ambiente un po’ inconsueto, uno spazio che i Norbellesi sentono proprio.

Il MIDI conserva la collezione Ennis di più di 4000 fumetti, donata dalla famiglia di un giovane morto prematuramente. Si tratta di una collezione in continuo aggiornamento anche grazie al contributo di diversi norbellesi. Scopo del museo è comunicare attraverso le immagini per questo motivo è presente una sala proiezioni per la visione di un dvd e sono organizzate mostre di diversi artisti sardi. Una mostra fotografica permanente è dedicata alle fotografie storiche di Ugo Pellis realizzate nel ‘900 a Norbello.

Alcuni fumenti in mostra la MIDI

Piccole esposizioni, proiezioni, laboratori, sala lettura, uno spazio dove tutti, da i più giovani agli adulti, possono consultare i fumetti, leggere un libro, vedere un film. Una piccola sfida per promuovere la cultura anche in un piccolo paese come Norbello.

Il museo è aperto dal lunedì al mercoledì dalle 10.00 alle 13.00, il venerdì dalle 16.00 alle 19.00. Il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Si entra con soli 3 €. Ulteriori informazioni sulla pagina Facebook del Museo MIDI.

 

I Murales

Anche a Norbello, come in diversi paesi della Sardegna, non mancano i murales. Le facciate di alcune abitazioni ospitano i graffiti di alcuni artisti rendendo più vivaci e colorate le vie del borgo alternando alle antiche abitazioni in basalto scuro.

Murales

Il Murales di L. Cerrato dedicato alla colonizzazione dell’America latina.

Questi murales si possono trovare, ad esempio, sulle pareti esterne della Biblioteca civica, e sono dedicate alle lotte delle popolazioni latine contro le invasioni coloniali. I temi di numerosi di questi murales sono infatti la sostenibilità ambientale e sociale.

 

Cosa mangiare a Norbello

A Norbello potete trovare tipica cucina sarda legata agli allevamenti ovini. Io ho avuto modo di assaggiare ottimi gnocchetti al sugo di pecora e pecora in umido preparata dal Ristorante Rurale S’Adde Lentorada durante la festa organizzata nel paese per la quercia della memoria. Mi ha colpito in maniera particolare trovare in questo piccolo paese della Sardegna una proposta di street food sardo che si differenzia da altre.

Sa Madrighe è infatti un piccolo food truck che propone delle crepes di semola sia dolci che salate, servite con ingredienti sardi con un cono da passeggio proprio per essere gustate all’aria aperta. Io non ho resistito al classico abbinamento banana e Nutella… e ho trovato le crepes gustose con un particolare gusto croccante (Info sulla pagina Facebook).

Da segnalare nel territorio anche un’interessante produzione di pane tradizionale realizzato con lievito madre e di idromele. Io ho ricevuto il bellissimo e soffice pane “sa simbula pintada” di Su Framentazu, un panificio artigianale con sede proprio a Domusnovas Canales. Tra i dolci vanno segnalati quelli a base di Saba (ottenuto con la cottura del mosto) dai quali si ottengono dolci come panischeddas e tziriccas.

 

Come arrivare a Norbello

Per raggiungere il borgo occorre prendere la SS 131 dcn. Da Olbia o Nuoro proseguite fino al bivio per Ghilarza seguendo le indicazioni per Norbello. Il paese si trova a pochi minuti dall’uscita della superstrada. Da Olbia la distanza in auto è di circa 1.30 minuti.

Da Cagliari la distanza è di circa 1 ora e 20 minuti. Prendere la SS 131 in direzione Macomer proseguendo fino all’uscita per Norbello e proseguire sulla SP 64. Si arriva a Norbello dopo 3 minuti.

 

 

Ulteriori informazioni sul sito del comune: www.comune.norbello.or.it e su VisitNorbello. Potete contattare anche Daniela Madau (damadelguilcier.com). Di seguito una galleria di foto.

 

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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