Capita spesso durante l’estate che il maestrale soffi forti su tutta la Sardegna. Il maestrale è una vera e propria esperienza da vivere in Sardegna perché per un attimo è come se l’estate andasse via di colpo e tutto cambia; dico sempre che non è Sardegna senza maestrale!
Il maestrale dura di solito 2-3 giorni o qualcuno in più, e aiuta a rinfrescarsi un po’ durante l’afa estiva. Spesso il maestrale soffia così forte, in particolare in Gallura, nel nord della Sardegna, che è davvero impossibile stare in spiaggia, Il mare si agita, la sabbia si solleva e non resta che trovare altre tipologie di attività per le proprie vacanze sull’isola.
Ecco i miei consigli su cose da fare e luoghi da visitare per una giornata alternativa in Gallura.
Visitare l’interno
Basta muoversi poco dalla costa. A circa 30-45 minuti dalla costa si possono trovare alcuni piccoli paesi gran parte dei quali conservano centri storici caratteristici fatti di vie articolate, piccole case in granito, palazzi in granito, belle chiese.
Aggius, Sant’Antonio di Gallura, Calangianus, Luras, Tempio Pausania sono paesi che meritano una visita, anche per più di un giorno. Se non vi va di stare sotto l’ombrellone per 15 giorni valutate l’ipotesi di fermarvi a dormire nell’entroterra del nord-est della Sardegna.
Scoprire i borghi della Gallura
Ogni borgo della Gallura è diverso dall’altro ma tutti hanno la caratteristica di centri storici dove la case di una volta sono realizzate con blocchetti in granito. E’ qui che è possibile respirare quel senso di pace e familiarità che solo un paese può offrire. Camminate per le strette vie di questi paesi scovando qua e là scorci e angoli instagrammabili.
Spesso questi borghi si trovano sulle sommità di alcuni colli, incastonati nella verde vegetazione della sugherete e dei graniti multiformi della Gallura.
In particolare vi segnalo Aggius che è uno dei borghi più belli della Gallura oltre che uno dei più curati. Nel centro storico potrete ammirare alcune dipinti, opere d’street art e fotografie in quanto da poco è stato aperto il Museo di arte contemporanea AAAperto proprio per le vie del centro storico.

Aggius
Visitare i Musei
Ad Aggius si trovano ben 3 musei. Oltre al sopracitato Museo di Arte Contemporanea, il Museo MEOC raccoglie testimonianze della vita agro-pastorale e artigianale di un tempo con una sezione approfondita sull’arte della tessitura. Ancora oggi ad Aggiustare si realizzano tappeti di lana con telai a mano e proprio nel Museo una sala è dedicata a mostrare ai visitatori quest’antica attività artigianale.
Il Museo del Banditismo racconta la storia del banditismo sardo, una storia poco conosciuta di tutti quei sardi fuorilegge che fecero fatica ad adattarsi alle leggi del nascente regno sardo-piemontese e poi dell’Italia. Il Museo custodisce documenti, fotografie e oggetti dei banditi.

Tappi di sughero © Un sardo in giro
A Calangianus si trova invece il Museo del Sughero: nelle sale dell’antico convento settecentesco sono conservati oggetti e antichi strumenti di lavorazione del sughero, attività ancora oggi tra le prevalenti del paese, definita la capitale del sughero. La vista guidata vi racconterà come nasce un tappo di sughero dall’estrazione del sughero dalla quercia fino alla raffinazione e l’imbottigliamento. Il Museo permette di conoscere questo materiale offerto dalla natura e i diversi usi oltre all’imbottigliamento.
A Luras il Museo Galluras si trova nel centro storico e ricostruisce gli ambienti dell’abitazione di una volta raccontando tradizioni e lavori che venivano svolti fino a pochi anni fa. Il Museo è diventato celebre per ospitare al suo interno il martello de sa femmina Agabbadora, personaggio misterioso che poneva fine alle sofferenze dei malati terminali.
A Tempio Pausania, nel Palazzo degli Scolopi, si trova invece il Museo Bernardo Demuro, dedicato al grande tenore che visse a cavallo tra ‘800 e 900 e che divenne famoso soprattutto per l’interpretazione delle opere del Mascagni. Nel Museo si trovano costumi di scen,a locandine e oggetti personali dell’artista.
Un’escursione sui Monti del Limbara
Si tratta della catena montuosa che caratterizza il paesaggio dell’Alta Gallura. Dopo il Gennargentu, il Limbara possiede le seconde cime più alte della Sardegna. Sul Limbara potrete scoprire una natura incontaminata, percorrere sentieri, respirare i profumi della vegetazione sarda di montagna.
In particolare il Limbara è ricco di rocce granitiche dalle forme più svariate, ideali per gli appassionati di climbing. Ultimamente in alcuni torrenti si sta diffondendo anche il canyoning,
Dal Limbara potrete ammirare un affascinante panorama su tutta la Gallura, nord e sud, fino al mare. Nelle giornate più nitide è possibile vedere pure il mare! Il punto più facilmente raggiungibile con l’auto è la località Vallicciola, raggiungibile a circa 15 minuti dalla Zona Industriale di Tempio Pausania. il 14 e 15 agosto vi si svolge ogni anno la Festa della Montagna. Continuando a salire da Valliccola verso cima Balistreri troverete la chiesetta della Madonna della Neve e una bella terrazza panoramica sui paesi di Tempio Pausania, Luras e Calangianus proprio lì dove si trova la statua della Madonna.
Partecipare ad un evento
Sagre, festival musicali, concerti: la Gallura è ricca di numerosi eventi, tutte occasioni per visitare i centri storici, gustare i piatti tipici e conoscere le tradizioni e la cultura del nord-est della Sardegna.
Tutti i paesi ormai hanno un ricco calendario di eventi che comunicano attraverso i propri siti turistici o pagine Facebook. Sul mio blog potete trovare alcune indicazioni sugli eventi in Gallura.
Ad agosto, segnalo in particolare il Festival Musicale Time in Jazz organizzato da Paolo Fresu nel paese di Berchidda e in altri comuni della Gallura. Artisti internazionali e giovani talenti si esibiscono in contesti unici come chiese campestri e siti archeologici, creando una simbiosi unica tra paesaggio e musica.
Una gita sul Lago del Liscia in Battello
Sebbene si tratti di un Lago artificiale il Liscia è un lago che a mio parere ha tutto un suo fascino. Si trova tra i colli dei paesi di Calangianus, Luras e Sant’Antonio di Gallura. Tempo fa avevo raccontato la mia esperienza in battello che mi aveva colpito molto proprio perché permette di gustare la Gallura da un ‘altro punto di vista, quello del lago, appunto.
Proprio vicino al punto da cui parte il Battello, inoltre, si trovano gli antichi Olivastri Millenari.
Visitare un sito archeologico
Come in tutta la Sardegna anche la Gallura ha i suoi siti archeologici. La gran parte sono nuraghi e tombe dei giganti risalenti all’età nuragica ma vi sono anche siti di epoca romana e medioevale.
In particolare segnalo:
A Tempio Pausania la visita al Nuraghe Majori, nascosto tra le sugherete, poco fuori dal paese all’inizio della strada per Aglientu e Palau, offre una vista sul territorio circostante. Particolarità: al suo interno si trovano dei piccoli pipistrelli, innocui. Sono disponibili visite guidate.
A Calangianus la Tomba dei Giganti di Pascaredda, testimonianza di sepoltura funebre comune con architettura tipica di altre tombe giganti di tutta la Sardegna. Si trova alle pendici del Limbara a poche centinaia di metri dalla strada dal paese verso Tempio Pausania.
I Dolmen di Luras meritano una visita: nella loro semplicità raccontano le prime testimonianze architettoniche dei nostri antenati che riuscivano a costruire opere megalitiche che ancora oggi restano in piedi!