Le spiagge sarde in primavera sono davvero uno spettacolo! Il clima mite, il cielo sgombro di nuvole e il sole un po’ più caldo permettono di godere di bellissime giornate soleggiate durante le quali andare in spiaggia è un’esperienza davvero emozionante. Sebbene quest’anno la primavera sia piuttosto piovosa, qua e là durante la settimana ci sono giornate in cui è possibile godersi dei bei momenti rilassanti.
Spesso deserte o con poca gente, le spiagge della Sardegna in primavera hanno parcheggio libero e gratuito. Niente ombrelloni e lettini, solo un po’ di alghe che le mareggiate invernali hanno trascinato sulle rive. I bar vengono riaperti proprio tra la fine di aprile e l’inizio di maggio in vista della nuova stagione e dell’arrivo dei primi turisti. In primavera potete ammirare il lato più naturale della spiagge, lontano dagli affollamenti estivi.
La cosa a mio parere più bella è che la natura circostante è tutta in fiore. Dalla ginestra gialla che caratterizza buona parte del vicino entroterra, al cisto, l’asfodelo, le margherite di differenti dimensioni e le piccole orchidee selvatiche che crescono anche sugli scogli. La natura sarda può vantare una ricca biodiversità, poco conosciuta ma che rende più piacevole una camminata sul bagnasciuga in questa stagione.
È una delle cose che mi ha affascinato di più nel mio ritorno in Sardegna. Anch’io ero abituato ad andare al mare solo in estate ma in primavera la costa è bellissima perché la natura si risveglia ed è ricca di colori. Ammirare il paesaggio delle spiagge in fiore è davvero uno spettacolo e un’esperienza che consiglierei a chiunque.
È possibile farsi il bagno nelle spiagge della Sardegna in primavera? Beh non proprio, l’acqua è piuttosto fredda e difficilmente ci si tuffa. Ci sono però alcune persone che vogliono godersi il mare in completa solitudine e la limpidezza dell’acqua in questa stagione. C’è da dire che in questi mesi l’acqua è davvero pulita e invita ad un assaggio. Anche a metà marzo mi è capitato di vedere qualche coraggioso nuotare in tranquillità! Io sono più freddoloso e aspetto metà giugno per bagnarmi completamente. Solitamente mi bagno solo fino alle gambe, giusto il tanto di sensibilizzare un po’ i piedi e ritrovare quel contatto diretto con il mare del quale sento il bisogno ogni tanto.
Per me andare al mare non è solo tuffarsi e nuotare. E’ un insieme di sensazioni, un’esperienza multisensoriale dove vengono coinvolti tutti i sensi. Per questo motivo andare in spiaggia in stagioni diverse dall’estate mi permette di viverlo più intensamente e in maniera più slow. Di unire l’emozione degli occhi a quella del profumo e di un contatto diretto e quasi a tu per tu con il mare. Da Olbia bastano pochi minuti in macchina, un panino e si può vivere una pausa pranzo rilassante che desidererebbe chiunque viae in città.
Gli occhi si riempiono dei colori dei fiori e del mare, all’orecchio giungono solo i rumori delle onde che si infrangono sul bagnasciuga e quelli del vento che muove i rami delle piante. Le chiacchiere, le risate e i rumori del periodo estivo in questo momento sono lontani. All’olfatto sono donati gli intensi profumi della macchia mediterranea, il pino marittimo, il mirto, la ginestra. E camminando a piedi nudi sulla spiaggia anche il tatto può vivere un contatto diretto con la natura in questa stagione.
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