Olbia mi regala spesso delle belle sorprese. Come questo piccolo ristorantino, la Trattoria Moderna “Il Matacchione” scoperta navigando qua e là sui social. Si tratta di un locale che si affaccia su Viale Aldo Moro, una delle strade principali della città, trafficata e ricca di negozi e locali. Anche se si definisce Trattoria è un locale che sa offrire una deliziosa cucina gourmet per i palati più raffinati.
Non lo avevo mai notato, forse perché nascosto da una veranda e dai parcheggi antistanti. Sono rimasto colpito fin da subito per l’originalità dell’arredo: un pavimento a scacchiera, dei mobili verdi recuperati da una vecchia cucina, una grande lavagna, tavoli in legno con sedie di design, appendiabiti con posate alle pareti. Uno di quei locali originali, arredati con gusto e curati nei minimi dettagli e che forse non ti aspetti ad Olbia, e invece…
Al nostro ingresso la giovane Rossella ci ha dato il benvenuto nel locale, spiegandoci il menù e la carta dei vini. È lei che insieme al compagno e chef Giuseppe Barraccu ha aperto alcuni anni fa questa trattoria ad Olbia. Una di quelle storie di giovani imprenditori sardi di cui si parla poco ma che mi preme far conoscere.
Cercando info online ho letto che Giuseppe Barracu e Rossella Meloni hanno aperto solo alcuni anni fa questo locale per proporre la propria idea di cucina, per “creare abbinamenti, fragranze e sapori capaci di svegliare i sensi e di evocare ricordi di una vita” così come descritto nella prima pagina del menù.
Anche il menù era originale, non il solito libricino in formato A4 e scritto alla francese ma un formato più quadrato con più font originali.
Il menù esprime chiaramente un idea originale di cucina, piatti nuovi, accostamenti insoliti con occhio ai prodotti locali e alle ispirazioni del territorio.Mi sono sentito subito a mio agio, come accolto in un’atmosfera casalinga che mi sono voluto godere fin dall’inizio. Complice senza dubbio l’arredamento di cui mi sono innamorato come vi ho detto prima. Ho alternato le chiacchiere con il mio amico con quelle della cameriera che per tutta la serata ci ha fatto compagnia. È bello trovare in un ristorante dei camerieri attenti e che desiderano scambiare con te qualche parola, magari anche conoscerti un po’.La cena è iniziata con un piccolo assaggio di benvenuto della casa con polpettine di pesce (pescato del giorno) abbinate a marmellata di mela cotogna, un accostamento insolito ma – vi dirò- molto gustoso. Al loro fianco il pacchero fritto ripieno di crema di formaggio. Ero già contento e incuriosito di continuare la cena.
Abbiamo cominciato la cena con “stuzzichiamo il pesce“, un antipasto misto di pesce ricco di tanti sapori. Il salmone con ketchup della casa, una tartare di tonno con sesamo e spuma di bufala, nuovamente la polpetta di pace con marmellata di mela cotogna e una crema di patate con polpo grigliata e salsa barbecue, anch’essa dello chef. Il piatto era arricchito da una polvere di cozza. Che dire? Questi stuzzichini erano delicati ma ricchi di sapore allo stesso tempo!
La cena è proseguita con i primi: io ho scelto degli gnocchi di ricotta vaccina al basilico con vellutata di porro, calamaro locale, pomodoro confit e arancia in raspa. Pur non amando molto gli gnocchi perché di solito risultano un po’ pesanti, ho gradito molto il piatto, leggero, dal sapore gradevolmente agrumato.
Il mio amico ha invece optato per il riso carnaroli “al salto” al Gran Campidano, melassa di limone, tartare di gambero locale, polvere di porcini e gel di clementini. Anche questo piatto era ricco di contrasti e ci ha sorpreso molto.
La cena si è conclusa con il dolce. Entrambi eravamo incuriositi dal tortino al cioccolato con cuore liquido di caramello salato al burro di arachidi, gelato alla pardula e caviale di lamponi. Non potevano concludere meglio la nostra cena con questo dolce originale e raffinato, anch’esso ricco di contrasti.
Abbiamo accompagnato la cena con il “Lupus in fabula” un vermentino di Gallura delle vicine Tenute Olbios, una giovane ma interessante realtà del territorio. Il vino ha una gradazione di 13,5 e un carattere molto deciso.
Il pane: anche questo un piatto a sé da gustare con calma. È stata una bella sorprese vedersi servire pane di tutti i tipi e sapori: pane ai cereali, con spezie, semi di girasole, cipolle…
La Trattoria Moderna mi ha stupito ancora di più di altri locali che ho visitato in questo anno di permanenza ad Olbia.
E’ stata un’esperienza fatta di accoglienza, cura dei piatti (bellissimi impiattamenti!), attenzione ai prodotti del territorio e innovazione. E poi la cura dei dettagli, come il caffè servito con un piccolo pasticcino leggermente salato o un mini bianchino con polvere di liquirizia…
Ne sono uscito molto soddisfatto, seppure spendendo qualcosa più della media ma lieto di aver passato una serata in locale accogliente, gustandomi con calma e senza fretta tutti i piatti.
E’ stato bello anche vedere giovani al lavoro, impegnati in qualcosa di diverso e di nuovo, creativi all’opera con esperienza e passione! Complimenti a Giuseppe e Rossella per la loro idea e per il loro impegno!
Quando ho scritto il posto la Trattoria Moderna il Mattacchione si trovava al numero 351 di Viale Aldo Moro ora la trovate in Via Copenaghen, 82 a Olbia.
a Olbia. La Trattoria possiede anche una terrazza esterna ideale per le cene dell’estate. E’ aperta anche a pranzo.