Finalmente sono stato a Cinema Tavolara! Era da tanto che volevo assistere ad una delle proiezioni di film organizzate durante questa particolare rassegna cinematografica che si svolge ogni anno verso metà luglio.
Cinema Tavolara è un Festival del Cinema che da più di 30 anni si svolge sull’isola di Tavolara, quell’isola altissima che si trova a pochi minuti da Olbia e che caratterizza l’orizzonte del nord-est dell’isola, spesso considerata il simbolo di O
lbia e sempre più amata anche dagli stessi sardi.
Tavolara è un’isola un po’ particolare in cui mare e montagna convivono insieme. Oltre ad avere delle bellissime spiagge e calette con acqua smeralda e sabbia rossastra è possibile fare delle escursioni fino alla cima dell’isola regalandosi una vista mozzafiato sul Golfo Di Olbia. Una delle cose che prossimamente farò anch’io!
Dopo essere stato a Cinema Tavolara, ho pensato a cosa gli avrebbero potuto dire al fondatore del Festival (chiamato anche “Una notte in Italia”, riprendendo una canzone di Ivano Fossati) quando ha pensato di organizzare una rassegna cinematografica proprio qui, su quest’isola. Un’idea apparentemente irraggiungibile ed un po’ utopica ma che grazie all’impegno di molti, è riuscita invece a concretizzarsi.
Oggi il festival è un appuntamento consolidato dell’estate sarda e ogni anno riesce a portare a Tavolara attori e registi nazionali ed internazionali e un pubblico sempre più ampio. Chi lo avrebbe mai detto!
E’ bello sapere che in Sardegna si organizzino eventi di alto livello culturale unendo valorizzazione del territorio, spettacolo e promozione del cinema.
Devo dire che ho passato una bella serata. Ho preso il traghetto da Porto San Paolo verso le 18.30 per paura di trovare troppa gente ma quella sera (era l’ultima proiezione, la domenica) sembrava non essercene tanta. Qualche minuto di attesa affinché la barca si riempisse e poi via verso Tavolara!
Mi sono goduto il tramonto sull’isola ammirando il panorama su tutto il Golfo da Capo Figari a Porto San Paolo, mentre mangiavo ciò che mi ero portato da casa. Dovete sapere però che sull’isola ci sono anche due ristoranti.
La serata è iniziata puntuale alle 21.30 con il saluto dei protagonisti del Festival e la simpaticissima Geppi Cucciari, ormai affezionata presentatrice del Festival e da Francesco Savino. Geppi ci ha davvero fatto morire dal ridere facendo sentire tutti a proprio agio!
E’ lei che ha introdotto anche agli incontri con attori e registi organizzati durante la settimana del Festival .
E’ stata una serata ricca di emozioni: da una parte sapere di essere di notte in una delle isole più belle del Mediterraneo, a stretto contatto con la natura, vicino al mare, nel fresco di un bel vento estivo, dall’altro essere a due passi da protagonisti indiscussi del cinema internazionale.
Prima del film della serata è stato proiettato in anteprima il trailer del film “Uno sguardo alla terra” di Peter Marcias, documentario dedicato alla Sardegna e ispirato al film del 1965 “L’ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra, importante documentarista sardo. Questo film non fu amato dalla Regione Sardegna, committente, che voleva in realtà un film che mostrasse il Piano di Rinascita della Sardegna, e fu addirittura spezzettato in più parti. Alcuni anni fa è stato restaurato e oggi rivive nel film di Marcias al quale partecipano importanti registi documentaristi di diversi paesi del mondo.
Il film che ho visto è stato “Due sotto il burqa” (Cherchez la femme). Una simpatica commedia francese che come molte commedie d’oltralpe mi ha strappato qualche risata, forse perché i film francesi mi ricordano il mio periodo parigino.
Nonostante i sorrisi, la commedia racconta la storia d’amore tra due giovani francesi, dove lei ha origini mediorientali, e fa riflettere sugli usi indotti da certi estremismi religiosi che si contrappone alla libertà occidentale di vivere secondo ciò che si ritiene più giusto per sé.
Il film uscirà tradotto tra qualche mese in Italia.
Sono Tornato a casa alle ore 1.30 ma contento di essere finalmente stato al Festival del Cinema di Tavolara, di aver passato in modo diverso una notte in Sardegna, “una notte in Italia”.
Penso diventerà uno degli appuntamenti imperdibili delle mie estati.