E’ stata la mia prima Sagra del Bovino Gallurese. Facendo ferie ad agosto non ero mai riuscito a visitare questa festa organizzata nel mio paese (sì proprio così!) che ha come appuntamento fisso l’ultimo sabato di luglio! La Sagra del bovino è ormai uno degli appuntamenti più importanti di Calangianus. Superate le 15 edizioni, è ormai uno degli eventi più gettonati durante l’estate gallurese .
Durante l’estate ci sono tanti eventi in Sardegna: sagre di ogni tipo, concerti e tante manifestazioni si susseguono ogni fine settimana da giugno ad agosto in ogni paese, ed è difficile, a mio parere, promuovere un evento e mantenere un ampio pubblico in un questo ricco calendario estivo. La Sagra del Bovino, però raggiunge sempre un ottimo successo, ed è riuscita a trovare un pubblico affezionato a tal punto che ogni anno ci sono turisti che non mancano a questa grande cena a base di carne bovina.
La Sagra del Bovino nasce su iniziativa di un gruppo di amici, gli “Amichi di la Graiglia“, (Amici della griglia), appassionati della carne alla griglia, che hanno pensato di organizzare questo evento per far conoscere la carne bovina della Gallura ma anche per far scoprire Calangianus, la sua cultura e le sue tradizioni.
Che cosa si intende con Bovino Gallurese? Bisogna dire che in Gallura c’è un’importante tradizione di allevamento bovino che in tempi recenti si è arricchita di razze francesi come la Limousine e la Charolais. Grazie all’impegno di alcuni allevatori sardi la Gallura ha guardato fuori e imparato come allevare queste razze.
Oggi in Gallura c’è un importante allevamento di bovini da carne. Ci sono ancora persone che credono in questo lavoro e per fortuna anche qualche giovane si impegna nel portare avanti questo mestiere, forse poco considerato ma molto importante anche dal punto di vista di economia del territorio.
La Sagra del Bovino è proprio una festa per chi fa questo lavoro oltre che un momento per gustare la carne a km zero. Molto bello vedere la mattina le lunghe tavolate allestite e i bovini spiegati per intero e messi a cuocere per ore sopra la brace.
Anche la popolazione è molto affezionata all’evento: decine di volontari si impegnano ogni estate per dare il proprio contributo all’allestimento e alla gestione della serata. Devo dire che si vede che la Sagra è ben organizzata. Pur essendoci migliaia di persone la fila dura davvero poco!
Il vassoio, al costo di soli 12 € comprende due hamburger, una fettina e un pezzo del bovino arrostito alla brace un pomodoro, un pezzo di formaggio, pane accompagnato da vino locale a volontà! E’ stata davvero una grande abbuffata!
La Sardegna non è solo mare, c’è tanto da scoprire nell’interno dell’isola e la Sagra del Bovino di Calangianus è uno di quegli appuntamenti che riescono a richiamare il turista dalle spiagge e permettono di far conoscer la cultura e le tradizioni della Sardegna.
Durante la Sagra del Bovino, infatti, si svolge una sfilata di gruppi folk e maschere tradizionali provenienti da alcuni paesi della Sardegna. Presente anche la Mascara Gaddhuresa, un giovane gruppo che da alcuni anni ha recuperato le maschere tradizionali della Gallura e le fa conoscere in giro per l’isola. Quest’anno hanno partecipato gli Urthos e Buttudos di Fonni, i Boss e Merdules di Ottana, S’Urtzu e sa Mamulada di Seui, che hanno sfilato per le vie del paese rappresentando i vecchi riti. Se volete scoprire di più se queste antiche maschere vi consiglio di fare un salto in Barbagia, dove durante il periodo di Carnevale grazie alla presenza di queste maschere rivivono antichi riti propiziatori, il Carnevale fa rivivere antiche credenze e tradizioni e si possono vivere atmosfere particolari, tra il sacro e il profano.
Durante la Sagra del Bovino per le vie del paese sono esposte bancarelle con artigiani locali e prodotti tipici. Aperto il Museo del Sughero – dedicato alla tradizione della lavorazione del sughero in questa zona della Sardegna – la Chiesa Parrocchiale di Santa Giusta e il Museo d’Arte Sacra.
Molto affascinante il concerto del Coro femminile Urisé di Orosei che ha animato la serata con canti corali tipici della tradizione sarda rivisti in chiave femminile.
Anche questa volta vorrei ringraziare chi si impegna con tanta passione nell’organizzare ogni anno una festa così grande, chi dedica tempo e fatica per far conoscere il bovino gallurese, Calangianus, le tradizioni della mia terra.