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Durante le ultime ferie estive sono stato nell’isola di Tavolara. È stata una giornata bellissima alla scoperta di questa isola così affascinante che non può lasciare a bocca aperta.

Ci sono luoghi che noi sardi amiamo particolarmente, non solo perché molti ci ravvivano ricordi che possiamo legare al nostro passato e alla nostra infanzia ma perché ci fanno rendere conto della fortuna che abbiamo avuto di nascere in un un’isola meravigliosa. Questi luoghi, che spesso chiamiamo “piccoli paradisi” ci fanno amare ancor di più il nostro territorio quando li visitiamo.

Per me che ho avuto anche la possibilità di vivere fuori la Sardegna provare quest’esperienza è, forse, ancora più profonda.
La Sardegna, lo ripeto sempre sul blog, ha una diversità paesaggistica unica con alcuni caratteristiche selvagge: il paesaggio varia  lungo tutta la costa fin nell’interno: colline e montagne regalano panorami incredibili dove verde mediterraneo, rocce antiche dalle forme più particolari, acque smeralde e cielo azzurro creano dei veri e propri dipinti naturali fatti con una ricca tavolozza di colori.

Uno di questi capolavori della natura è l’isola di Tavolara.  Si trova nella costa nord-orientale della Sardegna caratterizzando a causa della sua altezza (sembra una montagna in mezzo al mare) l’orizzonte panoramico di tutta la costa da Golfo a Aranci a San Teodoro; per la sua forma allungata assume profili differenti a seconda di dove viene osservata.

Non avevo mai visitato Tavolara. Nonostante non sia molto distante da casa mia, non avevo ma avuto l’occasione di visitarla da vicino. Noi sardi siamo un po’ così, pigri nel visitare i nostri stessi luoghi. Ma anche noi stiamo cambiando…
Tavolara è visitabile. Molti non lo sanno, ma sebbene sembri una montagna isolata in mezzo al mare a Tavolara ci possono arrivare tutti, non solo chi ha una barca. A Tavolara ci sono delle spiagge, oltre che dei ristoranti e ed è possibile fare un escursione fino alla cima.

Come arrivare a Tavolara
Per arrivare è possibile prendere una delle imbarcazioni che partono ogni giorno da Porto San Paolo, località a sud di Olbia, oppure altri servizi a noleggio in partenza da altri punti della costa nord-est della Sardegna che offrono servizi di noleggio diversificati. È possibile partire la mattina ogni mezzora e rientrare il pomeriggio (vi consiglio di segnarvi gli orari). I biglietti sono da acquistare presso il chiosco non molto distante dal porticciolo; il costo del biglietto è di 20,00 € comprensivi di andata e ritorno per adulti, 10€ per i bambini 4-10 anni e gratis per 0-3 anni.

Con un costo maggiore è possibile fare escursioni in barca nell’area marina alla scoperta dell’isola di Tavolara e dell’isola di Molara (35€ per adulto, 15 per bambini 4-10 anni e gratis 0-3.). I prezzi sono aggiornati a luglio 2023.

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Porto San Paolo, il piccolo molo da cui parte l’imbarcazione per Tavolara.

Il tragitto dura circa 10 minuti e permette di ammirare il paesaggio del Golfo di Porto San Paolo, dell’area di Porto Istana fino ad intravvedere Golfo Aranci.

Arrivati a Tavolara si giunge ad un piccolo molo sulla spiaggia dove si affacciano due ristoranti. Dal grosso ammasso roccioso che caratterizza Tavolara, infatti, si distende una stretta penisoletta con spiagge.
Appena arrivati rimarrete colpiti dai colori dell’acqua: un mare verde smeraldo bagna una spiaggia alternata di ciottoli e sabbia dorata tendente al rosa. Potrete sistemarvi su questa prima spiaggia o proseguire alla scoperta di altri angoli un po’ più tranquilli. Non c’è un grosso affollamento – io ci sono stato a fine agosto – e potrete godere a pieno della bellezza dell’isola.

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Nella “penisoletta” di Tavolara si trovano diverse calette e spiagge ed angoli di relax sugli scogli ed è bello fare una passeggiata alla scoperta di questi gioielli.

La passeggiata alla scoperta della natura è possibile grazie ad un percorso circolare proposto dall’Area Marina Protetta di Tavolara. Identificata nel 1989 l’area marina è protetta con  diverse leggi la cui più recente è del 2001.  Essa comprende  la costa da Capo Ceraso fino a Cala Finocchio, e comprende le isole di Tavolara, Molara e Molarotto per un totale di circa 15.000 ettari di mare. Il consorzio di comuni che gestisce l’area protetta svolge attività di monitoraggio e tutela ambientale, divulgazione e prevenzione, e di valorizzazione turistica sostenibile.

L’area marina di Tavolara è protetta per il valore naturalistico degli ambienti marini ed insulari e per la conservazione delle praterie di Posidonia oceanica, delle spugne policrome e dell’ittiofauna (fonte: Area Marina Protetta di Tavolara).

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Lungo questa penisoletta, così come l’ho definita, potrete quindi trovare questo percorso (circa 20 – 30 minuti) che permette di ammirare la bellezza di Tavolara, della sua vegetazione, anche con pannelli didascalici sulla fauna, la flora e la storia dell’isola, molto adatti anche ai più piccoli per conoscere il territorio. Fa piacere trovare questo tipo di attenzione in questi luoghi per chi come me è abituato in Sardegna a molte spiagge e bellezze naturali  spesso un po’ abbandonate a se stesse, carenti di un minimo di pannello che aiuti il turista conoscere di più la storia o di un sentiero pulito ed ordinato con indicazioni che lo portino a destinazione.

A Tavolara si trova anche qualche casa per le vacanze, per fortuna non disturbano il paesaggio. Qualcuna purtroppo è chiusa e abbandonata.

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Lungo il sentiero si ammira un panorama su tutta l’area marina: dalle pinete di Budoni, le spiagge di Porto San Paolo fino a Porto Istana, Olbia e Golfo Aranci con Capo Figari il cui profilo si distingue con facilità.
Un consiglio: fatevi rapire dai profumi delle piante che rendono multisensoriale l’esperienza di visita dell’isola.
 
 
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Il Re di Tavolara

Vi imbatterete anche in un piccolo cimitero perché da due secoli Tavolara è abitata, ma non solo: dovete sapere che qui c’era e c’è ancora un re! La storia ci dice che all’inizio del XIX secolo, durante l’invasione napoleonica Giuseppe Bertoleoni, un giovane ligure trasferitosi in Corsica, decise  di approdare nell’isola di Tavolara. All’epoca, infatti, le intenzioni di Vittorio Emanuele I furono di colonizzare certe zone deserte dell’isola.

Nel 1836 anno pare che il re Carlo Alberto a Tavolara giunse sull’isola e con una frase scherzosa nominò Paolo, il figlio di Giuseppe, Re di Tavolara. La pergamena di investitura andò però perduta e per questo la famiglia Bertoleoni non figura negli “Elenchi Nobiliari ufficiali” del regno d’Italia. Sappiamo di questo riconoscimento solo per i racconti verbali e le testimonianze dei discendenti ed oggi questa storia è nota come “la leggenda del Re di Tavolara“.  Pare che pure la regina d’Inghilterra Vittoria venne informata dell’esistenza del più piccolo regno al mondo tanto da inviare un’imbarcazione per documentare il fatto.

 Ulteriori dettagli La famiglia di Carlo I Bertoleoni in una fotografia della fine dell'Ottocento (Wikicommons)

Ulteriori dettagli La famiglia di Carlo I Bertoleoni in una fotografia della fine dell’Ottocento (Wikicommons)

Entusiasta della nomina, Paolo I o Polo (alla francese) fece dipingere sulla facciata della sua casa l’albero genealogico e una grande corona regale ancora oggi visibili.

Diverse persone si trasferirono successivamente sull’isola  per dedicarsi alla pesca e all’allevamento raggiungendo così ben 61 abitanti. Oggi il Re di Tavolara è Antonio, detto Tonino, nato a Tavolara nel 1933, da cui il nome di uno dei due ristoranti dell’isola. Le tombe dei re di Tavolara e dei discendenti si trovano in questo piccolo cimitero al centro della penisola.

 

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Proseguendo il percorso a piedi potrete scoprire la bellezza di Tavolara: guardate che piccoli angoli indimenticabili in questa striscia di terra! Visitando Tavolara capirete cosa vuol dire diversità paesaggistica in Sardegna, come dicevo all’inizio del post.
Guardate questa foto: dall’isola di Tavolara si vedono pure i monti della Sardegna!
 
 
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Che belle queste spiagge così selvagge, decorate da qualche arbusto profumato.
 
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Muovendosi verso la parte più alta dell’isola, vicino ai ristoranti, si trova l’area in cui si svolge il Festival del Cinema di Tavolara, un insieme di eventi contemporanei, tra cui diverse proiezioni di film che ogni anno, tra giugno e luglio, richiama sull’isola un ampio pubblico e numerosi attori di rilievo. Il festival nasce per valorizzare il cinema italiano e la bellezza paesaggistica della stessa isola di Tavolara.
 
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Continuando si trovano altre due piccole spiagge molto tranquille: anche qui la sabbia tende al colore rosa e l’acqua ha sfumature celesti -smeraldo.
 
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Un’altra spiaggia che vale la pena di visitare è Cala Tramontana: una arenile bianco alle pendici della montagna, raggiungibile da un piccolo sentiero raggiungibile dietro i ristoranti. Mi hanno colpito per le sfumature verdi dell’acqua e per il fatto di esserci poca gente mi ha fatto gustare la sua naturalezza come se fosse fine primavera o inizio autunno. Essendo dal lato opposto rispetto al porticciolo dove attraccano le barche probabilmente è più nascosta e perciò meno affollata.

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Oltre all’Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo esiste anche il Consorzio Turistico Arcipelago di Tavolara che recentemente ha lanciato l’Open Village, per unire un’insieme di servizi sotto un unico brand e così proporre ai turisti un’offerta integrata di servizi.

I servizi alberghieri e di ristorazione aderiscono all’iniziativa ma anche bar, supermercati, tabaccai, parrucchieri, attività commerciali, parafarmacie, servizi di noleggio e trasporti, centri sub, stabilimenti balneari, agenzie immobiliari e di locazioni, imprese edili ed altre ancora, creando così un “villaggio turistico aperto” con oltre settanta operatori.

Centro di questo organismo è il territorio di Loiri Porto San Paolo ma Consorzio complessivamente si estende a nord fino Capo Ceraso in comune di Olbia e a sud fino a Capo Coda Cavallo in comune di San Teodoro.

Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito www.arcipelagoditavolara.it dove sarà pubblicato il programma di promozione per la stagione turistica 2017.

Il territorio ha raggiunto importanti risultati negli ultimi anni. Quest’anno nelle strutture ricettive le presenze sono incrementate di oltre il 15% e gli stranieri, si avviano a superare la soglia del 60%. Ad agosto è stato registrato il tutto esaurito per la maggioranza delle strutture consorziate.

Come accennavo in precedenza, oltre a passare una giornata al mare a Tavolara è possibile fare un’escursione fino alla cima. Con l’accompagnamento di guide specializzate è possibile incamminarsi tra le rocce e arrivare ad ammirare uno dei più belli tra i panorami della Sardegna. È una delle cose in lista tra quelle che mi non mancherò di fare ora che sono tornato in Sardegna!

 

About the author

Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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