Sono passate diverse settimane da quando ho visto la mostra su Matisse alle Scuderie del Quirinale e spero mi possiate scusare se questo post non potrà raccogliere le mie impressioni a caldo. Purtroppo in queste settimane sono stato molto preso dal lavoro e da qualche impegno medico.
La mostra aperta fino al 21 giugno alle Scuderie del Quirinale presenta 90 opere dell’artista, non solo dipinti ma anche disegni e costumi teatrali nei quali è possibile rintracciare molti “arabeschi”, motivo decorativi arabeggianti di chiara ispirazione orientale.
Oltre alla vivacità dei colori delle opere ed una tecnica strettamente personale – focalizzata sull’uso del colore direttamente sulla tela e con pochi disegni preparatori, tratti e contorni – mi ha molto colpito nella mostra la volontà di accompagnare le opere di Matisse con manufatti artistici dell’arte orientale tra cui quella ceramica e tessile provenienti da diversi Musei del mondo, molti da Roma e Torino. Tra le mostre che ho visto alle Scuderie in questi anni mi è sembrata forse la più originale.
Sebbene qualche inesperto potesse cadere nell’inganno che tali oggetti fossero fatti dallo stesso Matisse, se si riflette sull’idea della mostra si capisce molto bene come le ricche decorazioni orientali di piastrelle, vetrate, tessuti e disegni abbiano influenzato molto l’arte di Matisse rendendola più esotica e moderna.
Come si legge nella brochure della mostra “dai moduli decorativi di civiltà lontane, Matisse coglie i principi di rappresentazione di una spazialità nuova che gli consente di superare i limiti della pittura intimistica di tradizione ottocentesca“.
Non è così semplice per un visitatore comune individuare tutte queste caratteristiche ma senz’altro si riconosce un modo tutto suo di raffigurare le persone e le cose, un’uso all’apparenza superficiale e abbozzato della tavolozza ma in realtà ricco di maggiore impegno e riflessione. Una guida senza dubbio è consigliata per questo genere di mostre.
Penso che sia stato molto interessante anche vedere i costumi teatrali originali del balletto Le chat du rossignol messo in scena nel 1920.
Purtroppo non erano presenti i celebri collage di Matisse, parte importante della sua produzione artistica, ma del resto la mostra era dedicata ad un tema specifico.
Fonte Immagini: Scuderie del Quirinale