Avevo un po’ sbiaditi i ricordi della mostra che avevo visto nel 2011 a Parigi su
Chagall et la Bible pertanto ero incuriosito da vedere la mostra recentemente aperta a Roma.
Non ero mai stato al Chiostro del Bramante nonostante si trovi in pieno centro, a pochi passi da Piazza Navona. La struttura architettonica è molto bella ma purtroppo gli spazi per le esposizioni un po’ troppo stretti e bui.
Anche la fila all’ingresso era un po’ lunga ma nonostante questo mi sono goduto la mostra che racconta tutta la vita e la produzione pittorica di Chagall, artista ebreo nato in Russia e dalla tecnica pittorica molto personale.
Che peccato non poter scattare delle foto! La mostra espone disegni e dipinti ad olio, litografie di Chagall, dalle prime opere a quelle più mature.
Le opere di Chagall sono caratterizzate da alcuni temi ben distinti: la nostalgia del periodo infantile a Vitebsk, alle opere ispirata alle moglie, suo grane amore e fonte di ispirazione, la ricchezza di simboli.
Il suo
modo di disegnare è molto bello da osservare: tratti discontinui, quelli più larghi si alternano a quelli più stretti e danno vita piccoli racconti, scene di vita vissuta o più spesso metafora di esse o scene che invitano a riflettere sul senso della vita, della famiglia e dell’amore. Un modo diverso di rappresentare la vita, un diverso modo di impiegare l’arte pittorica riaffermando contemporaneamente il suo significato narrativo e allo stesso tempo quello simbolico.
Famoso è senza dubbio il modo con cui Chagall raffigura l’innamoramento: un uomo che tiene per mano la propria donna che vola su di lui.
Molto spesso le scene sono caratterizzati da oggetti e protagonisti non in proporzione o in prospettiva ma arricchiti da particolari. Il disegno ricorda il modo di tracciare segni tipico di scenografi ed infatti anche Chagall si è formato presso uno di questi.
Il colore è una delle caratteristiche dell’opera di Chagall: vi è affidato un significato simbolico, una funzione di richiamo all’attenzione dello spettatore. Da questo punto di vista viene considerato uno dei maggiori innovatori della pittura del XXI secolo.
Anche la croce è utilizzata da Chagall: gli stessi ebrei sono raffigurati in alcune opere per denunciare la persecuzione del XX secolo.La mostra è arricchita da alcune installazioni multimediali: alcuni video con animazioni che “escono fuori” da alcune opere dell’artista e alcune postazioni con cui interagire con i soggetti protagonisti delle opere di Chagall: in una di queste è possibile “entrare” in una delle raffigurazioni di innamorati e scattarsi un selfie!