Nel precedente post vi ho raccontato della bella esperienza presso l’hotel Cristallo di Rimini. Oltre alla fiera TTG sono stato a fare un giro in bicicletta su lungomare (non ricordo l’ultima volta che sono andato in bici…) e alla rocca di San Leo.
Com’è Rimini ad ottobre? Beh… un po’ triste come me l’aspettavo… ma non troppo. Nonostante le temperature fossero molto calde i numerosi bagni erano chiusi e la spiaggia praticamente deserta. Un peccato a mio parere perché si potrebbe vivere di più la spiaggia anche in mezza stagione. Paradossalmente a Brighton d’estate la spiaggia è più vissuta nonostante le basse temperature.
Sono rimasto colpito anche dal fatto che di notte la spiaggia è praticamente buia con pochi locali o ristoranti aperti sul lungomare. Più vita invece nelle strade più interne dove si trovano ancora pizzerie e negozi aperti fino a tardi o dove la sera passeggia più gente, non solo riminesi ma anche qualche turista.
Il lungomare riminese è più vissuto alla luce del giorno: qui ho avuto modo di fare un piacevole giro in bicicletta fermandomi a vedere il Grand Hotel e il grande molo prima del Porto.
Era da tanto che volevo vedere il Gran Hotel di Rimini, uno dei più famosi della città anche grazie ad alcuni film che qui sono stati girati, primo fra tutti Amarcord di Fellini.
L’Hotel ha più di 100 anni, fu infatti costruito nel 1908 e nel 1984 è stato eletto monumento nazionale. E’ attualmente uno dei luoghi più amati dai riminesi.
L’Hotel è piuttosto imponente, disposto su 4 piani, è circondato da una grande terrazza e un giardino verde ben curato reso grazioso dai tavoli e dalle sedie bianche in ferro dal disegno molto elegante. Molto bella anche la fontana decorata con questi particolarissimi diavoli.
L’interno dell’hotel è molto lussuoso: grandi lampadari a goccia, tendaggi dorati, mobili ricercati, arazzi, dipinti e fotografie antiche rendono questo hotel ricco di storia e unico a Rimini.
Molto bella è la Sala delle Colonne dotata di un’ampia luminosità grazie alle ampie vetrate e arricchita da stucchi bianchi sui soffitti. E’utilizzata per occasioni importanti e per matrimoni.
Sulla rotonda su cui si affaccia il Grand Hotel si trova questo grazioso vecchio chiosco a forma di macchina fotografica in cui venivano venduti rullini e oggi in disuso. Pare che la Fondazione Federico Fellini voglia valorizzare questo piccolo ricordo.
Più avanti verso nord ci si avvicina al porto e al Molo di Levante Capitan Giuletti: una bella passeggiata da cui si ammira la costa romagnola, un paesaggio che a tratti mi ricorda
Brighton.
In fondo a questo molto si trova un Ristorante chiamato Rockisland e una bellissima rete da pesca.
Su questo molo i pescherecci vendono il pesce direttamente al consumatore: davvero una bella occasione per comprare del pesce fresco.
Vicino si trova la ruota panoramica: non sapevo ce ne fosse una a Rimini!
Ultima tappa del mio tour a Rimini è stato il Tempio Malatestiano, ovvero il Duomo di Rimini, esempio importante di architettura rinascimentale, sebbene non conclusa nella facciata. Fu realizzato dal famoso architetto Leon Battista Alberti nel XV secolo e riconsacrata nel 1800. Purtroppo durante le celebrazioni religiose non è possibile accedere all’interno della Chiesa.
Mi ricordo di esserci entrato qualche anno fa: un ambiente molto accogliente ma semplice, ad unica navata con cappelle laterale e copertura lignea, in cui è conservato un Crocifisso di Giotto (detto appunto Crocifisso di Rimini), un affresco di Piero della Francesca raffigurante Sigismondo Pandolfo Malatesta –commmittente della Chiesa – in preghiera davanti a San Sigismondo e alcuni bassorilievi di Agostino di Duccio.
Non ci si pensa quando si va a Rimini ma anche questa città ha una sua storia antica e una sua ricchezza storica artistica: il centro è molto carino e vissuto la domenica.
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Particolare del bassorilievo decorativo della facciata contenente il simbolo di Sigismondo Malatesta |
Segnalo che a Rimini si trova anche un interessantissimo Museo della città che accoglie numerose testimonianze della Rimini romana tra cui gli strumenti della “Casa del chirurgo”, oggetti in metallo utilizzato in ambito chirurgico e particolarmente dettagliati nella lavorazione
A breve vi racconterò anche della visita al Borgo della rocca di San Leo.