Che peccato non aver potuto scattare fotografie a questa mostra. Mi avevano consigliato di andare a vedere quest’esposizione recentemente aperta a Palazzo Barberini e in effetti sono contento di esserci stato.
La mostra è l’esposizione di opere raccolte da Sir Denis Mahon, importante collezionista e appassionato di pittura del seicento e mecenate artistico che lasciò col testamento alcune delle sue opere alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Tra le opere che più colpiscono senza dubbio la Madonna col passero del Guercino, una raffinata rappresentazione della Madonna con Bambino, una scena molto tenera in cui i protagonisti sono attratti dal passerotto poggiato sul dito indice della Vergine e legato a dito del picolo gesù da un leggero filo bianco. Una scena molto delicata in cui anche la luce che proviene dalla destra aiuta a concentrare lo sguardo sull’animale.
Di Caravaggio d’impatto è senza dubbio il celebre Giuditta con Oloferne, una delle scene più cruente mai rappresentate dall’artista, il Suonatore di liuto (foto), il Bacchino Malato della Galleria Borghese. Che dire, Caravaggio è sempre Caravaggio…. il suo modo di raffigurare i volti, di dipingere le scene con toni caldi senza tralasciare un’attenzione al ruolo della luce e ai particolari si ammira sempre.
Perché mi ha colpito molto la mostra? Per due principali motivi. Il primo è perché pur non essendo una grandissima mostra ci sono importanti opere d’arte famose o che colpisco per la loro tecnica esecutiva. Vi sono esposte opere di Guercino, Guido Reni, Carracci e Caravaggio, Nicolas Pussiin, tutti per la prima volta nuovamente insieme.
Secondo motivo: la mostra non contiene pannelli esplicative e lunghe didascalie. Forse è la prima volta che ho visto una mostra realizzata con soli dipinti come se si fosse in una Galleria di Antiquariato o d’Arte Contemporanea.
E’ quindi una mostra in cui è possibile semplicemente osservare l’arte – e che arte- senza perdersi in certi preamboli storici che molto spesso possono annoiare, specie se i testi dei pannelli sono un po’ lunghi. Del resto l’arte è fatta per essere vista e ammirata.
Per la prima volta in Italia, la mostra è fruibile anche mediante i Google Glass, gli innovativi occhiali di Google che permettono di scoprire contenuti aggiuntivi sulle opere in mostra (necessaria la prenotazione)
La mostra è aperta a Palazzo Barberini fino all’8 febbraio 2015.
Ulteriori informazioni su http://daguercinoacaravaggio.it
Fonte immagini: MiBACT