Era da tanto che volevo visitare la Galleria di Villa Borghese perché è uno dei musei più conosciuti e apprezzati di Roma. E’ qui che sono conservate tra le opere scultoree più importanti del Bernini e opere pittoriche di artisti tra i più conosciuti, primi fra tutti Caravaggio.
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Apollo e Dafne |
Apollo e Dafne, una delle prime opere ad essere visitata, è forse il fiore all’occhiello di questa collezione: è incredibile come il Bernini sia riuscito a cogliere un attimo della trasformazione di Dafne in una pianta di alloro. E’ come se la scultura fosse in movimento: le braccia che diventano rami con foglie dettagliate e molto fini, i piedi che diventano radici e il corpo già metà in corteccia. Un’opera di grande raffinatezza e realismo.
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Apollo e Dafne- Dettaglio delle foglie |
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Apollo e Dafne – Dettaglio del piede |
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Apollo e Dafne – particolare |
Nella stanza accanto il David è pronto a lanciare il suo giavellotto: la fionda è tesa, il labbro morsicato e la fronte accigliata indicano l’attenzione del ragazzo a prendere la mira. Anche qui il Bernini è riuscito a cogliere, con un’incredibile cura dei dettagli, un attimo del movimento.
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David – particolare |
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David |
Di Antonio Canova è invece il ritratto in marmo di Paolina Borghese come Venere vincitrice. Quest’opera è praticamente perfetta: nella realizzazione del corpo, nella raffinatezza e precisione del cuscino e del materasso le cui pieghe rendono realistica la composizione. La luce dall’alto permette di gustare meglio i chiaroscuri e i dettagli.
Dal sito del Museo scopro che all’interno del supporto in legno di quest’opera è presente un meccanismo che fa ruotare l’opera.
Lasciata Paolina Borghese non si può che rimanere colpiti dalla bellezza dell’ampio Salone d’ingresso originariamente accessibile dalla scalinata esterna e dalla terrazza.
Accanto al salone d’ingresso si trova la terrazza esterna, anche questa una piccola galleria di opere antiche.
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Terrazza |
Dal Salone di ingresso si accede alla Sala dedicata a Caravaggio nella quale vale la pena soffermarsi: non pensavo di trovarne così tante. Molto bella la Madonna che difende il Bambino dal serpente, detta Madonna dei Palafrenieri ma anche Davide con la testa di Golia e il San Girolamo scrivente avvolto in un’ampia veste rossa.
Altro opere di Caravaggio qui presenti sono: Fanciullo con canestro di frutta, Bacchino malato, Ritratto di Papa Paolo V.
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Sala di Caravaggio |
Ricordo che a Roma altre opere di Caravaggio si trovano nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, in quella di Santa Maria del Popolo, nella Chiesa di Sant’Agostino vicino Piazza Navona, nella Galleria Barberini e in quella di Palazzo Doria Pamphilj e nei Musei Capitolini.
Successivamente incontrerete la particolare statua raffigurante Enea e Anchise, anche questa del Bernini, realizzata insieme al padre. Di questa mi ha colpito, oltre alla composizione di Enea che sostiene il padre, il volto un po’ preoccupato e interrogtivo di Anchise che, tra le mani, tieni i Lari tutelari.
Nella stessa sala più nascosta è invece un’altra opera del Bernini: la Verità, pensata per essere accompagnata dalla statua del Tempo in volo che scopriva la verità.
Molto belle le opere della pittura fiorentina tra cui delle belle Madonne con Bambino. Tra le opere di Raffello da non perdere è la Deposizione, esempio di importante uso dei colori e resa della tragicità della scena.
Altre opere invece sono copie di altre conservate in altri Musei, tra questi lo Spinario in marmo come quello bronzeo dei Musei Capitolini, il ritratto di Giulio II copia dall’originale di Palazzo Doria Pamphilj, e una copia de La Fornarina, oggi a Palazzo Barberini.
Le altre sale, che purtroppo ho visto velocemente a causa della chiusura del Museo, ospitano altre belle e importanti testimonianzae della pittura del ‘500 e del ‘600 tra cui mi hanno colpito molto le numerose raffigurazioni di Madonna con Bambino, alcune realizzate da seguaci di Leonardo.
Imperdibili sono l’Autoritratto di Gian Lorenzo Bernini, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano e il Compianto sul Cristo Morto di Rubens.
Se devo fare qualche osservazione quello che mi ha dato un po’ fastidio nell’allestimento della Galleria sono state le luci, a mio parere non ben studiate. In particolare i dipinti non sempre erano ben visibili e, anzi, spesso c’erano dei riflessi. Anche le didascalie andrebbero curate un po’ di più.
In ogni sala ci sono dei cartelli in più lunghi con informazioni sull’ambiente e le opere esposte ma che a mio parere sono un po’ troppo prolisse. Sarebbe meglio inserire didascalie più corte poste accanto ad ogni opera o gruppo di opere.
Ciò nonostante la ricchezza di opere fa invidiare numerose gallerie di tutto il mondo.
Il Museo è aperto da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.00 (anche se sul sito c’è scritto 19.30).