Cosa ne penso di Londra? E’ stata una scoperta: a dir la verità me l’aspettavo più armoniosa, un po’ come Parigi nelle architetture e nell’organizzazione degli spazi. In realtà mi sono trovato in una città dalle tante sfacettature, una città moderna, più extra-europea che europea. Una città dove l’antico si unisce al moderno senza problemi di vincoli paesaggistici o di conservazione (nel bene e nel male di questa affermazione) e dove anche nelle zone più centrali si continua a buttar giù e costruire grattacieli e edifici dalle forme più strane e moderne.
Westminster Palace e il Tamigi |
Ho poi attraversato St. James’s Park, un affascinate parco che si distende proprio davanti al Palazzo reale con un bel laghetto ricco di animali quali oche e anatre. Attorno zampettavano diversi scoiattoli, a noi italiani poco comuni ma diffusi nei parchi dell’Inghilterra.
Il lago di Saint James Park |
Arrivato alla rotonda antistante Buckingham Place la folla era immensa, e non avendo voglia di soffocarmi in mezzo alla folla sono comunque riuscito a vedere le guardie della Regina in marcia trionfale: più che un cambio della guardia sembra un corteo in festa.
La banda del corteo delle guardie della Regina al cambio della guardia |
Ritornato alla Webminster Abbey ho fatto la fila per entrare: 20 minuti ne sono valsi la pena. L’ingresso è a pagamento ma permette di avere anche l’audioguida che è molto utile per capire la storia dell’Abbazia e la sua architettura.
La facciata della Abbazia di Westminster |
L’abbazia ricopre infatti un ruolo fondamentale nella storia dell’Inghilterra. L’abbazia è di orgine benedettina e fu costruita nel XI secolo per un voto del re Edoardo il Confessore.
Non mi soffermo sulla storia dell’Abbazia che come è nota rappresenta uno dei luoghi più importanti della storia dell’Inghilterra e della casa reale: è qui che si celebra l’incoronazione del re e i matrimoni reali. Senza dubbio visitandola vi appariranno nella mente numerosi immagini di secoli di storia, di vecchie battaglie, di re e regine. L’architettura gotica è senza dubbio affascinante e arricchita da bellissime vetrate, di cui alcune recenti, e monumenti funerari nella cappelle è una della cattedrali tra le più belle che abbia mai visto.
Il chiostro dell’Abbazia di Westminster |
All’uscita della chiesa dopo aver ammirato il bellissimo chiostro affiancato al corpo centrale della Chiesa mi sono soffermato al Cellarium Café ricavato in antichi ambienti al piano seminterrato. L’ambiente decorato con stile minimalista è molto accogliente: la cucina è a metà tra quella inglese e quella europea. Ho provato un’insalata di pomodori mista (rossi, verdi, gialli e pachino) molto saporita. Consiglio di prendere il tè: è veramente buono. Per la prima volta ho voluto assaggiarlo anche con il latte e non mi è dispiaciuto affatto. Ottime anche le torte e i muffin.
Il London Eye |
Riprese un po’ di energie nel pomeriggio mi sono diretto verso la National Gallery costeggiando il Tamigi sulla strada A3211 dal Westminster Bridge all’Hungerford Bridge, proprio davanti alla grande ruota panoramica di Londra, il London Eye, per poi proseguire su Northumberland Ave.
La National Gallery |
Non voglio fare la guida completa su questo museo ma non posso non aprire una parentesi. Premesso che l’ingresso è gratuito – il che dovrebbe far riflettere sull’idea di patrimonio che hanno gli inglesi… – la galleria è un vero e proprio libro di storia dell’arte: ho trovato tante opere studiate sui libri di storia dell’arte, dipinti dall’arte medioevale del ‘300-400 con numerosi dipinti di pittori fiorentini e veneti, opere del rinascimento e dei manieristi fino a Caravaggio (la Cena di Emmaus) e i caravaggesti, la pittura spagnola e fiamminga e i più moderni impressionisti: Monet, Manet, Van Gogh Cézanne. Le sale ospitano quindi pittori importanti come Masaccio, Uccello, Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Leonardo (La Vergine delle Rocce), Raffaello, Tiziano, Bronzino, Veronese, Tiepolo, Rubens, Canaletto e tanti altri: un’occasione per riempirsi gli occhi e… vantarsi di essere italiani (anche se questi dipinti stanno a Londra…).
Forse anche i meno conoscitori d’arte rimangono colpiti perché penseranno di aver già visto qualche opera da qualche parte.
Successivamente il mio tour di trekking urbano si è concluso a Piccadilly Circus, a neanche 10 minuti passando da Pall Mall E e Regent St. Anche questa piuttosto affollata, da accesso ad uno dei quartieri più elencati di Londra: bellissimi palazzi con richiami neoclassici arricchiti da vetrine di gioiellerie, arredi e moda di alta classe.
Qui ho passeggiato sulla A4 fino alle metro Green Park. Tra le boutique imperdibile è il Fortnum & Mason, al 181 Piccadilly, un raffinatissimo negozio con arredi in legno e moquette, in cui potrete essere accolti dalla bellissima esposizione del suo famoso té inglese, sevizi da té, nonché cioccolati e altri alimentari e, nei pani superiori, vestiario e profumi. Segnalo anche la ricca esposizione con i tipici cappellini inglesi da cerimonia.
Il Té a Fortnum & Mason |
Fortnum & Mason |
I cappellini inglesi a Fortnum & Mason |
Per ritornare alla stazione, dopo circa una mezzoretta a piedi, passando per Green Park che si ricongiunge con il St. James’s Park e quindi nuovamente da Buckingam Palace sono arrivato alla Stazione Victoria. Che dire: anche Londra si può visitare a piedi!