Per me recensire un Museo è raccontare la mia esperienza più che elencare i diversi oggetti e le opere che esso custodisce. La visita al Museo del Coltello di Pattada “Culter” è senza dubbio stata particolare: si tratta di un tipico museo delle tradizioni, un museo di provincia che nel suo piccolo vuole “valorizzare la produzione del coltello internazionale fatto a mano e la sua storia fin dalle origini”, e chiaramente, il Coltello di Pattada, prodotto artigianale forse più conosciuto all’estero che in Italia..
Il Museo è ospitato in una vecchia abitazione nel centro del paese dove si trova anche il laboratorio di coltelli Giagu. L’idea di questo Museo nacque infatti in occasione della prima “Mostra Internazionale Del Coltello Custom” organizzata da Salvatore Giagu e Maria Rosaria Deroma “in occasione del decimo anniversario della nascita dell’azienda Coltelli Giagu. Le gratifiche e le soddisfazioni che hanno caratterizzato sin dagli inizi la loro attività di produzione artigianale del coltello di Pattada, unitamente alla passione sempre crescente e al successo delle varie iniziative intraprese, hanno maturato la convinzione di poter fare qualcosa in più per la valorizzazione e promozione sia del prodotto tipico che del coltello internazionale“.
|
Una delle sale dove sono esposti i coltelli di tutto il mondo |
La sua apertura è quindi recente e, con alcune
acquisizioni l’anno scorso, è stato voluto dalla coppia imprenditori per far conoscere meglio la storia del coltello di Pattada ma sono presenti anche altri utensili in ferro e oggetti per descrivere “
l’ambiente dove l’uomo ha prodotto le sue lame, evidenziandone l’iter evolutivo a partire dal Neolitico fino ai giorni nostri“.
Qui sono ospitate infatti diverse testimonianze della lavorazione dei metalli in questa zona della Sardegna. Ci troviamo nel Logudoro, quasi al centro della Sardegna, in una zona a tratti pianeggiante e a tratti collinosa, un può isolata da cittadine più grandi come Olbia e Nuoro, territorio che conserva una sua storia nella lavorazione dei metalli”.
La presenza di coltelli di tutto il mondo permette di conoscere, a chi non è appassionato, un settore ricco di storia e creatività.
Benché piccolino il Museo mi è sembrato ben organizzato nell’esposizione, chiara, semplice e moderna, mostrando con teche ben illuminate coltelli e arnesi in ferro di tutto il mondo. E’ evidente in chi l’ha voluto e realizzato una passione nella lavorazione del coltello, la sua storia, al coltello di Pattada nonché un gusto per il bello che spesso manca in questi piccoli musei.
|
Antichi coltelli |
|
Arnesi da lavoro |
|
Antichi strumenti da lavoro del ferro |
Il paese che ospita solo 3.000 abitanti è conosciuto in tutto il mondo per il suo coltello: si tratta di un coltello dalla forma a foglia (di mirto) solitamente tascabile, quindi pieghevole, realizzato con manico in corno di montone (o altri materiali a seconda dei gusti del commitente). Gli artigiani produttori di questo coltello sono riconosciuti in tutto il mondo ed esportano il proprio coltello riscuotendo successi.
Uno dei tanti aspetti sconosciuti del “made in Italy”.
|
Una vetrina mostra le diverse fasi di lavorazioni del Coltello di Pattada |
Il Museo Culter si trova sulla strada principlare di Pattada, in via Vittorio Emanuele 64, Palazzina Giagu-Deroma.
Sito web: www.culterpattada.com
Il Museo Culter è aperto al mattino dalle 9.30 alle 13.00 al pomeriggio dalle 16.00 alle ore 19.30 nel periodo estivo e dalle 16.00 alle 18.00 in quello invernale.
Il paese di Pattada organizza anche la Biennale del Coltello Biennale: www.coltellodipattada.it