Un’altra visita effettuata in occasione di Open House nel week end del 4-5 maggio è stata quella alla Basilica di Santa Prassede. Molto poco conosciuta ai normali tour turistici, questa chiesa, come tante di Roma, è piena di storia e molto affascinante per la ricchezza artistica.
La Chiesa si trova a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria Maggiore e l’accesso sulla via omonima che si apre sulla piazza della grande Basilica. In realtà l’accesso principale, dalla facciata maggiore, è su via San Martino ai Monti ma raramente è utilizzato.
La chiesa ha origini antiche: la dedicazione è per Prassede, una martire figlia di Pudente, uno dei primi romani convertiti da San Paolo. L’aspetto attuale della Chiesa non è quello originario: si mescolano tra loro diversi interventi architettonici avvenuti in varie epoche sull’orginaria struttura paelocristiana.
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La navata principale |
Orginari sono gli apparati decorativi musivi, dell’abside, molto affascinanti, che sono accompagnati da affreschi del XV secolo. Qua e là spunta qualche apparato barocco come il baldacchino dell’altare principale. I pavimenti cosmateschi furono fatti nel XX secolo con molta fedeltà ai colori e ai materiali di questo tipo di decorazioni.
Ecco alcune foto.
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L’altare con il baldacchino e l’abside con i mosaici |
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La navata principale |
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Il soffitto visto uscendo dalla Cripta |
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La crypta |
Molto bella è il Sacello di san Zenone, una piccola cappella interamente decorata a mosaici dove si trova, in una piccola rientranza, la reliquia della colonna della flagellazione.
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Mosaici nel sacello di San Zenone |
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La colonna della flagellazione |