Sabato scorso posso dire sia stato il mio primo vero sabato “alla romana”. Con alcuni amici mi sono recato a mangiare il baccalà “Dar Filettaro” una celebre trattoria di Roma in cui si mangia solo baccalà fritto.
Nel menù infatti trovate qualche semplice antipasto come burro e acciughe e zucchine fritte, il resto è baccalà fritto e insalata (di puntarelle gallinella a seconda della stagione).
Il baccalà mi è piaciuto molto, più unte e insapori le zucchine. Costo non troppo esagerato: 5€ a piatto (considerate che un piatto di baccalà è un filetto, abbastanza sostanzioso).
Per quanto riguarda il locale è proprio la classica trattoria casalinga con arredamento non aggiornato. Non vi aspettate una tavola ben apparecchiata con tovaglia e tovaglioli, il servizio è sbrigativo ma efficente (ci credo se fanno solo baccalà!). La cortesia non è il massimo: non chiedete di poter aspettare amici sennò non vi fanno entrare (provare per credere)!
Non è possibile prenotare ma la fila scorre abbastanza velocemente anche perché nel ristorante una volta mangiato esci subito. Forse è meglio sfruttare la possibilità del take away.
Se siete interessati Dar Filettaro si trova in Largo dei Librari 88 tra il Campo dei Fiori e il Largo della Torre Argentina (tel. 066864018)
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Allego questa massima tra le tante appese nella trattoria.
Successivamente ci siamo recati nella vicina Piazza Navona dove si trova Grom. Qui ho preso un cono con cioccolato extranoir e crema di Grom.
Apro una parentesi un po’ polemica: perché un cono piccolo (e piccolo, perché da Grom sono sempre stati tirchi, in qualsiasi città) deve costare 2,50€ (come a Parigi)? E poi da quando la Crema di Grom ha il cioccolato?
Sinceramente mi sembra che a Roma ci siano tante altre buone gelaterie…
Infine abbiamo concluso la serata in un pub irlandese, chiaramente pieno di giovani stranieri: L’Abbey Theatre Irish Pub (io qui ho preso solo una coca perché avevo già bevuto la birra).
Se vuoi sapere cosa facevo un anno fa a Parigi clicca qui.