La Transverberazione di Santa Teresa d’Avila del Bernini è una delle opere più amate dello scultore. Si trova nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria, vicino a Piazza della Repubblica e a circa 10 minuti a piedi dalla Stazione Termini.  Realizzata tra il 1642 e il 1652 in marmo e bronzo dorato è una delle opere a mio parere più belle dell’artista, dove forse ha meglio espresso la sua creatività e genialità.

L’opera si trova sulla parte sinistra della chiesa nell’ultima cappella vicino all’altare, la Cappella Cornaro, dal nome della famiglia a cui apparteneva la Cappella e del Cardinale Ferdinado Cornaro che commissionò l’opera.
La composizione architettonica è tipicamente barocca e organizzata scenograficamente come un piccolo teatro: al centro una piccola area circolare fa da palcoscenico all’opera scultorea. Rende più realistica la composizione proprio l’architettura costruita su di essa.

 

Incredibile è senza dubbio il senso realistico della composizione reso dal paneggio movimentato della Santa e dal gesto accogliente dell’angelo e dalla luce, proveniente dall’alto, che rende ancora più momentaneo l’istante raffigurato. La Santa sembra davvero sospesa su una nuvola.
L’opera si rifà ad uno degli scritti della santa:
« Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l’angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio».
(Santa Teresa d’Avila, Autobiografia, XXIX, 13)

 

Sempre secondo uno schema teatrale sono raffigurati i componenti della famiglia committente dell’opera, a sinistra e a destra di Santa Teresa, mentre dal loro palchetto ammirano con stupore la scena. Questo particolarissimo pubblico è ospitato all’interno di un piccolo loggiato voltato, ben studiato a livello di prospettiva.

 

Nonostante la Chiesa di Santa Maria della Vittoria sia famosa per quest’opera del Bernini è comunque una piccola Chiesa di roma degna di nota. Anche la Chiesa è di epoca barocca, dell’inizio del 1600, inizialmente dedicata a san Polo fu poi rinominata per la Battaglia della Montagna Bianca, presso Praga nella guerra dei 30 anni. La Chiesa fu progettata da Carlo Maderno ma la facciata è di Giovani Battista Soria (fonte: wikipedia).

Tra le numerose decorazioni ad affresco, le tele e gli stucchi che arricchiscono questa piccola chiesa nel centro di Roma, sottolineo l’affresco del soffitto di Gian Domenico Cerrini raffigurante il Trionfo della Vergine Maria sulle eresie mentre nella cupola è raffigurata l’Assunzione della Vergine. Tra le pale d’altare si trovano pere del Domenichino, del Guercino e di Guido Reni.

 

 

La decorazione pittorica del soffitto: Trionfo della Vergine e cacciata dei protestanti all’inferno, opera di Giovanni Domenico Cerrini

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Daniele

Nato in Sardegna, ho vissuto a Firenze, Parigi, dove ho iniziato l'attività di blogger con "Un sardo a Parigi" e poi a Roma.
Dopo anni qua e là alla scoperta dell'Italia e di qualche località fuori dal bel paese, ho deciso di tornare in Sardegna per valorizzare e far conoscere la mia bellissima isola, il suo paesaggio, la sua storia e le sue tradizioni. Oltre alle diverse esperienze da vivere, in tutte le stagioni.

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